Sergio Scariolo racconta: 'Ecco la mia Milano'
Il coach dell'Olimpia parla a La Gazzetta dello Sport Lombardia
Sergio Scariolo ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport Lombardia parlando dell'Olimpia Milano e della sua vita nel capoluogo lombardo.
"A Milano ho studiato e ho tantissimi amici. E' sempre stata la mia tappa privilegiata nei miei ritorni in Italia insieme a Brescia, la mia città. Milano mi è sempre piaciuta, magari non è facilissimo integrarsi ma una volta che ci riesci la gente lombarda è capace di darti tantissimo. Passando all'estero, ricordi di Vitoria? Ho solo ricordi bellissimi, di un posto che aveva voglia di far parte del top europeo. All'epoca in Spagna dominavano incontrastate Real e Barcellona, noi vincemmo una Copa del Rey e dimostrammo di poter competere con loro. Abbiamo iniziato a costruire quello che questo club è oggi. Indicazioni su Milano dopo un mese di lavoro? Siamo un po' indietro, perché tra nazionali, infortuni precedenti e i problemi di Hairston, che oggi sarà al 30%, non abbiamo lavorato come avremmo voluto. E abbiamo cinque giocatori molto importanti da inserire. La nostra, però, è una squadra che non deve essere pronta ora o tra due settimane, il mirino è spostato più avanti. Non sono preoccupato, semmai occupato: e lo sono di più sull'attacco, anche per le caratteristiche dei nostri giocatori. Con la qualità del lavoro in palestra si alzerà anche l'intensità nella nostra metà campo, ma ora cerchiamo di migliorare i meccanismi offensivi integrando i nuovi. È qui che abbiamo più lavoro da fare. Su rotazioni e minutaggi, quello che si è visto in precampionato lo considero assolutamente inattendibile, perché spesso le scelte sono state forzate da motivi fisici o comunque da situazioni contingenti. Per l'esperienza che ho, non mi faccio ingannare da ciò che vedo adesso. Hendrix e Bourousis alternativi uno all'altro? Dire di no sarebbe troppo radicale, dire il contrario magari vorrebbe dire non manifestare totale fiducia nei nostri quattro. Fotsis e Melli sono due giocatori di valore assoluto, e Nicolò è ancora molto giovane. In lui credo molto, e qui a Milano stiamo cercando di creare le condizioni per far esplodere sia il suo talento che quello di un altro giovane importante come Gentile. Infortunati? Non ci sono situazioni particolarmente gravi, ma monitoriamo tutti. Melli, per esempio, alla seconda partita dal rientro ha preso una botta al ginocchio già dolente, Hairston ne ha viste di tutti i colori. Su Gentile non abbiamo ancora certezze, non sappiamo quando sarà al 100%".
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