Virtus Roma, analisi di Lino Lardo sul girone d'andata
Le parole del coach della Virtus rilasciate a La Gazzetta dello Sport
Lino Lardo, coach della Virtus Roma ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport facendo un punto della situazione sul girone di andata della sua squadra. Queste le sue parole.
"Che cosa cambierei? Nulla. Anzi, una cosa sola: quel tiro di Slokar risputato dal canestro allo scadere dell'ultima gara con Pesaro. Se fosse andato a segno oggi parleremmo d'altro. Mi piacerebbe avere il tempo di allenare questa squadra al completo. Gli infortuni di Dasic (poi tagliato), Maestranzi e Datome ci hanno creato problemi seri. E ora che anche Gigi è rientrato non mi sembra vero. Peggior difesa del campionato (81,3 punti subiti a gara, ndr)? All'inizio, con la squadra al completo, era un problema che non si era posto. Poi gli infortuni ci hanno impedito di lavorare come avremmo voluto. Quanto alla difesa, vorrei ricordare anche che andare quattro volte ai supplementari vuol dire subire almeno 40 punti in più (in realtà sono 63, ndr) rispetto alle altre squadre. D'altra parte, se siamo terzi per punti segnati (79,3 a gara), quando sento dire che il nostro attacco non sarebbe brillante, qualcosa non quadra. Ovvio che per vincere occorra maggior solidità sul fronte difensivo. Ma è anche vero che aver dovuto fronteggiare gli infortuni di Dasic, Maestranzi e Datome ci ha messo nella condizione di dover rinunciare a tre uomini del quintetto con tutte le conseguenze. I pochi rimbalzi? Anche in questo caso la stagione non era iniziata male. Poi c'è stato il problema di Dasic: il suo scarso rendimento ci ha spiazzato e non ci ha aiutato. L'infortunio di Datome ha aggravato la situazione. Il mercato? Il presidente Toti e la società hanno già dato prova di disponibilità. Dopo il taglio di Dasic la priorità era quella di sostituirlo. Poi l'infortunio di Maestranzi ci ha costretto a cambiare piani. Sono arrivati Mordente e Kakiouzis, nel momento di massima difficoltà, senza contare l'accordo fatto con Evans, saltato per lo sblocco dell'Nba. C'è la stessa disponibilità anche ora. Io scarico le responsabilità sui giocatori per le sconfitte? Chi lo sostiene dice una cosa inesatta. Quando si perde, le responsabilità sono di tutti. Chiedere alla squadra di dare il cento per cento e costatare che i giocatori non sempre lo danno non vuol dire scaricare le colpe su altri".
Nel frattempo Antonello Riva è tornato dagli USA dove era andato per un viaggio di 'aggiornamento professionale'.