NBA on fire: Bargnani e Gallinari
I nostri due connazionali sono tornati a ruggire nelle ultime partite

Sia per Andrea Bargnani che per Danilo Gallinari gli ultimi due anni sono stati un vero e proprio incubo, tra infortuni, ricadute e scarsi risultati di squadra.
Nell'ultimo periodo però sono arrivati segnali positivi per entrambi. E' vero, Knicks e Nuggets ormai hanno ben poco da chiedere a questa stagione, e quindi giocano con poca pressione addosso, ma il rendimento dei 'nostri' è comunque cresciuto.
Gallinari
Nelle ultime 11 il Gallo viaggia con medie di 17.4 punti, 4.2 rimbalzi e 1.2 recuperi, tirando il 43% dal campo, il 42% da tre ed il 91% ai liberi, il tutto in 27 minuti a partita. Con Nurkic ai box per infortunio, Melvin Hunt ha varato un assetto small, con Faried da centro e Chandler e Danilo come ali intercambiabili. In 110 minuti questo lineup ha segnato 7 punti ogni 100 possessi in più degli avversari, il miglior dato tra i 5 lineup più utilizzati in stagione.
Per player tracking, in questa striscia oltre il 46% dei tiri presi da Gallinari sono triple in catch and shoot, realizzate appunto con il 43%. Nelle 36 partite precedenti la frequenza era praticamente la stessa, ma la percentuale era appena del 29%...
Quando parte in palleggio invece l'efficienza tende a scendere, segno che fisicamente e mentalmente non è ancora tornato quello del periodo precedente l'infortunio. E' normalissimo dopo un lungo periodo d'inattività, e la recente impennata del suo rendimento (chiedere agli Hawks) potrebbe voler dire che il peggio è ormai alle spalle...
Bargnani
Sempre nelle ultime 11, il Mago marcia con medie di 15.9 punti, 5.1 rimbalzi e 1.7 assist in 28 minuti, con due ottime prove nelle vittorie su Raptors e Pistons.
Per lui le percentuali scendono ancora più drasticamente quando è costretto a mettere palla per terra, ma il suo piazzato è ancora una sentenza quando può ricevere e tirare dalle sue mattonelle preferite dalla media/lunga distanza...
Andrea sarà Free Agent a fine stagione, risulta difficile pensare che un team con ambizioni possa decidere di puntare su di lui come starters o uomo chiave, al momento lo scenario ideale potrebbe essere quello di terzo lungo. Avrebbe meno pressione, e più libertà di concentrarsi sulle cose che sa fare bene.
E' ancora presto per dire su i due nazionali riusciranno a tornare quelli di un tempo, questi ultimi segnali sono confortanti, ma la strada è ancora lunga....
Pagina di 2