Finanza e i conti di Siena: L'ipotesi di pagamento in nero forse confermata dalle indagini
Questa fase dell'inchiesta potrebbe durare fino al mese di giugno dato che le indagini non sono ancora chiuse
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, il colonnello Gianpaolo Mazza, comandante provinciale della Gurdia di Finanza di Siena, che si occupa delle indagini sull'ipotesi di "frodi fiscali tramite altre società ad essa collegata finalizzate al pagamento in nero di emolumenti, su conti esteri, a noti campioni" da parte della Mens Sana Basket, ha parlato per la prima volta della vicenda. Lo scorso mese di dicembre 18 perquisizioni resero di dominio pubblico l'indagine della Gurdia di Finanza.
"Ci sono ancora accertamenti in corso. L'ipotesi iniziale di pagamento in nero forse sarà confermata dalle indagini che non sono ancora chiuse: l'autorità giudiziaria non ha ricevuto il rapporto definitivo da parte nostra perché non abbiamo ancora concluso l'esame del materiale sequestrato. La prima cosa che traspare è che la voce nel bilancio relativa alle spese per il personale è di gran lunga inferiore agli altri costi, pur avendo un fior fiore di giocatori. Stiamo ancora percorrendo la strada iniziale della possibile utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti per poter avere del contante, del nero per una gestione non solo degli atleti ma della società in generale" ha detto il Colonnello Mazza nella conferenza stampa sull'attività del Comando nel 2012.
Questa fase dell'inchiesta potrebbe durare fino al mese di giugno. Sempre secondo La Gazzetta dello Sport, nell'articolo a firma Giuseppe Nigro, "L'unico aspetto dell'inchiesta di sospette elusioni fiscali emerso fin qui era stato la cessione del marchio Mens Sana Basket per 8.9 milioni di euro alla società riminese Brand Management s.r.l. di Stefano Sammarini, per sanare un deficit al 30 giugno 2012 di 5 milioni. Non erano invece ancora emersi particolari sull'iniziale fattispecie di reato ipotizzata, il «pagamento in nero di emolumenti su conti esteri» agli atleti: di questi ci sarebbero le prove bancarie presso istituti svizzeri. E qui potrebbero essere in discussione anche le posizioni dei giocatori, nel caso non avessero dichiarato al fisco le cifre riscosse."
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