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Serie A 30/12/2013, 14.26

Il titolo sportivo? Nel mondo del basket non è in alcun modo vendibile

Al momento attuale ci sono due modalità previste dal regolamento Fip attraverso cui un club professionistico di serie A può cedere il titolo sportivo ad altra società già esistente, senza però sgravarsi delle obbligazioni pendenti

Serie A

Il titolo sportivo? Nel mondo del basket non è in alcun modo vendibile. E comunque, in base ai regolamenti Fip non esiste  alcun mdoo per sfuggire ai debiti accumulati tramite gli istituti previsti dal Regolamento Organico.

Per usare le parole proprio  del Regolamento Organico della Fip (http://www.fip.it/public/statuto/ro_as_2013_2014.pdf) che disciplina la materia del diritto societario. “Il titolo sportivo non può essere in alcun caso oggetto di cessione o valutazione economica”: lapidario il disposto del comma 2 dell’articolo 128. Anche se in realtà al capitolo terzo “Atti modificativi delle società” esistono strumenti atti a superare questo vincolo regolamentare, pure però attraverso passaggi alquanto stretti e legati a norme regolamentari ben precise.

Al momento attuale ci sono due modalità previste dal regolamento Fip attraverso cui un club professionistico di serie A può cedere il titolo sportivo ad altra società già esistente, senza però sgravarsi delle obbligazioni pendenti (dunque mantenendo debiti e crediti sia verso la federazione che verso i tesserati).

Il primo è l’istituto della fusione ex articolo 135 del Regolamento Organico: si tratta di unire le forze tra due club, anche di categorie differenti, che indicheranno la sede tra le due piazze oggetto dell’accordo mantenendo il titolo sportivo di livello più elevato. Di fatto dalle società A e B uscirà una nuova società C, che però come dispone il comma 4 “subentra in tutti i rapporti obbligatori e sportivi risultanti dalle società che si sono fuse”. Tant’è che nella documentazione obbligatoria richiesta per la domanda, da presentare entro il 9 luglio per la stagione 2013 e comunque soggetta ad approvazione del consiglio federale, serve anche una “delibera di assunzione in carica da parte della nuova associazione di tutti i debiti e crediti facenti capo alle due associazioni che hanno deliberato la fusione”. Dunque se un ipotetico club B di categoria inferiore alla serie A vuole acquistare un titolo sportivo attraverso questo istituto, deve farlo accollandosi tutte le eventuali passività pregresse. Si tratta comunque di pratica ormai rarissima a livello di serie A, che nei quasi 20 anni di basket professionistico è stata impiegata solo una volta (nel 1999 quando Pesaro rilevò il titolo sportivo di Gorizia per “sterilizzare” la retrocessione sul campo in serie A2).

L’alternativa è quella del trasferimento di sede (articolo 136 R.O.) che per le società professionistiche è comunque regolamentato in maniera diversa rispetto a quelle non professionistiche.

E’ l’istituto che nel corso dell’estate 2013 ha permesso lo spostamento di Bologna sponda Biancoblù a Napoli e di Scafati a Trapani; ma per per la serie A - secondo le DOA del Settore Professionistico (http://www.fip.it/public/statuto/doaok_.pdf) - “solo una società ammessa alla Lega Basket e partecipante alla serie A può ottenere il trasferimento di sede” attraverso una istanza al presidente di Lega Basket “per mancanza di un campo di gioco o poter svolgere attività promozionale” (riservata ai capoluoghi di provincia o regione). E’ la procedura che utilizzò Rieti per lo spostamento a Napoli nell’estate del 2009, soggetta comunque alla ratifica della Fip ed al verdetto inappellabile dell’assemblea delle associate in caso di diniego in prima istanza.

In nessun altro modo è possibile muovere un titolo sportivo professionistico, mentre per l’attività al di sotto della serie A il trasferimento di sede è soggetto all’approvazione del consiglio federale con una serie di vincoli (impossibile trasferire la sede in un comune dove esiste già una squadra iscritta allo stesso campionato - comma 4 - e trasferire la sede in un comune dove esiste la sede di un club dove è stata dichiarata la morosità dal consiglio federale o vi sia stata la sede di una società non riaffiliata per morosità negli ultimi tre anni, commi 8 e 9).

Il regolamento Fip non prevede invece la modalità della cosiddetta “cessione del ramo di azienda” disposto dal codice civile: l’istituto della scissione tra attività senior e giovanile di società (ex articolo 135 comma Ter), possibile comunque solo per società non professonistiche, è stato abrogato dal consiglio federale del settembre 2012 (tra le ultime ad averne approfittato nell’estate dello scorso anno fu l’Affrico Firenze per l’acquisto del titolo di DNB da Fossombrone). L’unico invervento consentito, lasciato nella facoltà del Consiglio Federale nel disposto del regolamento esecutivo gare (http://www.fip.it/public/statuto/regare_2013_2014_.pdf) è quello disposto all’articolo 5 comma 2 (“Il Consiglio federale ha la facoltà di ammettere una Società sportiva ad un Campionato non professionistico anche in aggiunta all’organico deliberato nell’ordinamento e rispetto ad eventuali squadre riserva” e 3 (Il Consiglio federale delibera, sentita la Lega di competenza, su un’eventuale istanza di ammissione ad un Campionato nazionale non professionistico, di Società a cui siano state riconosciute particolari finalità, per la promozione e lo sviluppo della pallacanestro e per la realizzazione di significativi scopi sociali”).

Sostanzialmente quanto accaduto nel corso dell’estate per assegnare a tavolino un titolo di DNB al Treviso Basket ed alla rinata Fortitudo Bologna, società comunque già affiliate da almeno un anno alla Fip.

© Riproduzione riservata
E. Carchia

E. Carchia

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 13 Commenti
  • alvarok47 31/12/2013, 01.59

    Faccio i complimenti all'autore dell'articolo, molto chiaro ed approfondito,a cui sottopongo una domanda, augurandomi che avrà tempo e modo di rispondere.Dato che si cita il caso del 1999 tra Pesaro e Gorizia, chiedo entro quale formula sia potuto rientrare il caso, sempre risalente al 1999, di cessione di titolo fra l'allora Libertas 1946 Forlì e la Dinamo Sassari. Si tratta della serie A2 e non della serie A (come intesa ad oggi) ma allora sia A1 che A2 erano campionati professionistici rientranti negli stessi Regolamenti Lega/Fip, almeno credo...Nel 1999 Sassari era retrocessa dalla A2 in B1, mentre la Libertas Forlì aveva mantenuto la categoria, ma versava in condizioni economiche molto difficili con bilancio in rosso e pendenze debitorie. A Forlì non si riuscirono a trovare nelle istituzioni e nel tessuto socio-economico le risorse necessarie e, malgrado l'impegno alla sensibilizzazione da parte dei tifosi, non furono fatti sforzi per evitare che il manipolo di "dirigenti" di allora trovasse l'accordo e completasse l'operazione con la società sassarese. Da allora in Romagna si è sempre parlato di "cessione del titolo sportivo"...ma ora mi domando, alla luce di quanto riportato nell'articolo: in realtà cosa fu? Di fatto, la sorda dirigenza di allora (di cui si sanno a memoria nomi e cognomi) venute a mancare le solide basi e i munifici sponsor degli anni precedenti, senza porsi troppi problemi staccò la spina ad oltre 50 anni del nostro amato sport, di cui più della metà trascorsi fra A1 e A2. Ma se tecnicamente non si può parlare di cessione di titolo, in quale delle formule descritte potremmo far rientrare quanto accadde allora?Ringrazio in anticipo il sig. Sciascia e/o la Redazione per una risposta in merito e ne approfitto per fare a tutti gli utenti di Sportando i migliori auguri per un felice Anno Nuovo!

  • white9 30/12/2013, 21.07 Mobile
    Citazione ( apples1948 30/12/2013 @ 20:29 )

    Allora,scusami, ma io non conosco come effettivamente stanno le cose, ma so che tu sei uno di quelli del "buco di bilancio", " 2 milioni", "crediti inesigibili", "20 milioni di multa", "il minucci in galera", " lo sponsor non c'è più", " hackett no ...

    Si ma Affrico così si ritrova in A1, con duplice salto senza passare dai play-off... E poi per i debiti in qualche modo ti appari. È ovvio che se avvenisse la fusione ci sarebbe anche l'assenso a piani più alti, mica spostano una Siena a Firenze così con salto nel buio. O almeno, la questione io da esterno e ignorante in materia la leggo così.

  • EiBi 30/12/2013, 21.03 Mobile
    Citazione ( apples1948 30/12/2013 @ 20:29 )

    Allora,scusami, ma io non conosco come effettivamente stanno le cose, ma so che tu sei uno di quelli del "buco di bilancio", " 2 milioni", "crediti inesigibili", "20 milioni di multa", "il minucci in galera", " lo sponsor non c'è più", " hackett no ...

    Ho fatto di tutto per non essere inquadrato dietro certi schemi citati da te nel messaggio che quoto...ho espresso il mio pensiero cercando di mantenere un equilibrio tra le mie idee ed i fatti reali attualmente conosciuti...ma se preferisci associarmi a tali contesti allora ok, me ne farò una ragione...e vado avanti. Cosa fanno i tifosi affricani in riva all'Arno non ne ho idea e francamente me ne sb@tto, io mi sono esclusivamente limitato ad esprimere un mio timore...in quanto io non conoscevo la legislazione FIP per questo genere di cose. Una volta letto l'articolo ho notato una somiglianza tra la situazione descritta in tale articolo e quella attualmente esistente e che POTREBBE coinvolgere la nostra realtà e quella gigliata. Mi sono fermato qui senza aggiungere altro, non sono strego, non sono spredicatore ne spargimerda, voglio solo vederci il più chiaro possibile ma ultimamente mi riesce un po' male di risultare ottimista riguardo al futuro della MensSana. Buona serata

  • apples1948 30/12/2013, 20.29
    Citazione ( EiBi 30/12/2013 @ 16:46 )

    La "paura" è universale ed a prescindere dal resto.....vediamo che succede, finchè le mie paure restano tali va bene così, basta non si concretizzino.Però non mi dite che quando leggete la dicitura: "si tratta di unire le forze tra due club, anch ...

    Allora,scusami, ma io non conosco come effettivamente stanno le cose, ma so che tu sei uno di quelli del "buco di bilancio", " 2 milioni", "crediti inesigibili", "20 milioni di multa", "il minucci in galera", " lo sponsor non c'è più", " hackett non c'è più" e via tragediando. E allora ti domando : Ma se tu fossi dell'Affrico, l'accetteresti questo fallimento travestito da fusione? O che so' bischeri tutti a Firenze? . Se io fossi di riva all'Arno e no della Tressa, direi "Vade retro, Siena"

  • NaomiPesciolini 30/12/2013, 20.24 Mobile
    Citazione ( megarbaiosa 30/12/2013 @ 19:43 )

    ma a cosa serve una fusione se poi uno si porta dietro crediti e soprattutto DEBITI?.

    Ma questo articolo, peraltro cosi' analitico e approfondito, viene pubblicato cosi' come ne verrebbe pubblicato qualsiasi altro di qualsiasi argomento inerente al basket, oppure c'e' un motivo specifico? Nel caso fosse buona la seconda, qualcosa mi dice che potrebbe esserci qualche collegamento con la situazione della Societa' Campione d'Italia.....E perche'?

  • megarbaiosa 30/12/2013, 19.43

    ma a cosa serve una fusione se poi uno si porta dietro crediti e soprattutto DEBITI?.

  • EiBi 30/12/2013, 16.46
    Citazione ( apples1948 30/12/2013 @ 15:29 )

    Ma guarda il caso, io pensavo che tu fossi di Siena ed invece hai paura per il tuo Affrico. Non si finisce mai di imparare.

    La "paura" è universale ed a prescindere dal resto.....vediamo che succede, finchè le mie paure restano tali va bene così, basta non si concretizzino.Però non mi dite che quando leggete la dicitura: "si tratta di unire le forze tra due club, anche di categorie differenti, che indicheranno la sede tra le due piazze oggetto dell’accordo mantenendo il titolo sportivo di livello più elevato. Di fatto dalle società A e B uscirà una nuova società C, che però come dispone il comma 4 “subentra in tutti i rapporti obbligatori e sportivi risultanti dalle società che si sono fuse”. Tant’è che nella documentazione obbligatoria richiesta per la domanda, da presentare entro il 9 luglio per la stagione 2013 e comunque soggetta ad approvazione del consiglio federale, serve anche una “delibera di assunzione in carica da parte della nuova associazione di tutti i debiti e crediti facenti capo alle due associazioni che hanno deliberato la fusione”. Dunque se un ipotetico club B di categoria inferiore alla serie A vuole acquistare un titolo sportivo attraverso questo istituto, deve farlo accollandosi tutte le eventuali passività pregresse.".............non vi vengano in mente scenari poco belli.Ripeto....mi fa paura questa frase MA SPERO VIVAMENTE DI AVERE TORTO MARCIO CHE PIU' MARCIO NON CI PUO'!

  • BIKAPPA 30/12/2013, 16.10
    Citazione ( Vroman72 30/12/2013 @ 15:34 )

    eh, tutti contrari alla fusione... vi capisco vi viene in mente Bologna... (:Ma se ci fondiamo con una squadra femminile svedese?? Io ho appena comperato il Malmoe femminile, ora lo fondo con Poggio al vento.Poi vi voglio vedè se tifate mensaffrinco ...

    per fortuna s'è dato via Moss, sennò la tua fusione sarebbe andata a fini' per ride, si!!!

  • EiBi 30/12/2013, 15.46
    Citazione ( Vroman72 30/12/2013 @ 15:20 )

    Oh gigi sei a lavoro??Se si vienimi a trovare gnamo!

    Scendo...vieni fòri!! (che ti do du sTiaffi!!) :D

  • Vroman72 30/12/2013, 15.34

    eh, tutti contrari alla fusione... vi capisco vi viene in mente Bologna... (:Ma se ci fondiamo con una squadra femminile svedese?? Io ho appena comperato il Malmoe femminile, ora lo fondo con Poggio al vento.Poi vi voglio vedè se tifate mensaffrinco o MalVento!

  • apples1948 30/12/2013, 15.29
    Citazione ( EiBi 30/12/2013 @ 14:48 )

    Io sarò anche un complottista, ma il primo modo spiegato, ovvero la "fusione", mi fa parecchio ma parecchio paura.

    Ma guarda il caso, io pensavo che tu fossi di Siena ed invece hai paura per il tuo Affrico. Non si finisce mai di imparare.

  • Vroman72 30/12/2013, 15.20
    Citazione ( EiBi 30/12/2013 @ 14:48 )

    Io sarò anche un complottista, ma il primo modo spiegato, ovvero la "fusione", mi fa parecchio ma parecchio paura.

    Oh gigi sei a lavoro??Se si vienimi a trovare gnamo!

  • EiBi 30/12/2013, 14.48

    Io sarò anche un complottista, ma il primo modo spiegato, ovvero la "fusione", mi fa parecchio ma parecchio paura.