Quintetto ideale Serie A: giornata 2
Ecco il primo quintetto e il sesto uomo, con annesso MVP, della seconda giornata del campionato di Serie A
Siamo all'appuntamento del lunedì con il quintetto e il sesto uomo della settimana Sportando.
Ricordiamo che è stata abolita la regola per cui solo le squadre vincenti possono eleggere giocatori per questa classifica.
Quintetto:
Jaka Lakovic, PM, Sidigas Avellino: a volte la carta d’identità non conta, e una di quelle volte è quando prendi in mano quella di Jaka Lakovic. Il playmaker sloveno, uno dei migliori se non il migliore in Italia, trattenuto dopo una lunga trattativa con un oneroso biennale da parte della Sidigas Avellino, non ci mette molto ad entrare nella top-five del campionato grazie alla prestazione maestosa che mette in mostra sul campo di Pistoia. Il metronomo della banda Vitucci infatti si scatena sui dirimpettai Meini e Wanamaker mettendo in mostra una performance che, levato l’1/6 al tiro, è perfetta. Lakovic chiude con 12 punti (perfezione in lunetta), 8 rimbalzi, 6 assist e 27 di valutazione conditi da un plus-minus che recita +18, il migliore insieme a Will Thomas. Sicuramente tenerlo in squadra qualche sacrificio economico sarà costato, ma un giocatore come lui, quando riesce ad essere al 100% della condizione è un fattore capace di mangiarsi in tecnica e visione di gioco qualsiasi playmaker avversario che gli si pari di fronte.
Drake Diener, G, Banco di Sardegna Sassari: Mandrake è una sorta di habitué del quintetto di Sportando…e per ovvi motivi ci limitiamo ad aggiungere. Nonostante per una volta entri dalla panchina lo inseriamo comunque nel quintetto base considerando una scelta isolata quella di Meo Sacchetti di non schierarlo dall’inizio. Drake raggiunge il più elevato dato di valutazione della squadra con 27 frutto di 31 punti in 28 minuti di gioco con ben 5 triple mandate a referto. Una novità? No di certo, considerando che parliamo di uno dei giocatori con più killer-instinct del campionato italiano. Una vera sentenza se lasciato libero con la palla in mano e un metro di spazio per fucilare con precisione la retina. Ne sa qualcosa l’uomo designato a controllarlo, il signor Jenkins, che vede partire 9 bombe sopra la sua testa. Fondamentale il suo contributo nel 32-15 dell’ultimo periodo che spezza le gambe a Cantù ed evita a Sassari una scomoda seconda sconfitta consecutiva; decisamente non il massimo per iniziare la stagione.
Jeffrey Brooks, AP, Pasta Reggia Caserta: nonostante spari a salve in totale allegria (6/16 al tiro) non c’è una prestazione più maiuscola tra le ali piccole di quella di Jeffrey Brooks nella giornata di campionato appena conclusasi. Brooks è un giocatore che non fa numeri o valutazioni alte, ma gioca con tanta sostanza e spesso molto del suo lavoro sporco non viene riconosciuto. Il giocatore della Pasta Reggia nella trasferta di Pesaro si rende protagonista con O.D. Anosike della gara di chi spazza meglio i tabelloni. Nonostante il pesarese gli dia due lunghezze questo non gli impedisce di chiudere una gara complessiva da 14 punti, 15 rimbalzi, una stoppata e 2 assist. Nonostante giochi spesso da 4 puro noi preferiamo considerarlo sempre un’ala piccola per caratteristiche fisiche ed atletismo. Nel quintetto di Lele Molin è il barometro della difesa: quando lui sale di tono, tutta la squadra difende meglio.
Achille Polonara, AG, Cimberio Varese: nella serata tutt’altro che memorabile di Varese al forum, nella stecca generale dei piccoli ci pensa Achille Polonara a tenere in gara una Varese orgogliosa ma molto confusionaria. Polonara mostra subito di avere mano calda andando a prendersi i tiri pesanti anche con difesa schierata e trascinando la squadra in una condizione di parità fino a quando, costretto ad uscire per rifiatare, Milano rompe l’equilibrio e la partita si incanala definitivamente. La prestazione di Achille lo mette subito una spanna sopra i compagni: 26 punti (sarebbero stati 28 senza il layup divorato a 20 secondi dalla fine) con 5 triple a bersaglio (tiro con il quale sembra aver raggiunto un’assoluta confidenza), 5 rimbalzi e una stoppata. Si accoppia decisamente meglio con Frank Hassell, che occupando bene il centro dell’area, gli permette di adoperare maggiormente le sue doti perimetrali. In generale comunque è l’ultimo ad arrendersi e sempre il primo a ricucire gli strappi quando la partita sembra sgusciare via.
Samardo Samuels, C, Olimpia Milano: probabilmente nemmeno lui si aspettava una prestazione così grossa. La gara di Samardo Samuels al debutto assoluto davanti al pubblico del forum è totalmente da incorniciare. Il giocatore giamaicano esplode in tutta la sua tecnica offensiva facendo quello che vuole nel pitturato avversario, aiutato anche dal credito di chili nei confronti di Scekic e dello stesso Polonara. La sua prestazione recita 21 punti, 11 rimbalzi e una stoppata per una sola palla persa e 29 di valutazione. Difficile fare d meglio. Samuels si esibisce in entrate in post di pregevole fattura con una varietà notevole di tipologia di conclusione al ferro. Fa esplodere il Forum il suo gancio in avvitamento sganciato sulla testa di Hassell. Sono tutti suoi e di Langford i punti decisivi per la vittoria della squadra nei momenti più caldi. Resta da aggiungere che se saltasse dieci centimetri in più di rimbalzi ne prenderebbe molti altri, ma per la prima notte davanti ai nuovi tifosi è assolutamente sufficiente ciò che riserva al pubblico. (MVP)
SESTO UOMO:
Troy Bell, G, Grissin Bon Reggio Emilia: difficilmente una squadra riesce a trovare un sesto uomo che dia quasi sempre un contributo decisivo, ma Reggio Emilia non ha questo problema, potendo contare su Troy Bell. Bell è un giocatore con il termometro sempre alto, si trasforma in deus ex machina dell’incontro non appena viene catapultato sul parquet. In 25 minuti combina 22 punti con 6/10 al tiro e 8/8 in lunetta con 6 rimbalzi e qualche palla persa di troppo, ma il suo contributo è fondamentale. Se gli altri si dannano a fare la legna, lui ci mette la diavolina per incendiare la partita. Infermabile per chiunque dei suoi avversari senesi, prende e penetra nell’area come una trivella nell’argilla e riesce a doppiare il secondo miglior marcatore della squadra. Viene da pensare cosa sarebbe l’attacco della Grissin Bon se non potesse contare su un giocatore con le sue caratteristiche offensive. Ora che Donell Taylor si è vestito di orogranata le sue responsabilità in fase di attacco sono ancora maggiori dello scorso anno. Così a sensazione è probabile che vinca molte altre volte il riconoscimento di sesto uomo della settimana.