Melli: Obradovic è essenziale e coerente, Trinchieri fondamentale per la mia crescita
Nicolò racconta anche l'addio a Milano: Ho rinunciato a dei soldi. L’idea che mi propose Baiesi, con Andrea, di quanto avrebbero voluto da me a Bamberg, mi convinse a lasciare l’Olimpia
Ecco alcuni passaggi.
SU OBRADOVIC
«Lui è valore aggiunto per tutti i giocatori che ha allenato. Mi trovo veramente bene. Non c’è un aspetto particolare perché in realtà il coach parla del gioco a tutto tondo, sa consigliare un piccolo ed un lungo allo stesso momento, vi è sempre globalità nel suo insegnamento».
SU TRINCHIERI
«E’ stato fondamentale per me. Senza l’esperienza di Bamberg con Andrea non sarei qua oggi. Sono orgoglioso e fiero di averla vissuta».
SULL’ADDIO A MILANO
«Voglio chiarire tutto, senza la minima polemica. La proposta di Milano era economicamente buona e più vantaggiosa rispetto a quella tedesca: ho rinunciato a dei soldi. L’idea che mi propose Baiesi, con Andrea, di quanto avrebbero voluto da me a Bamberg, mi convinse a lasciare l’Olimpia.»
SULLA NAZIONALE
«La filosofia di Meo è forse quella più adatta al contesto della Nazionale. Chiariamo bene che non si tratta di definire un sistema più o meno valido tecnicamente, ma solo la valutazione del fatto che un impatto più “garibaldino” come quello che ci chiede Sacchetti è forse la cosa più semplice. Poi non so se porterà a risultati migliori o peggiori, lo vedremo, ma la responsabilità che ci dà e chiede è importante».
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