Luca Banchi: 'Stimolato dall'idea di provare a vincere con Milano'
Le parole del coach dell'EA7 Emporio Armani Milano
Luca Banchi, neo coach dell'Olimpia Milano, ha parlato a Radio Sportiva della sua nuova avventura. Le parole del coach riportate da Radiobasket dove è possibile ascoltare l'audio completo.
Vittorie. Scontato dire che l'ultimo scudetto vinto da capo allenatore possa considerarsi il punto massimo della mia carriera. Un privilegio toccato a pochi allenatori nella storia della pallacanestro italiana ed essere tra questi è motivo di grande orgoglio.
Scudetto a sorpresa. Sin dall'estate le condizioni con cui Siena si presentava ai nastri di partenza, i cambiamenti, le difficoltà occorse a stagione in corso hanno reso questo scudetto ancora più incredibile perché inatteso.
Passaggio da Siena a Milano. La rivalità è nata sul campo perché le due squadre hanno lottato spesso per gli stessi obiettivi. Siamo stati spesso avversari e Siena ha avuto sempre la forza per vincere. E' stata una cosa naturale così come la conclusione del ciclo dei miei sette anni a Siena, dove contavo e speravo di poter restare al di là dei grandi risultati ottenuti questa stagione. Suona anomalo che in una squadra come Siena, che ha fatto della programmazione la sua arma fondamentale, un capo allenatore abbia avuto il percorso di un solo anno quando poi questo anno è coinciso addirittura con la vittoria di Coppa Italia e campionato. Ho dovuto prendere atto di una situazione che si era fatta complessa durante l'intera stagione che poi ha portato naturalmente all'impossibilità che Siena mi offrisse la possibilità di restare. E da lì ho dovuto vagliare le proposte che arrivavano ed ho ritenuto l'offerta di Milano, al di là della grande competizione che c'è stata negli ultimi anni, una buona opportunità professionale.
Voglia di vincere a Milano. Mi avvicino a questa sfida con la consapevolezza delle difficoltà che incontrerò ma con la stessa consapevolezza che ho a disposizione molto competitivo, un club rodato, una organizzazione efficiente almeno in quella che ho constatato nei primi giorni lì. Una agguerritissima rivalità come da tradizione nel campionato italiano con tante squadre che anche l'anno scorso hanno dimostrato di poter ambire ai grandi traguardi a cui ambisce Milano. Questo è quello che ci aspetta con quel sapore in più di sfida che deriva dal fatto che Milano da tantissimi anni non riesce ad alzare alcun trofeo. L'idea di provarci stimola me ed i nuovi che stanno arrivando. Ma come loro anche Langford, Gentile e Melli che resteranno con noi.
Sfida alla Mens Sana. Sarà un giorno speciale che non ho ancora immaginato. Momento che tanti sportivi hanno vissuto nella loro carriera e sarà ancora più bello viverlo alla luce delle emozioni che ho vissuto su quella panchina, difendendo i colori di un club così prestigioso.
Sfida tra tifoserie. Tra le tifoserie non c'è grande rivalità. Sono due club che si son battuti con determinazione in campo. Nella strada Milano-Siena e Siena-Milano ci sono stati altri casi precedenti. Altri atleti hanno vissuto la stessa situazione anche nel recente passato. E' stato il caso di Hairston, di Eze, di Hawkins che dopo Milano venne a Siena e tornò a Milano. O Morris Finley. Non è questo che renderà particolare l'atmosfera. Lo è a prescindere perché in genere quando giocano contro Milano e Siena ci sono in palio grandi traguardi.
Cosa manca al mercato. Mercato impegnativo perché al mio arrivo ho ereditato 10 contratti in essere. Quindi la necessità di trovare spazio a giocatori che a nostro giudizio non trovavano spazio nel nostro progetto. E questo è un momento particolare per essere sul mercato. Ci sono pochi club che possono avere la disponibilità economica per contratti così importanti. Questo è un primo grande sforzo a cui è stato sottoposto il club e quindi è il dato fondamentale. Poi con pazienza e cura abbiamo fatto qualche piccolo aggiustamento all'organico e sono arrivati Haynes, Samuels, Moss e Cerella. Pian piano le tessere del mosaico stanno andando al loro posto. Manca ancora qualcosa per identificare la fisionomia dell'Olimpia 2013-14.
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