Serie A Power Rankings: dalla dodicesima alla nona posizione
Le squadre in lotta sopra la salvezza secondo il nostro Power Rankings di Serie A
12 - VANOLI CREMONA
Coach Cesare Pancotto (confermato)
Quarto posto di partenza, dunque necessario confronto con il recente passato. La perfetta congiunzione tra Luca Vitali e Marco Cusin, la completezza di Deron Washington, l’esplosività in uscita dalla panchina di Tyrus McGee. Caratteristiche lasciate fuori di casa in un’ottica di rifondazione, che ha mantenuto l’esperienza di Cesare Pancotto e il talento di Elston Turner. La sensazione è che il vecchio collettivo abbia lasciato spazio ad una necessità individuale con l’accentramento di Tu Holloway, prodotto di valore di Xavier reduce da tre anni di migrazione centroamericana dopo le prime esperienze in Turchia e Belgio. I 22 punti con 6 assist di media in 43 gare di D-League in Texas sono il suo lasciapassare, ma il rischio di monarchia è netto. Il Lombardia ha alzato il livello di entusiasmo, tuttavia le buone indicazioni da elementi come Fabio Mian, Gabe York, Raphael Gaspardo e Omar Thomas non possono bastare a colmare i tanti interrogativi: può essere il classe 1982 ex mvp del campionato l’elemento equilibratore? E’ credibile un settore lunghi con Paul Biligha centro titolare?
11 - LEONESSA BRESCIA
Coach Andrea Diana (confermato)
Solidità societaria, solidità tecnica, volontà di piazza. La Leonessa Brescia giunge in Serie A con un’immagine positiva, e un gruppo italiano importante per l’obiettivo salvezza. Michele Vitali, Franko Bushati, Marco Passera, Davide Bruttini e Alessandro Cittadini sono elementi in grado di garantire un piccolo mattone in tutte le categorie, ma entra poi in gioco il resto, e allora ecco che la Leonessa diventa Luca Vitali-dipendente. Una logica per un elemento che ha scritto belle pagine nella storia recente del nostro basket, un rischio se il concetto si sposta sulla tenuta fisica del classe 1986 di San Giorgio di Piano: 14 presenze nell’ultima, grande stagione della Vanoli Cremona in stagione regolare. Forse, per una neopromossa, una scommessa inevitabile, con David Moss che sarà riferimento su entrambi i lati del campo, e Carl Landry chiamato ad aprire il campo e sfruttare il peso interno di Jared Berggren. Elettrizzante il talento di Lee Moore, prospetto tipicamente americano in grado di accedersi in un lampo in ogni fase del gioco offensivo, ma il vero dilemma si chiama Reggie Holmes: attendere un’estate per liberare uno spot sugli esterni pare davvero un delitto. Di quelli che si pagano a caro prezzo, anche se Andrew Lawrence sembra ormai pronto ad entrare in gioco.
10 - NEW BASKET BRINDISI
Coach Romeo Sacchetti (Sassari)
Quella soddisfazione che non può essere retorica, ma che certamente non può rappresentare neanche la metà del guado. A Brindisi il mercato non ha riservato sgradevoli sorprese, e nei giorni del ritiro Meo Sacchetti non poteva che complimentarsi con il GM Alessandro Giuliani per gli obiettivi conseguiti. Ne emerge la realtà, con quattro giocatori acciaccati, e la targa giovane, con tre rookie dall’Ncaa. Ovvio che il prodotto finale sia perfettamente attinente alla filosofia tecnica di un coach vincente (unico scudettato al via con il milanese Jasmin Repesa), con le spiccanti individualità di Robert Carter (ala/pivot con buone mani da 206 centimetri per 114 chili) e Aj English, 22 punti, 5 rimbalzi e 6 assist nella sua ultima stagione di Ncaa a Iona. Apprezzabile anche il gruppo italiani con Marco Spanghero, Marco Cardillo e il talento Daniel Donzelli.
9 - PALLACANESTRO VARESE
Coach Paolo Moretti (confermato)
L’estate varesina è il confronto-contraddizione tra l’entusiasmo del mercato e il brusco risveglio di una preparazione vissuta a singhiozzo pur con una partenza anticipata. Di fatto, gli acciacchi hanno privato Paolo Moretti di quella regolarità ricercata dopo la scalata infruttuosa della passata stagione, ipotesi comunque originariamente complicata con un Eric Maynor fermo da un anno e un Kristjan Kangur mai davvero continuo nelle ultime tre stagioni. Rimane l’ambizione del progetto, con il prodotto di VCU Melvin Johnson chiamato in rampa di lancio e le ricercate certezze Christian Eyenga e OD Anosike, il secondo nome di primo piano nel campionato italiano di oggi. Il tutto senza dimenticare la profondità di un roster nato anche per l’impegno europeo, con gli italiani Cavaliero, Ferrero e Campani a garantire continuità con il passato, e i prospetti Avramovic e Pelle a chiudere il cerchio. Questa è Varese, con la comprensione che la prima garanzia, tuttavia, risieda in panchina.
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