Anna Cremascoli: 'Bisogna contrastare il predominio della Montepaschi'
Anna Cremascoli parla della sua passione per il basket ed il futuro della Bennet Cantù
Anna Cremascoli, presidentessa della Bennet Cantù, ha rilasciato una lunga intervista a La Provincia di Varese in cui ha parlato degli obiettivi della sua squadra. Il primo è cercare di far terminare lo strapotere di Siena che in questi anni ha dominato in Italia.
"La passione per la pallacanestro è una passione nata fin da bambina, visto che sono cresciuta in una famiglia di baskettofili. Prima di essere sponsor di Cantù ero una tifosa di Cantù. Programmi? Vogliamo portare avanti quel progetto che abbiamo iniziato due anni fa e che, trattandosi di un progetto a lungo termine, non può essere giudicato in così poco tempo. Detto questo, ammetto che in questi due anni abbiamo raggiunto dei risultati insperati e insperabili. L'obiettivo, nello sport, deve essere sempre quello di vincere qualcosa: non so cosa e non so quando. Di sicuro penso che siamo stati noi tutti a permettere lo strapotere di Siena e quindi credo sia ora che qualcuno inizi a contrastare la Montepaschi in maniera molto decisa. Ed è quello che stiamo provando a fare. Rimanendo ai vertici e continuando a giocare finali, magari prima o poi riusciamo a vincerne una. Una partita che vorrei rigiocare? La finale di Coppa Italia di quest'anno, persa con Siena. E non è che vorrei rigiocarla: vorrei giocaria, perché non ci siamo proprio presentati in campo. E questa per me è una ferita ancora aperta. Ha senso ancora investire nel basket? Certo che ha ancora senso: la pallacanestro è uno sport meravi-glioso e pulito. E uno sport intelligente, dove chi gioca meglio può vincere anche contro chi è molto più forte. E poi, a livello di numeri, è il secondo sport più seguito in Italia. Cosa penso del Consorzio di Varese? Bellissima idea in grado di garantire alla squadra il futuro che merita di avere. Il modello mi sembra stia prendendo piede, allargandosi ad altre realtà, perché in un momento di grande difficoltà economica riesce a garantire solidità e sicurezza alle società. Il derby contro la Cimberio? I primi due anni ho perso a Masnago, campo caldissimo e ostico, e in entrambi i casi quelle sconfitte hanno coinciso con le nostre peggiori partite della stagione. Sento questa rivalità sportiva con Varese? Certo, essendo cresciuta negli anni '80 conosco benissimo la rivalità tra Milano, Varese e Cantù. Varese ai playoff? Penso di sì, e me lo auguro. Il mio giocatore preferito in casa Cantù? Non posso dirlo perché è attualmente ancora presente nella mia squadra, e farei un torto agli altri. Trinchieri e Arrigoni: quanto è importante avere in una società delle persone così? Bruno e Andrea sono il cardine della nostra squadra e sono uno complementare all'altro. Penso che il segreto di qualsiasi società che funzioni sia avere le persone giuste al posto giusto. E noi, in due ruoli fondamentali come l'allenatore e il general manager, le abbiamo. Chi vince domenica? Io gioco sempre per vincere, quindi...".