Mens Sana e futuro: l'ultimo bilancio è il prossimo ostacolo
Lungo e dettagliato articolo de La Gazzetta dello Sport a firma Giuseppe Nigro
La Gazzetta dello Sport, in un lungo e dettagliato articolo a firma Giuseppe Nigro (Siena e il futuro. Prossimo ostacolo l'ultimo bilancio, estratto da pagina 25), fa il punto sulla situazione attuale della Mens Sana Basket.
La squadra vive sicuramente giorni di preoccupazione e molto passa attraverso l’approvazione del bilancio dell’esercizio chiuso al giugno 2013 che andrà in votazione il prossimo 15 gennaio, come comunicato dalla società stessa qualche giorno fa al termine del Consiglio di Amministrazione, riunitosi alla presenza dell'intero collegio sindacale.
L’eventuale multa dopo la contestazione dei giorni scorsi della Guardia di Finanza, confermata ieri dal Comandante Provinciale della GdF Gianpaolo Mazza, incide solo a posteriori.
La Mens Sana ha comunque deciso di affidarsi ad un fiscalista per valutare come mettere questa questione in bilancio.
Come scrive sempre La Gazzetta dello Sport, la Polisportiva Mens Sana 1871, azionista di maggioranza assoluta all’87%, sarà messa per la prima volta in tanti anni di fronte alla responsabilità di proprietario, a fronte di perdite, di ricostruire il capitale sociale della sezione pallacanestro.
“A intaccarlo sono poste contabili normalmente assorbite nel tempo, di cui invece il nuovo scenario, con la fine della sponsorizzazione col Monte dei Paschi che mette in discussione la continuità aziendale, punto focale della vicenda, finora garantita dall’accordo pluriennale con la banca, impone ora prudenzialmente l’iscrizione a bilancio” scrive La Gazzetta dello Sport.
Non ci sono debiti con le banche e neppure lodi dei giocatori, piuttosto alcuni vecchi crediti diventati inesigibili.
Sempre secondo La Gazzetta dello Sport, la cifra si aggira sui due milioni di euro.
Il passaggio obbligato a questo punto è un aumento di capitale per la Polisportiva che è però una associazione dilettantistica che nel 2012 ha ricavato circa 2 milioni di euro.
Quindi l’aumento di capitale imporrebbe alla Polisportiva di diluirsi, se non uscire dal capitale sociale, rimettendoci però il controllo sul club e il valore economico della quota capitale (ovvero 717.000 euro sugli 827.000 del capitale sociale.
Sarà un lungo processo quello del lancio dell’aumento di capitale (settimane se non mesi) sempre con la possibilità (difficile in questi anni di crisi) che all’orizzonte appaiano nuovi sottoscrittori.
Se l’aumento di capitale invece andrà deserto la Polisportiva avrà due strade ben definite davanti a sé:
1. mettere in liquidazione la Mens Sana Basket, azzerando tutto.
2. tentare procedure concorsuali nelle forme contemplate dalla legge (punto su cui alcuni consulenti del club sono già al lavoro).
Il punto 2 fornirebbe alla società maggiore tempo per provare a reperire forze fresche e nuove risorse.
Per quanto riguarda invece il punto 1, la FIP affida al liquidatore la decisione sulla continuazione d’esercizio, ma comunque i tempi non mettono in discussione questa stagione sportiva.
Giuseppe Nigro conferma nel finale del suo articolo che "il bivio della Polisportiva è anche un fattore politico e non potrà prescindere da un passaggio con le istituzioni della città toscana dopo che la bozza di bilancio e le relazioni allegate saranno a disposizione dei soci".
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