DaJuan Summers parla della sua difficile esperienza a Siena
Il giocatore ex Mens Sana critico su molti aspetti del basket europeo
In una lunga intervista telefonica rilasciata a Marc J. Spears di Yahoo!Sports, DaJuan Summers, che ha lasciato la Montepaschi Siena dopo un inizio di stagione difficile, ha parlato della sua esperienza con i campioni d'Italia.
Di seguito gli estratti più importanti delle sue dichiarazioni.
"Ai giocatori americani della NBA che hanno intenzione di andare in Europa dico solo di essere pronti perché in Europa è un mondo completamente diverso da quello che sono abituati a vivere. In estate mi hanno convinto dicendomi che mi volevano fortemente in squadra. Considerando tutto questo ho pensato che sarebbe stato una mossa intelligente accettare ed avere una vetrina importante come la Serie A" ha detto Summers che ha parlato dell'incidente avuto in macchina che lo ha costretto ad andare in ospedale. "Sono stato colpito da un SUV dal lato passeggero. Dopo che sono stato preso, sono volato dall'altra parte della macchina, al sedile di dietro. Sono rimasto shockato perché non avevo mai avuto un incidente simile. Qui le persone guidano in maniera differente. Devi stare sempre attento perché molti guidano in mezzo alla strada. La prima partita ufficiale è stata la mia bandiera rossa. Nella preseason giocavo 30 minuti a partita, appena abbiamo iniziato la stagione sono passato a 14, 15, 16 minuti. E' strano, davvero non capisco il perché. Rispetto alla NBA in Europa ci si concentra molto di più sulla difesa. L'area pitturata è sempre piena ed i giocatori giocano in maniera più dura, ma il gioco non è più fisico. Anche i viaggi sono diversi. Qui ogni volta lottavamo per avere il posto in aereo dove c'è l'uscita di emergenza. E questa è la differenza più grande rispetto al viaggiare con aerei privati. Gli stessi letti degli hotel sono più piccoli. Se vuoi girarti devi prima alzarti e poi sdraiarti di nuovo. Anche le camere d'albergo sono più piccole. Per quanto riguarda il club, loro non vogliono perdere. La gara che abbiamo perso io ho giocato poco. Sinceramente non so dire cosa non ha funzionato. Forse pensavano che io non fossi felice ma non era così. Non capisco per quale motivo hanno avuto così tanta fretta nel fare ciò che hanno fatto (trovare un accordo per la rescissione). Io non ho avuto tempo di capire cosa loro volessero da me e come approcciare la partita con la squadra. Alla fine penso che sia stato meglio per tutti lasciarsi in maniera pacifica" ha concluso Summers.
Il giocatore ha avuto altre due offerte dall'Europa ed una da una squadra italiana ma ha deciso di tornare a casa dalla mamma malata. Summers sarà poi pronto ad entrare nel mercato dei free agent non appena la NBA inizierà.