Luca Banchi: 'Non è così certo che accetti la corte di Milano'
Le parole di Banchi sulla stagione con Siena e sul suo futuro
Luca Banchi, coach campione d'Italia con la Mens Sana Siena, ha parlato a Il Tirreno della conquista del titolo e del suo futuro. Banchi il giorno dopo la conquista dello scudetto ha annunciato il suo addio a Siena. Ecco le sue parole.
"Io sono uno che viene dalla gavetta e questi complimenti mi lusingano solo perché significa che ho lavorato bene. Personalmente preferisco far parlare il parquet. E' stata un'annata faticosa con 78 partite totali e soprattutto 19 incontri a distanza di quarant'otto l'uno dall'altro, che abbiamo sopportato anche perché i tifosi erano come impazziti e riempivano il palasport in ogni occasione. È però lo scudetto più bello, più sofferto, perché nessuno avrebbe scomesso su di noi alla vigilia del campionato, dopo aver trasformato la rosa.
Eliminazione Euroleague. Lì per lì ci siamo rimasti male, ma non ce l'avremmo fatta ad arrivare così in forma ai playoff. Quello che abbiamo fatto, compresa la vittoria della Coppa Italia è veramente stupefacente.
Segreto. Il nostro segreto è stato la compattezza. Se un giocatore non era in giornata ce n'era sempre uno o più d'uno ad immolarsi per la nostra causa. Hackett e Brown hanno ricevuto i premi di Mvp nel corso dell'anno e della post-season, ma per me sono stati straordinari anche Moss, Ortner, Janning, Carraretto, Eze e gli altri. Tutti speciali, componenti di una famiglia inossidabile.
Futuro. Non dimenticherò mai Siena, se dovessi andare via. Il nostro è un binomio inscindibile. Alla città del Palio devo tanto. Da gennaio, però, so che qualcosa sarebbe cambiato per la prossima stagione e mi sono dovuto guardare intorno.
Milano. A tutti quelli che mi hanno interpellato ho detto che prima dovevo pensare a chiudere bene la stagione con Siena. Li ringrazio di avermi aspettato e non è poi così certo che accetti la corte di Milano".
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