Valerio Bianchini: 'Tensioni Siena-Milano? Utilissime, altrochè'
Il Vate parla a Il Piccolo di Alessandria
Valerio Bianchini ha rilasciato una lunga intervista a Il Piccolo di Alessandria parlando della stagione di Serie A e del movimento basket. Ecco le sue parole.
Perché il basket può essere utile a chi deve imparare a lavorare insieme?
Il basket è il gioco della contemporaneità. Si svolge in permanenza di condizioni ambientali, aspetto che permette lo sviluppo tecnico del gioco. E poi è straordinario per la sua comunicazione orizzontale e non verticistica. L'allenatore prepara una strategia, ma le decisioni sul campo le prendono i giocatori. Questo educa a decidere a lavorare con i compagni.
Tensioni Siena - Milano: utili o dannose al movimento?
Utilissime. Altroché. La mancanza di rivalità forte in questi anni di egemonia di Siena ha favorito il declino e il calo di interesse intorno alla pallacanestro. Il fatto che Milano prenda coscienza del proprio ruolo è importate. Non è un caso che abbiamo cominciato a farlo con l'arrivo di Sergio Scariolo. È importante che ci sia un altro polo e che sia in una grande città. La speranza è che l'altro polo diventi Roma; che arrivi a Roma qualcuno che restituisca a Roma il suo ruolo politico.
Regole sui bilanci. Cosa si può fare?
Da qualche anno c'è sofferenza delle società meno ricche a rispettare i giusti obblighi. Il basket ha aderito alla Legge 91 sullo svincolo, cosa che ad esempio la pallavolo non ha fatto, che ha mandato in crisi i vivai, è arrivata la crisi economica che ha colpito anche i proprietari mecenati. I costi non sono più sostenibili. Gli emolumenti ai giocatori restano in pratica immutati. Dal punto di vista economico questo è un assurdo che adesso presenta il conto. Nell'Nba questa crisi è stata affrontata negli Anni Settanta con l'arrivo di Stern come commissio-ner. Lui ebbe l'intuizione del salary cap: ogni squadra può spendere tanto quanto ne ricava dalla televisione, dagli incassi, dal marketing... Altro problema enorme dell'Italia che ci ha condannati è quello della mancanza di visione e di un'edilizia sportiva ferma da quarant'anni. La Spagna, che prima veniva ad imparare da noi, ci ha superato anche costruendo in ogni città splendidi palazzi da ventimila posti.
Basket in televisione. Quale bilancio in questa stagione di passaggio?
Quella de La7 è stata un'occasione sprecata. Dopo anni di basket e-litario con Sky, siamo tornati in chiaro ma la Lega non ha capito l'importanza de La 7. La priorità l'aveva la Rai e La7, che trasmetteva il sabato, non poteva avere le squadre che giocavano l'Eurolega perché a-vevano il turno infrasettimanale. Questo ha portato ad un impoveri- mento dell'offerta e ad un calo degli spettatori che ha indotto La7 a spostare il basket sul La7 D e lì si è spento tutto.
Chi vince i playoff di Serie A?
Credo Milano. Siena mi sembra alla fine di un ciclo, mentre Milano gioca bene, e più fresca di motivazioni ed ha una squadra sterminata.
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