Petrucci: Questo dissidio (FIP-Lega) fa bene al basket. Con questa storia siamo sempre sui giornali
Petrucci sugli stranieri: Individuata la soluzione 6+6. Gli spettatori si innamorano degli italiani in campo. Slogan Lega "No al tifo violento. Noi del basket siamo diversi"? Una stronzata
Se ne riporta un estratto.
Livio Proli. Lui mi ha chiamato dittatore, ho risposto che siamo entrambi dittatori nei nostri ambiti. Questo dissidio fa bene al basket perché fa discutere. Il calcio è popolare perché suscita grandi dibattuti. E noi con questa storia siamo sempre sui giornali.
FIP e Legabasket. Noi non possiamo esagerare col protezionismo perché le leggi europee non ce lo permettono. Ma abbiamo il diritto-dovere di tutelare gli italiani. E’ un nostro compito istitutivo. La Lega può suggerire. Vorrebbe un numero illimitato di stranieri. Oggi sono sette. La soluzione che abbiamo individuato è di 6+6. Poi se in EuroLeague ne vogliono avere 12 fatti loro. Quando si sostiene che in Lega sono tutti d’accordo non è vero. Non tutti la pensano come Milano.
Italiani costano di più. Possibile ma che c’entra? Non molti stranieri tra quelli che arrivano dall’estero sono fenomeni. Gli spettatori poi si appassionano, si innamorano se vedono dei connazionali in campo. LO dimostra il successo di pubblico della A2, il cosiddetto campionato degli italiani.
Slogano Legabasket “Non al tifo violento. Noi del basket siamo diversi” (con allusione al calcio). Una stronzata. Perché non siamo diversi. Noi siamo come gli altri e come tutti dobbiamo migliorare in tanti aspetti.
Futuro. Se mi guardo indietro vedo il futuro. Sarà per l’età ma preferisco la competenza al giovanilismo. Qualche risultati deve arrivare. Nell’attività giovanile siamo al secondo posto in Europa. L’istat dice che nell’arco di tempo tra i 12 ed i 19 anni il basket è lo sport più praticato dopo il calcio e gli sport natatori. Poi ci si perde. Manca il salto.
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