Quintetto ideale del campionato: 1^a settimana d'aprile
Quintetto e sesto uomo della giornata di campionato
Eccoci pronti ad analizzare il quintetto ideale della settimana riguardante il campionato italiano. I criteri non sono la semplice valutazione e i ruoli vengono mantenuti sempre con un criterio di rigidità-flessibilità stabilito in base al tipo di partita giocata dal suddetto giocatore. Il quintetto ideale tiene conto non solo dei numeri offensivi, ma anche di tutte quelle situazioni che nei tabellini non vengono a galla. Ricordiamo che non è importante la squadra per stabilire il ruolo, una squadra può anche avere tutti e 6 i giocatori se vengono valutati meritevoli.
Quintetto:
Jaka Lakovic, PM, Sidigas Avellino: da quando è arrivato ad Avellino la squadra è decollata e non si può non notare che il suo contributo sia risultato decisivo. 6 vinte nelle ultime sette e squadra lanciatissima verso i playoff, che però distano ancora 3 gare e Venezia non sembra volerli mollare facilmente. Trascina la squadra con 23 punti (3/3 da due, 3/5 da tre, 8/10 ai liberi), 6 rimbalzi, 4 assist e 9 falli subiti per 30 di valutazione. Semplicemente incredibile il modo in cui riesca a mettere in ritmo tutti i compagni e la maniera in cui ha rivoltato il gioco della squadra. L’uomo giusto al posto giusto e non solo questa domenica. Già beniamino dei tifosi e potrebbe essere solo l’inizio. Gran Visir.
Luca Vitali, G, Vanoli Cremona: probabilmente una delle tre migliori partite mai giocate da Luca Vitali, che sia da play, sia da guardia, sia da ala piccola riesce a fare danni considerevoli nell’area senese. Si accoppia benissimo con tutti (Chase, Johnson, Jackson) e difende su 3 ruoli di giocatori, dal play fino all’ala piccola (spesso si è trovato in post contro Moss). In attacco è una furia: rivedibile al tiro, ma confeziona 17 punti, 10 rimbalzi, 8 assist e 9 falli subiti chiudendo con 34 di valutazione. Giocatore ritrovato da quando è arrivato a Cremona e semplicemente trasformato dal sistema Gresta, che gli da spazi maggiori per muoversi e ragionare. I risultati sono evidenti: 13 punti di media, 4,2 assist e il 45% dall’arco. Rinato.
Jeremy Richardson, AP, Sidigas Avellino: è la scelta più difficile della settimana , ma scegliamo di premiare Jeremy Richardson, che contro Roma mostra nuove doti che non tutti gli accreditavano. Si sa che parliamo di un tiratore mortifero (il migliore del campionato dall’arco con il 48,2%), ma contro Roma mostra il lato difensivo nascosto, che gli permette di oscurare il canestro a Datome e costringerlo a un bruttissimo 26% dal campo proprio sotto gli occhi di Ainge. In attacco da il suo solito contributo con 13 punti e 3 rimbalzi, ma il fatto che sia il miglior giocatore per plus-minus (14) rende l’idea della grande sostanza della sua prestazione. Eclettico.
Christian Burns, AG, Sutor Montegranaro: c’è un’ala grande migliore di Burns in questo campionato? domanda che sta iniziando a serpeggiare nei ragionamenti cestistici dei neofiti della pallacanestro italiana. Christian Burns lo scorso anno ha avuto un brutto infortunio che ne ha condizionato la carriera, ma l’anno prima fu addirittura MVP del campionato israeliano (davanti a gente come Lior Eliyahu, Yogev Ohayon, Chuck Eidson e David Blu). Giocatore di mostruosa forza fisica e dotato di mani potentissime per tirare giù rimbalzi e mantenere il controllo del pallone nonostante i contatti. Contro un pezzo del calibro di Dunston si leva lo sfizio di fare 23 punti, 10 rimbalzi e subire 7 falli chiudendo con 32 di valutazione. Probabilmente inatteso per molti, ma il prossimo anno meriterà sicuramente un top team. Massicciata.
Kaloyan Ivanov, C, Sidigas Avellino: Avellino fa l’en plein settimanale, portandosi a casa 3 su 6 posizioni di prestigio e lo fa con Kaloyan Ivanov. Insieme a Lakovic è l’altro giocatore che ha svoltato la stagione dei campani. Un duro! Di quelli che incarnano lo spirito dei lupi verdi del PalaDelMauro e che non si tira mai indietro anche se gronda di sudore. Contro Roma fa letteralmente il vuoto sotto canestro, cancellando Lawal, innervosendolo e costringendolo a uscire anzi tempo per falli. Lo score è abbastanza eloquente: 10 punti e 19 rimbalzi! Semplicemente incontrastabile. Guerriero.
SESTO UOMO:
Troy Bell, PM/G, Trenkwalder Reggio Emilia: pochi giocatori escono dalla panchina e sanno essere decisivi come Troy Bell. Il giocatore contro Sassari si scatena letteralmente sui poveri malcapitati sardi segnando soprattutto dopo l’intervallo letteralmente ogni cosa gli capiti in mano. Lo score finale lo candida MVP della giornata con 36 di valutazione frutto di 28 punti (6/7 da 2, 2/2 da tre e 10/11 ai liberi), con 5 assist e 7 falli subiti in soli 24 minuti di impiego. Arrivato al posto di Dominic James ha aumentato in maniera spaventosa la pericolosità offensiva di una squadra che aveva brillato fino a quel momento soprattutto in difesa, portandola ad oltre 80 punti di media. E pensare che da tre anni era confinato in legadue. Culto.
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