Non basta una grande Agrigento a sconfiggere una brutta Verona
84-76 il finale. La Tezenis è imballatissima e paga inseguendo per tre quarti. Quando però conta vincere la squadra di Ramagli fa il suo dovere
Il segnale che arriva dal PalaOlimpia di Verona è quello che sentenzia una cosa: sconfiggere la Tezenis in una serie a cinque gare sarà veramente un'impresa.
La squadra di Ramagli infatti arriva da leader della regular season, con 27 gare vinte su 31 giocate e nonostante questo vince a fatica contro una Moncada Agrigento assolutamente eccellente. Finisce 84-76.
Verona è fredda, imballata. Patisce a rimbalzo ed è lenta nei cambi difensivi. Ne approfitta Dave Dudzinski, autentico protagonista e capace di irretire l'MVP del campionato Darryl Monroe, lento, disattento e nervoso, tanto da costringere il coach dei padroni di casa a richiamarlo in panchina per lunghi tratti. Agrigento non ha Piazza, ma nessuno sembra accorgesene.
Sul -11 però la squadra veronese non sbaglia più nulla. La forma fisica cresce di minuto in minuto e un poco alla volta la circolazione di palla di Agrigento perde di intensità (62% dal campo nel primo tempo, 39 nel secondo).
Verona mette la testa avanti solo all'inizio del quarto periodo, ma da quel momento non la molla più fino a quando Darryl Monroe mette i punti della staffa e consegna la vittoria ai suoi.
Per Verona 17 punti e 7 rimbalzi per Darryl Monroe, 15 per Michael Umeh, 12 per Davide Reati, 11 con 8 rimbalzi per Klaudio Ndoja.
Per Agrigento 24 punti, 10 rimbalzi e 4 rubate per Dave Dudzinski, 13 per Pendarvis Williams, 12 per Marco Evangelisti, 10 per Andrea Saccaggi.