Sabatini: Individuato chi ha criticato Finelli, il Daspo glielo do io
L'AD della Virtus parla a fine gara e qualche ora dopo ad una tv locale
Dopo la sconfitta interna con Brindisi, l’amministratore delegato della Virtus Claudio Sabatini è intervenuto alla trasmissione “Basket Time minuto per minuto” su èTV.
(PER LE DICHIARAZIONI INTEGRALI DI CLAUDIO SABATINI SI RINGRAZIA BOLOGNABASKET)
Il momento più complesso dall’inizio stagione? Per adesso, speriamo che la situazione migliori.
A oggi non abbiamo 40 minuti nelle gambe, abbiamo fatto la scelta economica del 5+5 per vincere i 230mila euro di premio della Lega In questo momento regaliamo un americano. Minard voleva giocare ma non era ancora pronto e non abbiamo voluto rischiaro.
Abbiamo due persone fantastiche, Peppe e Angelo, ma risentono del lavoro fatto in estate in Nazionale, e pagano dal punto di vista fisico. Facciamo un buon lavoro in palestra, e c’è buona armonia nello spogliatoio.
Abbiamo perso con Brindisi, che è un’ottima squadra, e ha fatto il 50% da tre. Finchè abbiamo avuto benzina abbiamo giocato un buon basket.
Una grande famiglia si vede nel momenot della difficoltà, ora abbiamo segnali non eccitanti, dobbiamo recuperare Minard e vedere che cosa si è fatto Hasbrouck.
Siamo una grande famiglia: se si vince e si fanno utili è facile andare d’accordo, nella difficoltà dobbiamo ritrovarci nello spogliatoio, tra noi azionisti e col pubblico, e dimostrare che siamo persone che amano la Virtus.
Mercato? Assolutamente no, se poi c’è qualche tifoso-sponsor che vuole fare un’offerta per un giocatore straniero al posto di Parzenski - che va in prestito in LegaDue - io gli do il mio numero di cellulare e ci mettiamo d’accordo subito. Ringrazio gli azionisti perchè possiamo giocare a pallacanestro, senza di loro non ci sarebbe la Virtus.
Se vi ricordate l’anno scorso a novembre ci fu lo striscione “ci siamo rotto il cazzo”, io convocai i tifosi all’Arcoveggio e dissi “anch’io”. Mi sono fatto da parte, ma per due mesi non si è presentato nessuno. Quindi ringrazio gli amici e le imprese che ci permettono di sopravvivere con dignità. A breve faremo il budget prossima stagione. non c’è prova migliore di questo periodo per vedere se abbiamo muscoli, tenacia e voglia di portare avanti questo progetto.
Entusiasmo? Io ne ho ancora, mi piace affrontare i progetti in maniera diretta.
Oggi sono qui, doveva venire Finelli ma non volevo dargli un’ulteriore penitenza e mi sono messo a disposizione io. Ne abbiamo perse quattro e probabilmente perderemo anche la quinta, a Cantù è difficile.
Dobbiamo guardarci negli occhi e risolvere i problemi.
L’obiettivo della società? Sopravvivere con dignità, che in questo periodo non è poco visto il momento economico. Io ritengo di aver fatto due cose importanti nella storia della Virtus. Quella più semplice fu salvarla nel 2003, quella più complicata è stata mettere sedute varie persone l’anno scorso e convincerle a mettere soldi nello sport.
Quando la Virtus era solo la nostra ne rispondevamo direttamente, ora dobbiamo rispondere alla Fondazione, e per me è imbarazzante. Dobbiamo vedere come fare a sopravvivere in questo momento, in cui tante aziende stanno facendo dei tagli, e come li spieghi i soldi messi nella Virtus?.Il primo grande obiettivo è capire oggi come andremo avanti. Serve entusiasmo, certo, ma soprattutto quattrini e un progetto.
Qualcuno oggi a fine partita mi ha detto che voleva vedere la Virtus dei tempi importanti. Io dico che bisogna dimenticarselo, a meno che non arrivi un russo o un nuovo Madrigali, che è antipatico dirlo ma è stato il presidente più vincente della storia della Virtus. Nel caso siamo a disposizione.
La curva ha scioperato? E’ un punto molto importante, qualcosa che oggi ha stonato. Per me la curva è la parte più onesta intellettualmente del tifo, e sono venuti a Sassari. Domenica io mi sono arrabbiato per uno striscione che ritenevo sbagliato, forse quello ha dato fastidio. Ritengo siano bravi ragazzi con qualche capetto che dà un esempio sbagliato. Finchè sono amministratore delegato io certi atteggiamenti non saranno permessi. Spero di andare a mangiare una pizza con loro in settimana, è meglio chiarirsi in fretta.
Oggi 4-5 tifosi hanno insultato Finelli nel riscaldamento, sono stati riconosciuti dalla polizia,spero in un confronto con loro, abbiamo tutti gli strumenti giuridici per lasciarli fuori dal palazzo, cosa che non voglio fare ma non acetto offeso. Non mi piace l’atteggiamento nei confronti degli steward, gente che lavora tutta la domenica per 50 euro.Io spero in un dialogo, se non va bene agiremo in collaborazione con le forze dell’ordine.
Di certo è che alla Unipol arena quei 7-8 sbagliati se continuano così non ci entrano, vanno da Leroy Merlin di corsa.
Se io rimango alla Virtus in curva ci sono persone educate, che non aizzano dei ragazzini e non insultano gli steward.
Io a volte sono impetuoso, se sono male interpretato mi spiego, ma oggi ho detto alle forze dell'ordine che se il Daspo non glielo danno loro glielo do io.
Dal nostro pubblico abbiamo 600mila euro di ricavi, la curva ne darà 20-30mila. I nostri ricavi derivano direttamente o indirettamente dai soci e dagli sponsor. Dobbiamo creare entusiasmo, non voglio che venga strumentalizzato il brutto momento, ho visto in curva dei sorrisini quando eravamo sotto. Non voglio finire come la Fossa che va a tifare contro quando la Biancoblu gioca in trasferta. A fare così si finisce che oggi al PalaDozza si gioca scapoli contro ammogliati, e bisogna ringraziare Romagnoli perchè porta avanti la Fortitudo o quello che è, ed è una persona perbene.
L’anno scorso spendevamo 1.2 milioni in più, se continua così ne spendiamo di meno l’anno prossimo, invece dovremmo allargare il tavolo, e per farlo questo non aiuta.
I nostri tifosi sono intelligenti, sanno benissimo tutti i problemi che sono connessi a gestire la Virtus oggi e mantenere un settore giovanile di un certo livello.
I Forever Boys sono più bravi di me, sono andati a Sassari e io no. Non è un problema di fischiare la squadra, anzi, ma è un atteggiamento sbagliato nei confronti di alcuni ragazzini e degli steward. Ma non parlo dei Forever Boys: si tratta di 5 o 6 persone, non di più.
Mi sono sospeso lo stipendio? Certo, lo stipendio bisogna meritarselo, e io non me lo merito.
Budget? Un milione e due di meno dall’anno scorso: noi saremo il dodicesimo della Lega, tolto il settore giovanile. Perchè non investissimo lì potremmo spendere di più, non ho mai incontrato le squadre giovanili di Brindisi o Montegranaro alle finali nazionali giovanili. Anzi mi piacerebbe che i nostri tifosi venissero alle partite giovanile,incontro la Fossa ai derby giovanili e i nostri no.
Brindisi ha messo insieme giocatori americani, e funziona. Altrove, come Avellino e Pesaro, non hanno funzionato. E Milano, che ha 20 milioni più di noi, ha pochi punti più di noi.
Noi abbiamo trattato un giocatore che adesso gioca a Siena e non è venuto, Bremer e non è venuto. Barbour? C’eravamo sopra, ma non lo cambio con Hasbrouck o Minard, che è un’ottima persona e sta avendo tanti infortuni. Gli americani di solito chiudono le trattative tardi così saltano la preparazione.
Di tre americani ne abbiamo fuori uno, è chiaro che facciamo fatica.
Dichiarazioni ottimistiche dopo le prime vittorie? Mie no di sicuro, non mi entusiasmo dopo 4 vittorie, non mi deprimo dopo 5 sconfitte. Non sono contento ma sono sereno, stiamo lavorando onestamente. E chi pensa che Finelli salti può scordarselo. Finelli rimane con noi anche la prossima stagione. Abbiamo fatto una scelta economica, non tecnica, andare a vincere il premio italiani, per motivi di budget. E da noi i giovani giocano, il progetto può essere impopolare ma ci vuole l’onestà intellettuale per capire che ci sono sacrifici da fare per andare avanti, per arrivare a fine stagione senza debiti da pagare. Se i vari Moraschini, Gaddefors, Imbrò possono giocare li facciamo giocare, non li lasciamo a Sant’Antimo.
Cerchiamo sponsorizzazione, adesso c’è scritto SAIE3 sulle maglie, cerchiamo il main sponsor. Se lo troviamo possiamo andare sul mercato
Si potevano prendere Thornton e Viggiano? Costano più dei nostri. Thornton l’abbiamo cercato l’anno scorso ma chiedeva oltre 500mila dollari. E Viggiano essendo passaportato non fa parte della quota italiana. Brindisi ha budget superiore alla Virtus? Non lo so, ricordate però che bisogna scorporare il budget del settore giovanile. Idem per l’Isokinetic, se facessimo tutti in casa spenderemmo meno ma avremmo una qualità peggiore.
Romagnoli? A occhio spenderà due milioni e mezzo, se va bene incasserà 250mila euro. E’ una brava persona, che ci sta mettendo del denaro. Spero abbia fatto bene i suoi conti.
Interessamento dalla Russia per Hasbrouck? A noi non è arrivato niente, ma in ogni caso non lo cederemmo.
Offerto Aubrey Coleman? Non so nulla, in ogni caso
Il reale costo del settore giovanile? Quando abbiamo preso Imbrò l’abbiamo pagato 90mila euro, e Landi 80mila. I bambini del minibasket pagano, gli altri no. Noi ci mettiamo lo staff, i medici, le palestre, il mercato e lo scouting.
Mancano i soldi di 3000 abbonati? Tutti i nostri abbonati senza gli sponsor fanno 600mila euro, la differenza la fanno gli sponsor che comprano gli abbonamenti più cari. Quest’anno abbiamo calato di molto i prezzi per consentire alla gente di fare l’abbonamento in questo momento.
L’anno di Boykins, Ford, ecc, la squadra più costosa che abbiamo mai fatto, abbiamo incassato un po’ di più, ma la perdita è stata molto più alta. Se facessimo una squadra come Cantù, dove lo sponsor è la proprietaria, incasseremmo 500mila euro in più di abbonati, ma spenderemmo 2 milioni in più per la squadra. Non è vero che grandi squadre attirano più sponsor. E in battuta posso dire che lo sponsor di Cantù, "che bolletta", è l'ideale per noi.
Armani? Spende 25milioni, lui stesso per 18 e i suoi fornitori per 7. E incasseranno 7-800mila euro di biglietti a dir molto.
Sognare è un diritto? Certo, ovviamente ora stiamo giocando male e non siamo contenti. Vorremo essere in posizione migliore, ma con le condizioni di oggi siamo messi così e ringraziare Dio. Ripeto, a breve bisogna definire con la Fondazione cosa potremo fare nella prossima stagione. Andiamo avanti? Primo problema, gli azionisti devono andare in tasca. E se andiamo avanti fare un budget, che non credo sarà a crescere. Se cresce la base della Fondazione entrerà più denaro, a Varese ci sono 60 imprese nel consorzio.
La caccia al premio italiani? Noi cerchiamo i soldi del premio che ci consentono di pagare lo stipendio agli altri giocatori. Se ci fosse ancora la Kinder faremmo una squadra che giocherebbe cinque quarti, non quattro.
Giocare al PalaDozza? Siamo in 8000, ci stanno in 5000. Dove metteremmo tutti i giovani che si stanno avvicinando alla Virtus? Il nuovo bando? Non so niente, attendiamo notizie.
Rimpianti? Questa è la nostra squadra è la sosteniamo tutta la vita, ne riparliamo a luglio. E parlo sia di quelli in campo che di quelli che lavorano dietro la scrivania.
Il mio sogno da tifoso? Ovviamente vincere lo scudetto.
Petrucci al vertice della Federbasket? Intanto è un uomo intelligente, capace e di potere. E’ un grande colpo di fortuna. Con tutto il rispetto per Meneghin, parliamo di una Ferrari contro una Skoda. Ci può dare un passepartout importante, dovremo ripensare alla legge 91 che lo stesso
Petrucci promosse. Credo si debba fare un passo indietro.
Ricalcare il modello spagnolo? Quando avevano lo sponsor telefonico da 40 milioni erano un modello, adesso che non hanno diritti televisivi hanno già 5-6 club in amministrazione controllata.
Cosa fare? Intanto uscire dalla logica della guerra tra rioni, prima cosa che mi viene in mente, e mi riferisco a quel che dicevo prima sul pubblico. Ci vuole la cultura dello spettacolo, in America ce l’hanno. Non capisco perchè vado in certi palazzi dove il presidente mi saluta di nascosto nel tunnel, io i presidenti avversari li tutelo.
Vicini a Datome? Siamo stati molto vicini, ha scelto lui per coerenza di rimanere
Mancinelli? Mai nel concreto molto vicini.
Mi dicono che Daniele Labanti ha appena scritto su twitter un attacco a me e ai soci della Fondazione. Io sono a disposizione, se qualcuno vuole venire a prendere il mio posto sono qui. Tutti questi attacchi non portano bene. Quando sono stato attaccato su Langford l’abbiamo ceduto, l’anno scorso c’è stato un qualche problema e abbiamo calato il budget di 1.2 milioni e due. Se si parla di rompere i maroni gratis è un conto, se invece c’è qualcuno di concreto siamo qua. Se qualcuno si presenta ed è seiro noi siamo qua. Prima ci sono stati i Rivieri Solari con Motola in testa a organizzare le conferenze stampa e alcune persone delle curva, poi c’è stato Max Boccio e abbiamo visto come è andato a finire. Ripeto, se c’è gente seria noi siamo qua. Mi hanno chiesto di gestire la Virtus, preferirei occupare il mio tempo in maniera differente.
Mi dicono che sono di manica corta? Può darsi poi che la manica si chiuda e vediamo cosa succede.
Chi vuol dare il suo contributo alla Fondazione, noi siamo qua. Siamo aperti a tutti i galantuomini.