Quintetto ideale Serie A: giornata 11
Ecco il primo quintetto e sesto uomo, con annesso MVP, dell'undicesima giornata del campionato di Serie A
Ecco l'atteso quintetto con sesto uomo di Sportando. Ben 4 volti nuovi:
Quintetto:
Stefhon Hannah, PM, Pasta Reggia Caserta: se la Pasta Reggia Caserta è uscita dal momento critico e ha ripreso a veleggiare in zone di classifica tranquille, molto del merito è della crescita esponenziale di Stefhon Hannah. Arrivato dal Venezuela tra mille dubbi si sta pian piano confermando come un acquisto azzeccato, e la maggior confidenza che raggiunge con il basket europeo sta facendo lievitare esponenzialmente i suoi numeri. Nello scontro diretto con il dirimpettaio Clark gioca la miglior partita stagionale, gestendo ogni tipo di pallone e chiudendo azioni con diverse modalità, ma sempre la stessa quota di pericolosità. Termina la gara con 18 punti, 8 assist, 2 recuperi e 7 falli subiti per 25 di valutazione finale, riuscendo anche a limitare il suo vero problema: le palle perse. Conferma la sua consistenza difensiva, che, accoppiata a quella del compagno Chris Roberts, lo rende difficile da superare per i playmaker avversari e difatti Clark non trova quasi mai spazio in penetrazione, limitandosi a “sole” 11 triple per tentar di nuocere. Prima meritatissima comparsa nel quintetto ideale del campionato Sportando.
Josh Mayo, G, Sutor Montegranaro: Ultimamente si era fatto un po’ lunatico, ma nella gara di ieri in casa della capolista Brindisi si rimette in carreggiata di sorpasso e mostra il meglio di sé. Nonostante le 7 palle pese il suo rendimento è dissoluto livello e permette a Montegranaro di espugnare a sorpresa il campo di Brindisi nella giornata in cui Mardy Collins opta per levare le tende. Erettosi a leader della squadra ricambia con 25 punti, 3 rimbalzi, 4 recuperi e 7 assist per 35 di valutazione complessiva. Un dato importantissimo d non sottovalutare: il 12/12 in lunetta; parliamo del più freddo e preciso giocatore dalla linea del tiro libero insieme a Jimmy Baron di tutto il campionato. Questa sua caratteristica avvantaggia la squadra di Recalcati nei finali punto a punto e aumenta esponenzialmente la fiducia dei compagni nei suoi confronti. Arrivato da sconosciuto dal Mykolaiv si è guadagnato visibilità e soddisfazioni.
Alessandro Gentile, AP, Emporio Armani Milano: se Milano non prende un’imbarcata storica al Pianella nel derby con gli odiati canturini il merito è per due terzi del figlio di Nando, che constatando la nullità cosmica in attacco dei compagni decide di segnare per tre e di non alzar bandiera bianca di fronte alle scorrerie avversarie. Gentile si guadagna la chiamata nel quintetto Sportando in una serata disgraziata per i compagni nella quale mette a referto 28 punti (sarebbero 31 se non andasse oltre la sirena con l’ultimo tiro), perfezione dall’arco, 8 rimbalzi, 4 assist e 32 di valutazione. Giocatore veramente enigmatico, di completezza fisico-tecnica mostruosa, che ha solo il vizio di voler strafare in maniera eccesiva in diverse occasioni. Inutile dire che a Milano tutti si augurano che lui trovi la continuità giusta per far sfruttare il potenziale a disposizione sempre e comunque. Ora si parla dei problemi possibili con Hackett sia da un punto di vista tecnico, sia da un punto di vista di leadership. Ci permettiamo di dire: “quali problemi?”
Kaloyan Ivanov, AG, Sidigas Avellino: siamo assolutamente certi che Avellino prima o poi supererà questa altalena di risultati e inizierà a giocare secondo tutto il proprio potenziale; da quel momento in poi Kaloyan Ivanov diventerà un sicuro candidato per l’MVP del campionato. Il pitturato della Sidigas conta su un elemento affidabilissimo e che una volta di più riesce a fare il vuoto nei lunghi avversari. Chiude con 25 punti, 12 rimbalzi, 8 falli subiti, 3 recuperi e 2 assist. Offensivamente un rebus per chiunque: attacca dal post con vari movimenti, è pericoloso dal perimetro e dalla lunetta il più delle volte è freddo. Usa il fisico benissimo e annulla una leggera carenza di atletismo nei confronti di alcuni lunghi della Serie A con una grande tecnica di posizionamento sotto canestro. Ancora una volta lui e il compagno Will Thomas confezionano quasi 50 punti e oltre la metà di quelli della squadra. Lunghi dominanti se ce ne sono due, ad Avellino ora non resta che trovare la quadra nei piccoli e giocare con meno frenesia (caratteristica che spesso contraddistingue la squadra irpina) (MVP)
Cameron Moore, C, Pasta Reggia Caserta: altra meritatissima new entry per Caserta. Tante volte Cameron Moore era arrivato vicinissimo ad ergersi centro della settimana, ma aveva sempre torvato sulla propria strada la prestazione monstre di qualcuno. Questa volta nonostante i 20 rimbalzi di Ed Daniel ci entra dalla porta principale. L’umiliazione che infligge a Frank Hassell obbliga Frates a panchinarlo per metà gara nel tentativo di trovare contromosse alla tabula rasa che egli fa nel pitturato avversario. Moore chiude la gara con 27 punti e 15 rimbalzi, tirando con buone percentuali sia da dentro che da fuori area. Uno dei giochi tipici della Juvecaserta di Molin è lo sfruttare la sua veloce falcata per prendere contropiedi ad alta percentuale di realizzazione. Alla fine delle analisi non si può che constatare come la Pasta Reggia abbia un buon asse play pivot, e tutte le squadre che hanno questa caratteristica difficilmente retrocedono a fine stagione. Squadra che è stata (anche da noi) eccessivamente sottovalutata durante l’estate
SESTO UOMO:
Ravern Johnson, GA, Victoria Libertas Pesaro: qualcuno storcerà il naso, qualcuno non sarà d’accordo con la scelta, ma noi optiamo questa giornata per premiare come sesto uomo il misterioso pesarese Ravern Johnson. Non ce ne vogliano JaJuan Johnson e il solito Matt Walsh, che numericamente fanno partite migliori, ma la scelta è motivata dal fatto che Ravern riesce finalmente a ripagare ciò per cui Pesaro lo ha firmato: dare continuità offensiva quando i titolari riposano. La sua gara contro Cremona è di alto profilo e il suo bottino finale è decisivo per la capitale vittoria della Victoria Libertas tanto quanto il buzzer finale di Anosike. Nella sua gara manda a referto 18 punti con 4 triple su 5 tentativi. Grazie anche alla sua gara Pesaro interrompe le 9 sconfitte consecutive e lascia per differenza canestri proprio con Cremona l’ultimo posto in classifica. Aveva dichiarato durante la presentazione di volersi riprendere la propria carriera dopo essersi completamente disperso la scorsa stagione; domenica ha messo il primo mattone del suo obiettivo.