NBA draft: Aaron Gordon
L'ala ha deciso di dichiararsi per il draft dopo una sola stagione ad Arizona
Aaron Gordon non è il classico prospetto NBA da top10 del draft, non è un gran realizzatore e tira i liberi con il 42%. Però fa bene praticamente tutto il resto, va forte a rimbalzo e difende come se la sua vita dipendesse dall'esito del possesso. Arizona in una stagione è passata dal N.60 al N.3 in Division One per punti subiti ogni 100 possessi, un salto in avanti notevole se si considera che nella scorsa edizione dei Wildcats c'erano anche difensori validissimi come Solomon Hill e lo sfortunato Kevin Parrom. E l'ala freshman ha fatto registrare il miglior defensive rating della Pac12 con un mostruoso 88.6....
Gordon passa bene la palla anche verso il post, si guadagna i suoi punti tagliando deciso a canestro, sui lob e con qualche partenza in palleggio.
Nel torneo NCAA nelle prime tre partite ha tirato 19 su 26 da due e 3 su 4 da tre (15 punti con 7 su 9 contro la temibile difesa di San Diego State), contro Wisconsin non è riuscito ad incidere in attacco (8 punti con 3 su 11 dal campo) ma ha preso 18 rimbalzi (career high).
Nelle 5 sconfitte dei Wildcats ha chiuso con il 37% dal campo, contro il 51% nelle 33 vittorie.
Atletismo ed esplosività sono di alto livello, il mindset è da giocatore di squadra disposto a fare qualunque cosa pur di arrivare alla vittoria. Perfetto per un sistema difensivo che punta ad aggredire piuttosto che a contenere.
Probabilmente non sarà mai uno scorer di razza, ma nel basket contano anche altre cose, nelle quali l'ormai ex Arizona ha pochi rivali.
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