NBA lottery mock draft (part one)
Chi saranno i 14 atleti scelti in lottery?
Fare un mock draft non è altro che un tentativo di prevedere ... l'imprevedibile, ovvero il Draft NBA. Per farne uno veramente attendibile bisognerebbe conoscere tutti i decision makers della NBA, e poi ipnotizzarli, in modo da capire come reagirebbero ad ogni possibile scenario.
Dato che tutto ciò non è possibile, il 99.99% dei mock draft non è indicativo di quel che succederà il 26 Giugno, ma lo è di quel che pensa chi lo scrive....
Iniziamo con le prime 7 scelte
1- Cleveland Cavs: Andrew Wiggins
Come 'fit' uno tra i due di Kansas sembra più indicato rispetto a Jabari Parker. I Cavs non hanno ancora un head coach, ma la disfatta dello scorso anno ed il costoso licenziamento di Mike Brown (che di recente ha scoperto l'acqua calda...)sembrerebbero suggerire la volontà di giocare di più in velocità, per sfruttare al meglio le doti di Irving e degli altri giovani del roster.
Per Wiggins ad inizio carriera sarà fondamentale trovare un team deciso a correre, un setting ideale per poter contribuire da subito anche in attacco e, allo stesso tempo, migliorare. Basta vederlo mezza volta per intuirne il potenziale da giocatore totale
2- Milwaukee Bucks: Joel Embiid
Con Sanders reduce da una stagione disastrosa i Bucks potrebbero decidere di puntare sull'enorme potenziale del camerunense, apparso in buona forma in un recente workout. Nonostante le tante sviste tra trade e free agency, nel draft Milwaukee ha scelto discretamente negli ultimi anni, ed ha una buona base su cui ricostruire, con un potenziale difensivo notevole tra 'the Greek Freak', Henson ed appunto Embiid. E Sanders su mercato, dove ha un valore da non sottovalutare.
3- Philadelphia 76ers: Jabari Parker
L'ex Duke non sembra un giocatore ideale per il Morey-ball, ma è decisamente il miglior giocatore disponibile. Da non escludere una trade con Utah, che ha tanti asset da spendere ed un interesse che va oltre le ragioni tecniche. In questo caso Hinkie sceglierebbe alla 5 e avrebbe l'ennesimo asset a disposizione. In generale questo Draft è fondamentale per la ricostruzione, ed i 76ers ne usciranno con molto talento in più e le idee più chiare sulla free agency.
4- Orlando Magic: Dante Exum
Nel suo ultimo mock draft Jonathan Givony rivela che Matt Lloyd (assistente gm dei Magic) è stato tra i pochi 'high level executives' a seguire dal vivo Exum nel mondiale under 19 a Praga. Con Oladipo formerebbe un backcourt versatile, senza un vero playmaker ma con due giocatori in grado di alternarsi in regia a seconda della situazione. Avendo anche la N.12 qui potrebbero andare su una power forward tra le tante disponibili, per poi buttarsi su Tyler Ennis....
5- Utah Jazz: Noah Vonleh
Anche loro senza head-coach (sono ben 4 le squadre in lottery), con il sogno Parker di cui abbiamo già parlato. Se dovesse andare in porto la trade, Phila potrebbe andare su Aaron Gordon, ideale difensivamente per il sistema di Brett Brown. In caso contrario i Jazz avrebbero comunque diverse opzioni, come Noah Vonleh, da utilizzare come partner di Favors nel frontcourt, dato che la coppia Favors-Kanter non ha compiuto i progressi sperati (con i due in campo net rating di -15.3 punti, il peggiore dato tra le 29 combinazioni di due giocatori più usate da coach Corbin). Vonleh a livello di potenziale non è troppo distante tra i primissimi, ed ha già mostrato di avere una notevole etica lavorativa.
6-Boston Celtics: Aaron Gordon
Brad Stevens farebbe carte false per avere un difensore del calibro di Gordon per poter aggredire contro il pick'n'roll, dopo una stagione passata a 'contenere' a causa delle non eccelse doti difensive e atletiche del pacchetto lunghi a sua disposizione. Il suo impatto sulla difesa di Arizona è stato devastante, e nella Draft Combine è emerso chiaramente come uno dei migliori atleti del lotto. Danny Ainge è imprevedibile come pochi nel panorama NBA, capacissimo di rivoltare il roster come nell'estate 2007....
7- Los Angeles Lakers: Julius Randle
Tra i big man previsti in top 10 l'ex Kentucky è forse il più discusso, sembra ci si concentri solo sui suoi difetti, dimenticando l'ottima stagione da lui disputata. Utilizzato prevalentemente in post in una versione sbiadita della Dribble Drive Offense, senza un vero playmaker (sui 126 canestri segnati al ferro solo 44 sono stati generati da assist dei compagni, mentre nei jumper da due punti siamo a 14 assist su 67 canestri segnati) e con poco spacing, Randle ha chiuso con 15 punti (51% da due, 16% da tre, 70% FT), 10.4 rimbalzi ed un PER di 24.5. Da high schooler aveva mostrato gran confidenza con la partenza in palleggio dal perimetro e un buon istinto come passatore, doti che si sono viste meno quest'anno a causa dei troppi galli nel pollaio di Calipari. Uscito bene dalle misurazioni alla Draft Combine, è uno che gioca duro ed ha forza ed atletismo per reggere il confronto anche in NBA.
Pagina di 5