Nano Press
Facebook Twitter Instagram Google+ YouTube RSS Feed Italiano English Türkiye
Serie A 17/09/2017, 09.58

Luigi Longhi: Il sistema che regge il basket è incancrenito. Basta vincoli di passaporto

Le parole del presidente dell'Aquila Basket Trento: Stiamo crescendo generazioni di giocator che si accontentano, che sono "bravini" e quasi mai "bravi" che non lavorano con intensità e la loro personalità non viene fuori

Serie A

Dopo l'eliminazione dell'Italia ad Eurobasket nei quarti di finale, in tanti hanno espresso i propri pareri su come risollevare le sorti del basket italiano.

 

Questo un interessante pensiero del presidente dell'Aquila Basket Trento, Luigi Longhi.

Pubblico due note a margine sull'interessante intervento del procuratore Riccardo Sbezzi circa la situazione del nostro basket che ha pubblicato sul suo profilo Fb.
Parto da un aspetto fondamentale: le nostre Nazionali giovanili sono competitive ma poi i giocatori "scompaiono". Ciò significa che i ragazzi sono fondamentalmente allenati bene. Allora il problema è forse un altro: ovvero il "dopo" e qui la differenza con il resto del mondo è enorme. In Italia ci sono le riserve indiane dove un italiano gioca prima di tutto perché ha il passaporto e non perché è bravo. La conseguenza è che ha pochissimi stimoli a migliorare (salvo le sempre presenti eccezioni) tanto per 15 anni guadagnerà un ottimo stipendio senza dover faticare molto barcamenandosi in "mari" molto tranquilli.
Sicuramente lavorerà meno di un giovane americano-lettone-russo-sloveno-africano etc etc che ogni euro se lo deve guadagnare perché si confronta con il resto del mondo e non ha il "paracadute".
Stiamo crescendo generazioni di giocatori (e parlo da presidente di società) che si accontentano, che sono "bravini" e quasi mai "bravi" che non lavorano con intensità e la loro personalità non viene fuori. Insomma la maturità sportiva è gia la loro vecchiaia. A 18 o a 35 anni giocano nello stesso modo.
Tutto questo non per colpa loro ma perché il sistema che regge questo bellissimo sport è ormai incancrenito, incapace di leggere il presente e soprattutto progettare il futuro.
Per questo, credo che come prima cosa sia "liberi tutti", basta vincoli di passaporto. La pallacanestro è meritocrazia e chi è più bravo gioca. La concorrenza fa crescere tutti: fa bene ai giocatori ma anche ai procuratori, agli allenatori, ai presidenti, ai general manager, ai dirigenti federali e al pubblico.
E infine i settori giovanili. Non è pensabile investire senza avere dei ritorni da poter reinvestire nella Società e quindi nel movimento della palla a spicchi. Oggi investire in professionalità nei settori giovanili è un'operazione socio-sportiva dai costi altissimi senza avere nulla in cambio. E lo dico da convinto assertore dei settori giovanili tanto da creare un'Accademia regionale con tante società coinvolte.

© Riproduzione riservata
E. Carchia

E. Carchia

Potrebbero interessarti
Comments Occorre essere registrati per poter commentare 117 Commenti

Pagina di 3

  • dredg 19/09/2017, 11.41
    Citazione ( Diabolik 19/09/2017 @ 11:39 )

    Sportando ho visto in rete una risposta di Sbezzi a Longhi.....se volete gettare un po' di benzina sul fuoco :)))))

    ...del rogo che brucia il dizionario della lingua italiana, immagino...

  • Diabolik 19/09/2017, 11.39 Mobile

    Sportando ho visto in rete una risposta di Sbezzi a Longhi.....se volete gettare un po' di benzina sul fuoco :)))))

  • MTFBWY1962 18/09/2017, 17.53

    Non impicchiamoci sui regolamenti,il basket è talmente indietro che per veder giocare italiani ain serie A devono pagare i Club con soldi in cambio di "formazione"... e se lo raccontiamo a Nesterovic quello si spacca dalle risate e finge di non capire perchè il suo italiano è arrugginito.
    Abbiamo probabilmente alcuni tra i migliori allenatori di giovanili e i risultati degli ultimi anni lo dimostrano,dobbiamo combattere il fascino del volley che sfruttando il traino ,inimmaginabile per "noi", delle nazionali depredano tutti i fisiconi che sono in giro.Bisogna tornare nelle scuole a parlare di basket,servirebbe un esperto di marketing prima che un tecnico e insomma avere una visione e visionari in Italia nello sport dopo Sacchi e Velasco e in parte Cotelli ne ho visti pochini, di sicuro il primo passo DEVE essere il definitivo e non più rinviabile pensionamento di tutta la dirigenza attuale partendo da Petrucci, vero e raro esempio di Boiardo venefico e pericoloso oltre che totalmente e disperatamente incapace.

  • Antonio1975 18/09/2017, 14.11
    Citazione ( claus07 18/09/2017 @ 12:33 )

    Si leggevano le stesse cose venti anni fa. Si diceva "con il tetto agli stranieri, se si rompeva un americano, si creava l'opportunità per un giovane italiano, invece ora entra un altro straniero".E nel frattempo il 20enne Basile si faceva conoscere ...

    Non hai capito quello che ho scritto.
    I Basile e i Gallinari non avranno mai problemi a giocare perché sono fenomeni. Il problema l'avranno e ce l'hanno i Cinciarini che magari non sono fenomeni ma hanno bisogno di giocare per migliorare davvero e magari diventare veri giocatori da serie A e non solo "panda da serie A".
    Ma proprio tu mi dimostri che il sistema non funziona dicendo che i Mussini, Della Valle ecc. sono COSTRETTI ad andare all'estero perché per loro, che sono il meglio che il nostro settore giovanile non dimentichiamolo..., l'Italia non fornisce una alternativa valida, per esempio una Legadue dove almeno 5 o 6 giocatori di ogni squadra sono italiani sotto i 22 anni

  • claus07 18/09/2017, 12.33
    Citazione ( Antonio1975 18/09/2017 @ 12:15 )

    Si ma lavorare a una certa età vuol dire anche giocare e come fai se apri al 100% le frontiere? Un conto è Gallinari, che comunque sarebbe arrivato a certi livelli perché campionissimo, ma il problema è far giocare quelli che non sono già dei pr ...

    Si leggevano le stesse cose venti anni fa. Si diceva "con il tetto agli stranieri, se si rompeva un americano, si creava l'opportunità per un giovane italiano, invece ora entra un altro straniero".E nel frattempo il 20enne Basile si faceva conoscere comunque.
    Nel basket di oggi, invece, stiamo a discutere di quanti posti vogliamo garantire agli italiani, e intanto gli italiani che hanno davvero voglia di diventare dei giocatori di basket, a 19 anni fanno fagotto e vanno in NCAA (Della Valle, Moretti, Mussini...).
    E' naturale ed umano sbattersi meno per qualcosa che ti viene garantito.Togliamogli le garanzie, se non emergono con le loro forze, significa che non erano buoni.
    Cinciarini è, appunto, Cinciarini. Non stiamo parlando di uno forte come Dragic che rischiava di non arrivare ad alti livelli per colpa delle norme.

  • Antonio1975 18/09/2017, 12.15
    Citazione ( claus07 18/09/2017 @ 11:49 )

    Posso aver sbagliato qualche definizione, ma il concetto è quello. Stiamo parlando del movimento italiano, che crea giocatori competitivi a livello internazionale fino all'under 18/19, e che poi mentre gli altri crescono, i nostri rimangono fermi.Pe ...

    Si ma lavorare a una certa età vuol dire anche giocare e come fai se apri al 100% le frontiere? Un conto è Gallinari, che comunque sarebbe arrivato a certi livelli perché campionissimo, ma il problema è far giocare quelli che non sono già dei prospetti di fenomeni ma che magari uno su 50 diventano ottimi giocatori di Serie A o anche di EL. Per dirne una, Cinciarini (quindi non un super campione) oggi faticherebbe a venire fuori perché chiuso da stranieri o da "vecchi" che gli vengono preferiti per esperienza o altro. Quindi a questo servono le quote panda. Poi c'è anche una questione grinta e voglia di emergere che forse manca, ma non penso che a uno gli venga stando seduto sul pino per tutta la stagione...

  • claus07 18/09/2017, 11.49
    Citazione ( Antonio1975 18/09/2017 @ 11:26 )

    Scusa se sono pignolo ma la sentenza Bosman è del 95 e quindi i giocatori dell'ultimo biennio di successi (2003/2004) sono tutti giocatori formatisi prima del 1995... quando gli stranieri erano due o poco più... la regola dei panda può essere sba ...

    Posso aver sbagliato qualche definizione, ma il concetto è quello. Stiamo parlando del movimento italiano, che crea giocatori competitivi a livello internazionale fino all'under 18/19, e che poi mentre gli altri crescono, i nostri rimangono fermi.Per questo penso che l'esempio della generazione che aveva tra i 18 e i 20 anni quando c'è stata l'apertura delle frontiere, e nonostante rose piene di stranieri sono riusciti comunque ad emergere nei top club europei (Bulleri, Galanda, Soragna, Righetti hanno vinto un argento alle olimpiadi e nel '95 erano agli inizi della loro carriera).
    L'errore di fondo, è tutto lì, pensare che un giocatore a 20 anni sia sempre "fatto e finito" e non abbia più bisogno di lavorare ma solo di giocare.

  • Antonio1975 18/09/2017, 11.26 Mobile
    Citazione ( claus07 18/09/2017 @ 10:40 )

    Non sono d'accordo. L'ultima nazionale che ha vinto qualcosa è stata quella del biennio 2003/2004. Fatta da giocatori che sono venuti fuori nonostante la sentenza Bosmann e senza "quote panda" a proteggerli. Era il periodo in cui due nostri club arr ...

    Scusa se sono pignolo ma la sentenza Bosman è del 95 e quindi i giocatori dell'ultimo biennio di successi (2003/2004) sono tutti giocatori formatisi prima del 1995... quando gli stranieri erano due o poco più...
    la regola dei panda può essere sbagliata ma se vogliamo toglierla dobbiamo per forza dare GROSSI incentivi alle società per formare giovani e quantomeno in legadue dargli la possibilità di giocare tanto.

  • DeMarcus 18/09/2017, 11.13

    Grande Longhi! Speriamo qualche altro si svegli!

  • claus07 18/09/2017, 10.40
    Citazione ( Antonio1975 18/09/2017 @ 07:03 )

    Commento che pur non sbagliato non mi sento di condividere in toto. In passato i grandi risultati della Nazionale si sono ottenuti con campionati dove gli stranieri erano iper contingentati, quindi il contrario di oggi e di quello che Longhi auspica. ...

    Non sono d'accordo. L'ultima nazionale che ha vinto qualcosa è stata quella del biennio 2003/2004.
    Fatta da giocatori che sono venuti fuori nonostante la sentenza Bosmann e senza "quote panda" a proteggerli.
    Era il periodo in cui due nostri club arrivavano costantemente alle final 4 di Eurolega (e le regole erano fatte in modo da evitare che potessero arrivarci più di due club per nazione e che, nel caso, si scontrassero in semifinale, per evitare di trasformare le final 4 di Eurolega in una succursale della Coppa Ialia) schierando tre o quattro italiani al massimo.
    Ragazzi che se si volevano conquistare il posto in squadra, dovevano battere la concorrenza di giocatori come Edney, Garbajosa, Alphonso Ford, Marko Jaric o David Andersen.Oggi, tu puoi mettere o togliere le quote panda, non cambia nulla.
    I nostri club non hanno più i soldi per attirare i top player.
    La NBA non è più così impossibile da raggiungere se sei nato dal lato sbagliato dell'Atlantico, Grecia, Spagna, Turchia e Russia possono offrire stipendi migliori a chi decide di venire o rimanere in Europa.
    Siccome credo che per arrivare all'altezza dei più forti, si debba giocare contro i più forti, dobbiamo entrare nell'ordine di idee che dobbiamo formare giocatori interessanti per il mercato estero, e che a 20 anni siano pronti ad andare, consapevoli che rimanere significherebbe rinunciare a farsi tondo con il basket.
    Il nostro campionato deve essere un campionato di passaggio. Esattamente come avviene in Serbia o in Slovenia.Secondo me sia chi vuole liberalizzare tutto per avere club competitivi in Europa (tanto non abbiamo i soldi) sia chi vuole le quote panda, ha torto.

  • claus07 18/09/2017, 09.47

    Ho provato a cercare informazione sul premio di incentivazione, ma ho poco tempo e voglia.
    Chiedo a chi ne sa di più come funziona facendo un esempio:
    Io sono la Virtus Bologna, ho formato tanti giocatori, ma ne prendo tre a titolo di esempio.
    Belinelli, professionista in NBA con molti minuti giocati in nazionale.
    Fontecchio, che gioca a Milano grazie alle quote panda, e ha zero minuti in nazionale.
    Oxilia, che gioca in A2 e nelle nazionali Juniores.Di premio incentivazione, a fine stagione, quanti soldi mi arrivano per aver formato Belinelli?
    Quanti per aver formato Fontecchio?
    Quanti per aver formato Oxilia?Il nocciolo della questione sta tutto lì.
    Se la Federazione paga le società che hanno formato i giocatori delle nazionali in maniera proporzionale all'utilizzo (e proprzionale alla nazionale di riferimento), allora è giusto il liberi tutti, il sistema incentiva i club a formare giocatori di alto livello, e le "quote panda" sono il freno che agisce sui giocatori e che bloccano il sistema.
    Se funziona diversamente, come temo, ovvero che prendo i soldi solo se i giocatori che formo rimangono in serie A, allora anche i club non sono per nulla incentivati ad aiutare i buoni prospetti a migliorarsi ulteriormente, perché se migliorano troppo vanno via dall'Italia e addio premio di incentivazione, e l'abbandono delle "quote panda" servirebbe solo a render ancor meno conveniente investire sui settori giovanili e a perdere anche quei due tre giocatori dignitosi che ogni tanto saltan fuori.
    Aggiungo, se la federazione la smettese di sprecare soldi in attività di promozione sul territorio che non servono a niente perché sono mal organizzate, e iniziasse a pagare bene le società che fanno bene il reclutamento e la formazione, forse si inizierebbe a veder spuntare qualcosa di decente dal basso.

  • Seirin 18/09/2017, 08.52

    Tutto molto bello, ma personalmente ho la sensazione che se ci fosse il "liberi tutti" i settori giovanili dall'under 16 in su sparirebbero.

  • Giuliano 18/09/2017, 08.47
    Citazione ( BrianEvans 17/09/2017 @ 23:20 )

    Perché fanno così in tutti i maggiori campionati europei? Perché mica siamo gli unici che devono far giocare gli autoctoni. Così è in tutta Europa e in tutti gli sport (chi più, chi meno). La Lituania o la Slovenia per dire che ha vinto il camp ...

    E infatti è una regola sbagliata in generale. Doncic e Bogdanovic non sono quelli che sono grazie al privilegio del passaporto ma perchè sono talentuosi e si impegnano.

  • Antonio1975 18/09/2017, 07.03 Mobile

    Commento che pur non sbagliato non mi sento di condividere in toto. In passato i grandi risultati della Nazionale si sono ottenuti con campionati dove gli stranieri erano iper contingentati, quindi il contrario di oggi e di quello che Longhi auspica.
    A mio parere manca la voglia di sacrificare tutto per emergere e quella non la trovi aprendo agli stranieri.
    Servono innanzitutto allenatori che sappiano lavorare sui fondamentali e meno su zone e tattica, perché troppo spesso vediamo italiani che sanno tutto del pick ma fanno fatica a fare canestro...
    Inoltre secondo me si dovrebbe fare della legadue una lega di ingresso per i giovani con almeno 5/6 under 22 in campo.

  • Frank58 17/09/2017, 23.35

    Per dire il credito che diamo ai giovani in Italia, penso che uno come Luca Doncic avrebbe giocato al massimo in A2, avrebbero detto troppo giovane, deve maturare, fare esperienza, peccato che sia titolare nel Real Madrid e che questa sera si sia laureato campione d'Europa sempre nel quintetto base con la sua Slovenia, onestamente siamo indietro 10 anni luce.

  • BrianEvans 17/09/2017, 23.20
    Citazione ( Giuliano 17/09/2017 @ 11:20 )

    Questo ci porta a una domanda: Perchè dovrebbero esserci "a prescindere" italiani nel campionato italiano? Chi mostra rabbia e talento in campo deve giocare, gli altri devono stare in serie inferiori. Far giocare gli svogliati che non possono stare ...

    Perché fanno così in tutti i maggiori campionati europei?
    Perché mica siamo gli unici che devono far giocare gli autoctoni. Così è in tutta Europa e in tutti gli sport (chi più, chi meno).
    La Lituania o la Slovenia per dire che ha vinto il campionato europeo non hanno pochissimi stranieri nel loro campionato. Giusto per fare due esempi. La Serbia non ne parliamo, la Russia poi ancora meno. Devo continuare?

  • DoctorJ1964 17/09/2017, 22.39 Mobile

    Forse il presidente di Trento non si ricorda che la sua squadra gioca il campionato italiano non quello internazionale. Massimo 2 o 3 stranieri gli altri italiani di passaporto e di residenza chi ci sta bene gli altri vadano a giocare dove vogliono ma non nel campionato italiano

  • JasonWilliams 17/09/2017, 20.12

    Mi risulta difficile non condividere quasi in toto quanto scritto dal Sig. Longhi . Opero in un settore giovanile dove si allenano anche ragazzi provenienti dall'est . Tutta un'altra voglia e cattiveria per emergere e non solo nel basket ma nella vita in toto : un ragazzo lettone oltre alla propria madre lingua parla : inglese , francese , comprende e parlichia il russo e , dopo un mese in Italia già comprende non poco e si esprime con frasi comprensibili. Si allena tutti i giorni frequenta un Liceo italiano , NON PRIVATO e segue il quarto anno on line della scuola dove era iscritto prima di arrivare in Italia . Dove lo troviamo un ragazzo italiano cosi ? In un commento si fa riferimento alle annate del 71 e seguenti...chi scrive ha ragione , è vero allora eravamo tra i migliori d'europa ma in questi anni gli altri si sono evoluti , migliorati , noi semplicemente fossilizzati e specchiati in quello che eravamo...rivedere la partita Italia Lituania di Atene 2004 fa capire molte cose .
    Non concordo con il SIg. Longhi solo sulle nazionali giovanili : sono competitive solo perchè giochiamo un basket da senior , superorganizzato , e questo a livello giovanile aiuta e molto anche in europa e non dimentichiamoci che se agli u16 togliessimo Mannion non vinciamo nemmeno con Andorra .Basta osservare gli europei di basket per vedere come tutti gli slavi abbiano una tecnica di tiro super , non solo i supercampioni , mentre noi ? basta veder le varie finali nazionali andiamo di pIck and roll, doppio pinck and roll ,zone di tutti i tipi , mille blocchi e se pensiamo ad un tiratore italiano in serie A arriviamo ..a poche dita.
    .Ma tutto parte dalla testa : ma avete bene idea cosa sono diventati i corsi allenatori ?
    Abbiamo proprio bisogno di una rivoluzione culturale ..e se esistesse un mercato per i presidenti sarebbe da acquistare subito uno tipo di nome Barellli dal nuoto...uno che sa cosa fare e dove andare...siamo in un mare in tempesta e servirebbe un timoniere che sà dove andare..
    ..servirebbe un bel tifone e con umiltà ripartire con progetti seri .
    Non ultimo altre nazioni si stanno affacciando alla ribalta ...tenete d'occhio il Belgio tra poco ne vedremo delle belle....

  • Binocolo69 17/09/2017, 19.59 Mobile

    Liberi tutti...poi Magari la federazione potrebbe a sue spese far partecipare nel massimo campionato due squadre (e magari altre 2 in lega2) completamente formate da italiani meritevoli sotto i 25 anni. Potrebbe essere un idea.........

  • Acapocchia 17/09/2017, 19.41

    Una volta gli Italiani si allenavano con mcAdoo , D'Antoni , Del Negro , Dawkins , Oscar , Shakleford , English , Cooper , autentici manuali del basket .......oggi con chi si allenano?

  • playdalpesodacentro 17/09/2017, 18.48

    Una analisi che condivido al 110 per 100. Le riserve indioane, o la protezione dei panda che dir si voglia sono quanto di peggio si possa pensare di mettere in atto. Solo con una selezione naturale (chi ne ha e ha voglia emerge, gli altri che stiano giustamente a diversi nelle categorie dilettantistiche): il profesionismo è per chi se lo guadagna e merita. Bravo Gigi!!!!

  • Fantinelli 17/09/2017, 18.41 Mobile

    Sono d'accordo in parte con quello che dice . Secondo me ai giovani di oggi manca lo spirito di sacrificio . Pochi anzi forse nessuno fa più la vita d'atleta..... quasi nessuno rinuncia alla discoteca alla bevuta con gli amici ecc. Forse è giusto così. ...sono giovani. ....ma poi i risultati sono questi.

  • RedGerroOM1936 17/09/2017, 17.11 Mobile
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    Pallacanestro reggiana non fa neanche l'U20... tra costi e resa non val la pena

  • RedGerroOM1936 17/09/2017, 16.39 Mobile
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    Su questo sono d'accordo e aggiungo la mancanza di palestre adeguate, i bassi compensi agli allenatori medi per i quali allenare non può esser un lavoro ma un di più dettato dalla passione e la totale inadeguatezza dello sviluppo motorio all'interno del sistema scolastico

  • RedGerroOM1936 17/09/2017, 16.10 Mobile
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    Ma se la società non lo capisce...
    Per me è lotta quotidiana allenando e lavorando nelle scuole come educatore...

  • Csigalotti 17/09/2017, 16.04 Mobile

    Sarà anche un grande presidente. Ma mi sembra non ci sia logica in quello che dice. Se fosse così come mai le generazioni 71-72-73-74, quelle che ci hanno fatto vincere l'europeo e l'argento olimpico sono nate? In quegli anni gli stranieri ammessi (comunitari compresi) erano 2. In totale. Poi: guardate la russia. 2 anni di regole che lasciano spazio ai russi, e siamo in semifinale. Sinceramente: un pensiero quanto meno poco profo

  • RedGerroOM1936 17/09/2017, 15.56 Mobile
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    I giovani crescono anche quando vanno lontani da papà e mammà! E da noi spesso i genitori spazzaneve che tolgono ogni difficoltà dal cammino del figlio e tutto giustificano così sta bene, sono il più grande ostacolo alla loro crescita

  • Frappapappo 17/09/2017, 15.22 Mobile
    Citazione ( Goknicks 17/09/2017 @ 10:59 )

    Io pongo maggiore attenzione sul fisico...L'ultimo grande talento che abbiamo avuto era Gentile e guarda caso il suo fisico era ed è incredibilmente forte...Nel 2013 abbiamo vinto l'oro europeo under 21...Risultati:Amedeo Della Valle,Diego Flaccador ...

    Esatto ed è quello che dice lui i vari della valle etc da te citati vincono a livelli giovanile, firmano i primi contratti e sanno che in Italia guadagneranno molto bene fino a fine carriera e a volte anche inconsciamente si adeguano e "smettono" di lavorare per migliorare sopratutto in sala pesi. Avessero il pepe al Culo e la fip non li proteggesse vedi come si adeguerebbero agli standard fisici europei.

  • Utentedinente 17/09/2017, 15.01 Mobile
    Citazione ( gibson 17/09/2017 @ 14:50 )

    Sono d'accordo basta vincoli di passaporto e investire nel settore giovanile.

    Ma scusa quale sarebbe il senso di investire sul settore giovanile se non ci fossero vincoli di passaporto e con 50.000 euro ti prendi uno straniero che sta in campo decentemente? Mentre formare un giovane da serie A ti costerebbe di più?

  • gibson 17/09/2017, 14.50

    Sono d'accordo basta vincoli di passaporto e investire nel settore giovanile.

  • RedGerroOM1936 17/09/2017, 14.47 Mobile
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    Forse porterebbe a prender già stranieri under e i nostri ragazzzi (se veramente volessero)andrebbero all'estero e crescerebbero

  • dariosk 17/09/2017, 14.04 Mobile

    Imo basterebbe dare poteri a uno che conosce sul serio il gioco, possibilmente un ex giocatore. ... per i media idem,in ogni settore un tecnico vero, pare i soldi ci siano. .. esempio, si potrebbe stabilire che le società debbano spendere tipo il 10% del budget su formazione e giovanili, ci sarebbero 100 cose ma se alla base c ' è un politico che non ne sa nulla. ....

  • GalRODMI86 17/09/2017, 13.56
    Citazione ( Number5 17/09/2017 @ 13:52 )

    Esatto. Se si osservasse la realtà in modo asettico (e non pensando ai propri guadagni...) lo riconoscerebbero tutti che è solo un problema di risorse non di garantire minutaggi o peggio contratti. E le risorse le generano delle leghe competitive e ...

    Rifarsi al passato ha senso se si capisce perchè i soli 2 stranieri andavano bene. Copiarlo e imporlo non serve a nulla, come insegna la legadue.
    Le quote hanno un senso, ma se c'è un lavoro dietro sui giovani. In Germani hanno 6 giocatori autoctoni obbligatori, eppure il loro livello sale. Il motivo è che la lega "obbliga" le squadre a destinare una parte del budget al lavoro sui vivai. Pretende che ci sia una certa struttura, e direi che i risultati sono visti sia a livello di club, che a livello di nazionale. Il campionato tedesco non ha più soldi del nostro.

  • GalRODMI86 17/09/2017, 13.52

    Abbiamo davanti agli occhi l'esempio della legadue. Doveva servire a far crescere i nostri giovani imponendo l'8+2, ma a quanto vedo ha solo portato a un crollo verticale del livello.

  • Number5 17/09/2017, 13.52 Mobile
    Citazione ( GalRODMI86 17/09/2017 @ 13:45 )

    In Europa abbiamo l'esempio di diversi modelli che funzionano. In Germani hanno il 6+6, e nonostante tutto i giocatori stanno venendo fuori per quanto ho scritto prima. In Spagna hanno abbassato a 4 il minimo obbligatorio, ma per assurdo gli autocton ...

    Esatto. Se si osservasse la realtà in modo asettico (e non pensando ai propri guadagni...) lo riconoscerebbero tutti che è solo un problema di risorse non di garantire minutaggi o peggio contratti. E le risorse le generano delle leghe competitive e di qualità come la ACB o la BBL che non si sognano di fare discorsi di protezionismo.... aspetto a breve la prossima predica su "quanti soldi giravano e come era bello il basket negli anni 80 con soli due americani....". E la anticipo: guardare indietro non è la soluzione che ispira ma un amarcord senza senso (erano i soldi del PSI e Rai 2 che aiutavano. Non i due americani...), piuttosto guardiamo a chi sta creando OGGI un prodotto vendibile con la propria lega ed importiamone le pratiche migliori.

  • GalRODMI86 17/09/2017, 13.47
    Citazione ( Utentedinente 17/09/2017 @ 13:39 )

    Io la penso esattamente all'opposto. Se i ragazzi durante le giivanili fanno bene e dopo no, significa che prima hanno voglia di sacrificarsi e personalità e dopo no? Non è che a livello senior ci sia un tappo fatto di giocatori tecnicamente medioc ...

    Assolutamente no, perchè gli italiani validi hanno sempre trovato spazio. Vincere a livello giovanile non è necessariamente sinonimo di un ottimo lavoro.

  • GalRODMI86 17/09/2017, 13.45
    Citazione ( Mod900 17/09/2017 @ 12:23 )

    Infatti per me il premio italiani ha senso in un sistema libero da vincoli. Io sono per il liberi tutti, però con percentuale di budget investito sul settore giovanile, e premi per i settori giovanili che lavorano per bene. Petrucci ha detto che i s ...

    In Europa abbiamo l'esempio di diversi modelli che funzionano. In Germani hanno il 6+6, e nonostante tutto i giocatori stanno venendo fuori per quanto ho scritto prima. In Spagna hanno abbassato a 4 il minimo obbligatorio, ma per assurdo gli autoctoni sono aumentati. Ci sono svariate possibilità, il problema è il lavoro che c'è a monte.

  • Utentedinente 17/09/2017, 13.39 Mobile

    Io la penso esattamente all'opposto. Se i ragazzi durante le giivanili fanno bene e dopo no, significa che prima hanno voglia di sacrificarsi e personalità e dopo no? Non è che a livello senior ci sia un tappo fatto di giocatori tecnicamente mediocri, che attroverso le doti atletiche e a un po' di esperienza passano davanti ai nostri giovani?

  • SirLucanica 17/09/2017, 13.18 Mobile

    Longhi ha solo espresso il suo parere (giusto).
    La cosa che non mi è piaciuta è stata la risposta di quel "furbone" di Riccardo Sbezzi che ha insinuato che con il "liberi tutti" Trento sarebbe ancora in B2.
    Forse a Sbezzi rode un po' il culettO? O semplicemente voleva vedere un maggior numero di suoi tesserati in Nazionale?

  • BornTired 17/09/2017, 13.17 Mobile
    Citazione ( sickhero 17/09/2017 @ 10:44 )

    Comunque il problema del basket italiano non è certo solo quello. È che in questo paese si sponsorizza quasi esclusivamente il calcio, lasciando agli altri sport le briciole, fin dalla prima infanzia. A livello di mentalità non abbiamo alcuna poss ...

    Può essere vero, ma secondo me qualcosa sta cambiando. Il problema è che molta gente, stufa del calcio, non si avvicina al basket o al limite ad altri sport, ma mollano del tutto

  • ilovethisgame5 17/09/2017, 12.24 Mobile

    Sottoscrivo in pieno le sue parole fino ad un certo punto del discorso... non so quale sia la soluzione per far crescere i giocatori italiani ad un certo livello, ma è assolutamente vero che a parità di età i nostri diciottenni (anche quelli che sulla carta sono i più promettenti) non sono capaci di reggere qualche minuto di livello in serie a, mentre dalle altre parti sono stabilmente nelle rotazioni... Magari è un fatto di cultura sportiva, qui c'è l'obbligo di vincere tutto e subito e non si rischia neanche un pò...

  • GinoBill 17/09/2017, 12.23

    Oh, Longhii, che ti succede?Io sarei stradaccordissimo a toglier di mezzo questi vincoli strozzabasket.

  • Mod900 17/09/2017, 12.23
    Citazione ( GalRODMI86 17/09/2017 @ 12:04 )

    Il problema non è il 7+5, l'8+4 o altro.....il problema è alla base. E' un problema di giovanili, e senza questo lavoro nessun formula potrà mai funzionare. La Germania ha il 6+6, che è più restrittivo , ma ha impone alle squadre che una percent ...

    Infatti per me il premio italiani ha senso in un sistema libero da vincoli. Io sono per il liberi tutti, però con percentuale di budget investito sul settore giovanile, e premi per i settori giovanili che lavorano per bene. Petrucci ha detto che i soldi ci sono, bene, investili su strutture e programmazione giovanile, ma non proteggendo italiani che una volta arrivati in massima serie troveranno sempre una società dispoista a dargli da mangiare solo per il passaporto.

  • Mod900 17/09/2017, 12.16

    Parole dettate dal primo bonifico stagionale per Lechthaler. Come dargli torto.

  • atmtripleg 17/09/2017, 12.13

    Non avrei mai creduto di dare ragione a uno come Sbezzi.
    Questi presidenti parlano solo perchè in questo modo possono andare a prendere senza fare nessuna fatica stranieri a costo zero o quasi e riescono a mettere in piedi una squadra per giocare in serie A.
    A LORO NON INTERESSA NIENTE AVERE GIOCATORI ITALIANI, sono solo un costo, a loro interessa solo la vetrina della serie A.
    In questo modo avremo una nazionale di serie B nei prossimi anni e un campionato di serie B o C dato che gli stranieri sono per lo più scarsi.
    Questa sarà la realtà procedendo come stiamo facendo adesso.
    Poi il discorso degli italiani che non si impegnano o degli allenatori che non li fanno giocare è risibile. Stiamo parlano di ragazzi che dai 16 anni nei settori eccellenza si sparano 5 allenamenti di 2 o più ore, più la partita e che a malapena hanno un giorno libero a settimana. Cosa dobbiamo fare schiavizzarli ? Di sicuro si allenano molto e di più di 20 anni fa, quindi quale è il problema ? Forse del fatto che le squadre per problemi di bilancio e perchè non hanno ALCUN INTERESSE , mettono a disposizione del settore giovanile allenatori scarsi che pensano solo ad andare alle finali nazionali per fare carriera e non a migliorare il giocatore ( vedi anche parole sacrosante di Tanievic). In più nessun allenatore sano di mente farebbe giocare un ragazzo di 18 anni seppur promettente al posto di un ucraino,lettone baltico di 23,24 anni già pronto e formato fisicamente.
    Poi il discorso delle nazionali è fuorviante,alla fine non vedi mai un giocatore in questa squadre su cui puoi scommettere uscirà un giocatore futuro da nazionale a differenza delle altre squadre.
    Quindi come procedere se non vogliamo estinguerci piano piano ? Mettendo di nuovo il settore giovanile al centro del progetto e costringendo le squadre a programmare un futuro in cui il giocatore italiano è al centro del progetto e non un disturbo.Certo non si può fare in un anno ma è l'unica soluzione non ne vedo altre per tornare ai vertici in europa, se si vuole tornare altrimenti continuiamo così senza italiani e rimaniamo sempre più nella mediocrità.
    E' lo stesso problema che sta avendo il calcio e che stanno iniziando a comprendere e loro hanno una base di giocatori nemmeno paragonabile a noi.

  • GalRODMI86 17/09/2017, 12.04

    Il problema non è il 7+5, l'8+4 o altro.....il problema è alla base. E' un problema di giovanili, e senza questo lavoro nessun formula potrà mai funzionare. La Germania ha il 6+6, che è più restrittivo , ma ha impone alle squadre che una percentuale del budget venga dedicato ai settori giovanili. Parliamo di un campionato in crescita, che ha comunque risorse economiche molto simili alle nostre squadre.
    Il ragionamento di Longhi ha senso. Senza la competizione il talento sfiorisce e si adagia.

  • gallinari2014 17/09/2017, 11.59

    Aquila Trento sempre lungimirante, avanti anni luce rispetto alla ridicola federazione e al resto del panorama italico. Complimenti a Longhi!

  • Mettawp 17/09/2017, 11.55 Mobile
    Citazione ( stayinyolane 17/09/2017 @ 11:53 )

    Quello ita/stranieri è un falso problema

    Problema da sindacalisti...categoria protetta e strapagata, loro e i loro agenti sindacalisti.

  • stayinyolane 17/09/2017, 11.53 Mobile
    Citazione ( Giuliano 17/09/2017 @ 11:20 )

    Questo ci porta a una domanda: Perchè dovrebbero esserci "a prescindere" italiani nel campionato italiano? Chi mostra rabbia e talento in campo deve giocare, gli altri devono stare in serie inferiori. Far giocare gli svogliati che non possono stare ...

    Quello ita/stranieri è un falso problema

  • laspadanellaroccia 17/09/2017, 11.49
    Citazione ( )

    *** Commento moderato da Sportando ***

    Cosa spinge una società ad investire nei settori giovanili attualmente?

Pagina di 3