Abbio: Oggi mancano gli esempi che avevamo noi. Ora 5-7 stranieri a squadra ma solo un paio spostano
Le parole dell'ex azzurro ora responsabile delle giovanili dell'Alba
"Penso di essere l’allenatore più felice del mondo. Faccio quello che sognavo, sto imparando tanto da questi allenatori. Seguiamo i giovani, collaboriamo, scambiandoci consigli anche sui ragazzi da seguire. Io ad esempio segnalo quelli di B. Ho visto Lorenzo Turini di Cecina metterne 29 a noi e ho pensato fosse da seguire. Avremo raduni ogni mese. In questo, i giovani hanno lavorato davvero duro. Due ore lunedì, due al mattino del martedì e due al pomeriggio. Mi hanno sorpreso tutti. La miglior dimostrazione che i giovani ci sono. E basta ricordare gli assenti per altri impegni, in A, all’estero, nei college.
Rispetto ai miei tempi? E’ tutto diverso. Quando sono arrivato in A ero circondato da veterani cui ispirarmi: Della Valle, Zamberlan, Pino Motta, per dire. E i due americani erano di livello assoluto, da seguire. Ora ci sono 5-7 stranieri, ma solo un paio spostano. Mancano gli esempi che avevamo noi, anche di lavoro. Ricordo Brunamonti, i suoi allenamenti, io che già mi sbattevo dovevo dare di più. Sta a noi dare prospettiva e occasioni. E ai ragazzi sfruttarle."
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