Gigi Datome: 'Ringrazio tutti per questi cinque anni intensi'
Datome saluta la Virtus Roma
Al PalaTiziano Gigi Datome saluta i tifosi della Virtus Roma dopo la firma ai Pistons.
Voglio ringraziare tutti perché sono stati cinque anni intensi, anche con momenti negativi. Ma sono finiti bene con sorrisi ed entusiasmo. Roma è una piazza che porterò sempre nel cuore. Grazie a Roma sono arrivato in NBA e lo ricorderò per sempre. Questi giorni in America è stato continuare a sognare. Non ho fatto niente di pallacanestro, non ho visto nulla di ciò che mi aspetterà ma è stato bello vedere l'ambiente, dove giocherò. L'entusiasmo è alle stelle, prima c'è la nazionale. Un evento importante. Ho grande entusiasmo perché ci sono tante aspettative. Ora mi prendo qualche giorno di vacanza. Sarà un'estate importante e con la nazionale vorremmo stupire come abbiamo fatto con la Virtus Roma quest'anno.
Diverse franchigie mi hanno fatto proposte. Ho scelto la situazione tecnica in cui mi potevo rivedere meglio. Loro cercavano un tiratore ed un atleta e con dei centri dominanti come i loro cercavano giocatori che aprissero in campo. Le persone mi hanno colpito dal punto di vista professionale. E' gente che però punta molto sulla familiarità. Sono stato fortunato perché mi cercavano in tanti. Penso che potrò avere i miei spazi per vedere se valgo la NBA.
Quest'anno a Roma mi sono messo in grande mostra in NBA e penso che un'occasione come questa non mi sarebbe mai accaduta altrove.
Dumars è una leggenda, è nella Hall of Fame. Essere stato scelto da lui mi da fiducia. Il fatto che mi lui mi abbia detto 'Tu farai bene' mi ha dato davvero tanto fiducia. E' una persona pacatissima, educata. Mi ha dato tanti consigli. Ho avuto la fortuna di giocare con Billups che ieri ho conosciuto. Ho parlato con Cheeks e so che gli piaccio. Mi ha confermato la scelta tecnica del perché mi hanno scelto.
Obiettivo è ritagliarmi uno spazio e contribuire alle prestazioni, che siano vittorie o sconfitte. Ho messo in conto che ci saranno periodi di adattamento perché è un nuovo campionato in un mondo che non conosco. Arrivo in un momento in cui ho avuto momenti brutti. Li ho superati con il lavoro duro e quindi mi sento pronto. Sarà vivere un sogno per due anni. Se ci saranno momenti difficili ben vengano. Ma io non ho paura e gliel'ho detto. Sempre passo dopo passo ma con grande ambizione.
Mi porterà il bagno di folla dopo la vittoria in Gara 7 contro Cantù. Quando rivedo quel momento mi vengono ancora i brividi. E' stato un momento incredibile. Ho sentito Gallinari e Bargnani mentre con Belinelli ci sentiamo meno. Loro mi hanno dato consigli e gliene chiederò altri come abitare vicino al campo di allenamento.
Per quanto riguarda la nazionale siamo convinti. C'è il Mago, c'è Daniel che ha fatto dei grandi playoff. L'anno scorso ha fatto la differenza la chimica e se quest'anno saremo in grado di mettere da parte il nostro ego per metterlo al servizio della squadra possiamo fare bene. La prima gara contro la Russia sarà già un dentro o fuori. Ma siamo fiduciosi. Sia a Roma che con la Nazionale prima siamo stati persone e poi giocatori. Tutti si sono sempre dedicati alla squadra.
Ho ricevuto tantissimo messaggi. Non mi sento arrivato assolutamente ma sapere che tanta gente è felice per me mi rende orgoglioso.
La cosa che attendo con ansia è capire la routine di una squadra NBA che è completamente diversa dall'Europa. In NBA c'è una routine ben diversa dall'Europa. L'entusiasmo mi darà tanta forza, ne sono sicuro.
Parto solo. Se poi tutti gli amici che mi hanno detto che verranno a trovare davvero verranno, mi toccherà prendere un residence. Devo ancora trovare la casa, la macchina. Ma arriverò in forma data l'esperienza con la nazionale
Preferisco il podio con la nazionale rispetto a vincere il premio di rookie dell'anno. Col podio l'Italia andrebbe ai Mondiali ed il movimento ha bisogno. Si creerebbe più lavoro, più entusiasmo e l'Italia ha bisogno di questo.
Mi rendo conto della notorietà ma tanto grazie a Roma. Ora la gente mi riconosce. Mi piace essere sotto i riflettori in campo mentre fuori dal campo preferisco starmene per i fatti miei. Ho un po' più di responsabilità addosso. Se prima cercavo di essere un esempio per bambini, ora dovrò farlo ancora di più.
Sheed sono certo che mi insegnerà tanto. Lui è uno che la NBA la conosce e sa come giocare.
Detroit? Partivo dall'idea che un'altra Roma non l'avrei trovata in America. Mi hanno fatto vedere una zona vicina al campo di allenamento che è molto bella. Sembrava di essere al Trouman Show. Mi hanno suggerito di comprare casa in quella zona. La downtown non l'ho vista così come i grattacieli. Ma avrò modo.
Finire in Italia? Non voglio fare promesse. Non so cosa succederà in NBA e potrebbe succedere di tutto. Quindi non me la sento di fare promesse. Non c'è bisogno di dire cosa è Roma per me e cosa potrebbe essere tornare a Roma dalla NBA. Speriamo che Roma ci sia ancora quando tornerò in NBA. Il movimento è in difficoltà ma speriamo che Roma ci sarà ancora. Non diamo tutto per scontato, vediamo Treviso o Teramo. Spero che quando la mia carriera NBA finirà, la Virtus ci sarà ancora. Poi le mie scelte non posso dire nulla. Ma sarebbe una scelta molto romantica.
Penso che la maglia vada ritirata a Tonno. Un giocatore ha una sola carriera, e Tonno l'ha data alla Virtus Roma. Io ho dato solo cinque anni a Roma. Ma Tonno è la bandiera. Tonno è il gicoatore emblema della Virtus Roma storicamente. Non sarebbe giusto ritirare la mia maglia.
Spero che Francesco Carotti possa darmi una mano ora a gestire le cose almeno in Italia data la sua bravura nel campo.
Sono contento che Jordan, Phill e Lollo siano rimasti. Loro meritavano e cresceranno ancora. Dalmonte è molto preparato, stra appassionato di pallacanestro. E' un allenatore valido che avrà tante aspettative il prossimo anno. Dobbiamo ricordarci che il budget sarà leggermente superiore allo scorso anno. Obiettivo sarà ricreare l'ambiente che si è creato al palazzo. Non ci dovranno essere aspettative di finale ma bisogna ripartire con gli stessi obiettivi dello scorso. Ci devono essere aspettative giuste, una squadra che non molla, che gioca sempre al massimo. Non bisognerà fare paragoni con l'anno scorso che è una stagione irripetibile anche per piccole cose che sono successe. La gente veniva al palazzetto per divertirsi e sarà l'aspettativa del tifoso anche l'anno prossimo.