Virtus, parla Imbró: 'Vorrei lasciare un ricordo come Brunamonti'
Il giovane play parla al sito ufficiale della Virtus
Dopo l’emozionante prima partita casalinga di Matteo Imbrò, mercoledì sera, all’Unipol Arena contro l’EA7 Milano, ecco lo riflessioni del giovane play su questo momento:
"Molti parlano della mia personalità. Ma la mia personalità riesce a crescere grazie all’aiuto del coach e dei miei compagni, che sanno farmi maturare nel modo giusto. Devo ancora migliorare tanto, sia tecnicamente che fisicamente. Il mio punto debole è la difesa, e sto cercando di perfezionarla con l’aiuto di tutti. Grazie alla società, che mi permette di stare in campo, spero di riuscire a raggiungere questo mio obiettivo.
Il mio rapporto con la Virtus è iniziato quattro anni fa alle finali nazionali di Vasto, dove per la prima volta ho visto Sabatini. Lì è iniziato il “corteggiamento”: mi ha fatto capire che la Virtus è una grande società, ma soprattutto una famiglia. Ed essendo così lontano da casa potete immaginare quanto sia importante sopperire a questa mancanza. Non posso che dargli ragione: in Virtus ragazzi, allenatori e società sono sempre accoglienti e pronti a darti una mano.
Non mi monto la testa, anche perché non c’è da montarsi la testa. Se lo facessi, vorrebbe dire che mi sentirei già arrivato, e non è affatto così. Per diventare un giocatore completo ci vuole ancora tanto tempo.
Appena inizi a giocare e ad allenarti per la Serie A ti rendi conto che la serietà e l’atletismo sono di tutt’altro livello rispetto a quelli di un campionato dilettantistico. Per questo c’è bisogno di impegnarsi ancora più a fondo. Non sono una persona che guarda molto in avanti. Il mio obiettivo al momento è quello di migliorare anno dopo anno, ed aiutare la Virtus, che è un grande club, e che mi sta regalando un sogno. Mi piacerebbe lasciare un ricordo come quello di Brunamonti o di Del Piero, giocatori che sono rimasti fortemente attaccati alla loro maglia.
Come tutti i ragazzi, spero di vincere qualcosa: uno scudetto magari.
Dopotutto, si gioca per vincere, non solo per partecipare. Non ho giocatori a cui mi ispiri direttamente: devo dire però che vedo in Poeta una figura molto importante per me. E’ sempre pronto a darmi consigli, e soprattutto ha un tipo di gioco completamente diverso dal mio, dal quale quindi posso imparare tanto.
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E. Carchia
@Sportando
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