Biella torna a vincere in casa, per Bologna ancora mal di trasferta
Biella coglie due punti fondamentali per la corsa salvezza
BIELLA. 100 giorni, tanti erano passati dall’ultimo successo casalingo dell’Angelico, datato 25 novembre contro Venezia. L’87-76 finale contro una Virtus Bologna in piena emergenza e in caduta libera (una vinta nelle ultime 10, nona sconfitta consecutiva fuori casa) vale due punti pesantissimi, che permettono a Soragna e compagni di agganciare Pesaro a quota 10 e continuare la rincorsa alla salvezza. Cinque uomini in doppia cifra (Tsaldaris mvp con 19 punti, 4/5 da tre e 22 di valutazione), ma soprattutto un ottimo 48% da tre (10/21) contro il 26% di media stagionale, hanno permesso a Biella di far sua la prima di 10 finali.
Quintetti iniziali: Biella parte con Rochestie, Johnson, Tsaldaris, Jurak, Pinkney; Bologna sul parquet con Poeta, Hasbrouck, Gaddefors, Smith, Gigli. Nel primo tempo è l’equilibrio a regnare sovrano, con Bologna sorretta da un monumentale Angelo Gigli (12 punti, 5 rimbalzi e 20 di valutazione in 17’ sul parquet) e costretta a fare quasi subito a meno della sua mente Peppe Poeta, che accusa un guaio muscolare già dopo 5’, prova a restare sul parquet ma si deve arrendere al dolore. Il primo break lo firma Biella proprio in chiusura di secondo periodo: sul 33-33 un 8-0 di parziale (5 punti di Rochestie) regala il 43-35 all’Angelico, prima che Smith sulla sirena accorci da tre punti (43-38).
La tripla di Tsaldaris al rientro dopo la pausa lunga sembra regalare l’inerzia del match all’Angelico (46-38), ma Bologna non molla e guidata da un positivo Imbrò (23’ in campo con 4 assist) rimonta e mette addirittura
Il naso avanti con un gioco da tre punti di Gigli (48-50). La tripla di Imbrò sigla l’ultima parità sul 57-57, poi la Virtus perde uno dopo l’altro Gigli, Imbrò e Hasbrouck (tutti out con 4 falli) e Biella ne approfitta volando sul 65-59. Bologna morta? Nemmeno per sogno, perché la squadra di Finelli dimostra di avere 7 vite e ci prova ancora con tre liberi di Gaddefors e una tripla di Smith (70-67). È l’ultimo sussulto degli ospiti, prima che una triplissima di Johnson da 8 metri regali il match all’Angelico (78-69), che nel finale può gestire e tornare a far festa davanti al pubblico di casa.