Simone Pianigiani: 'Noi favoriti, Milano fatta per vincere'
Il coach della Mens Sana parla a La Gazzetta dello Sport
Simone Pianigiani, coach della Mens Sana Siena, ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport parlando dei playoff di Serie A che inizieranno domani. Ecco le sue parole.
"Oggettivamente, non fossimo Siena si parlerebbe di una stagione straordinaria. Abbiamo perso qualche partita in più ma mai messo in discussione il primato con un basket di alto livello. Ho avuto più preoccupazioni in allenamento, quando la qualità del lavoro non è stata alta come in passato, che in partita, la squadra ha sempre risposto con serenità e disponibilità. Ho la sensazione che più i playoff andranno avanti, più staremo meglio. La nostra condizione? Il problema è portare giocatori con condizioni fisiche di forma differenti ad un livello omogeneo. Moss non ha ancora lavorato con la squadra, Thornton, Rakocevic, Kaukenas devono recuperare la condizione e permane un criticità nel settore lunghi. Siamo alla valutazione del giorno dopo la partita per capire chi giocherà la successiva. Ultimo anno del nuovo ciclo, un problema? No perché è nell'ordine delle cose che accada, come è già successo due anni fa. Futuro? A fine stagione, contratto o no, ci troveremo per prendere la decisione migliore per Siena. E' logico che accada quando inizi un nuovo ciclo, ci vuole tanta energia, la stessa che ho messo dando tutto me stesso in questi anni. La squadra che farà Siena non mi preoccupa: Minucci è una garanzia di eccellenza, Siena è e resterà un posto speciale per fare pallacanestro. La squadra sarà competitiva anche l'anno prossimo. Gli attacchi di Milano? Se ho vinto in questi anni è perché non ho mai commesso l'errore di considerare una sola squadra come la grande avversaria. Soprattutto se, come Milano, è dall'altra parte del tabellone. Sempre, nelle ultime stagioni, l'EA7 è stata costruita per vincere, poi c'è quello che ha detto il campo che è l'unica cosa di cui mi preoccupo. Il nostro tabellone? Ci sono tre squadre con le caratteristiche per sorprenderci. Con un doppio play a gestire i pick and roll, Stipcevic e Rannikko o Goss, i cugini Diener, Poeta e Koponen, con lunghi che aprono il campo. Varese quasi vinceva a Siena, con Sassari siamo 3-0 ma sempre senza Travis Diener, Bologna ci ha battuto due volte e la considero al livello delle migliori. Saranno playoff con tante squadre che legittimamente vogliono fare un colpo. Poi le squadre di Eurolega, più lunghe e abituate a giocare ogni 48 ore, saranno in vantaggio. E' stato un anno caratterizzato da una maggiore con- sistenza in trasferta per un numero più elevato di squadre. Sensazioni sull'Olympiacos? Che non era poi così male... In Eurolega vincono le squadre in cui i giocatori sono tutti sulla stessa pagina, come piace a me. Nei playoff siamo stati avversari del loro livello, puoi vincere o perdere, ma non deludere le aspettative che hai creato. Considero il rispetto che Siena ha conquistato in Europa persino più significativo dei titoli vinti. Noi favoriti? E' logico sia così. Ma quando al palazzo guardo gli stendardi dei nostri 17 trionfi e penso che dai tempi delle giovanili faccio parte di tutto questo so che, comunque vada, nessuno ce li porterà via. Abbiamo una fame di vincere intatta ma sono molto più tranquillo alla fine di un ciclo di quando, all'inizio, poteva non cominciare".
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