Cerella saluta Milano: Sono stati i tre anni più vincenti, belli ed intensi della mia carriera
Bruno Cerella in una intervista a Sportando parla della separazione con Milano: Avevo intenzione di restare ed ho aspettato Milano fino all'ultimo. La scelta è stata per il 100% della società e dello staff tecnico
(Ciamillo & Castoria)
Bruno Cerella e l’Olimpia Milano si separano dopo tre stagioni.
In maglia EA7 Cerella ha vinto due scudetti ed una Coppa Italia. L’italo-argentino, ora free agent, ha rilasciato una intervista a Sportando per parlare dei suoi tre anni a Milano, dell’addio ai campioni d’Italia e del suo futuro.
Dopo tre anni lasci l’Olimpia Milano, raccontaci cosa è successo e come è maturato questo addio alla società.
La prima cosa che voglio dire è che ho aspettato l’Olimpia Milano fino all’ultimo giorno. Avevo intenzione di restare conoscendo il mio ruolo e sapendo sempre che non avrei avuto problemi a rimanere pur in una squadra competitiva. Non avrei avuto problemi a coprire un ruolo con meno protagonismo rispetto a quest’anno o con un minutaggio più basso. A me nessuno mai ha regalato nulla nella vita. Mi sono sempre guadagnato, sin dal primo giorno, il rispetto delle persone in qualsiasi posto in cui ho giocato e quindi io sarei rimasto più che volentieri all’Olimpia. La scelta è stata per il 100% della società e dello staff tecnico. Questo deve essere chiaro, io sono una persona onesta e non vorrei che si dicano cose sbagliate. So che lo sport è una parte della mia vita e non è l’unica cosa che c’è. Quindi si chiude una porta e si aprirà una nuova tappa nella mia carriera.
Te l’aspettavi a fine stagione che sarebbe andata così o credevi nel rinnovo?
Io avrei rinnovato. Sono una persona che lavora sempre per guadagnarsi quello che fa. Io mi auguravo di restare e far parte di un gruppo in cui ho giocato tre anni e con cui ho vinto due scudetti ed una coppa Italia dopo oltre 15 anni. Sappiamo anche che bisogna rispettare le scelte della società e dell’allenatore. Sono il primo ad essere consapevole che quando le cose non sono nelle nostre mani bisogna accettare qualsiasi decisione. Bisogna digerirla ed andare avanti.
Quale il momento più bello e quello più brutto dei tre anni in maglia Olimpia?
Il primo scudetto è stato qualcosa di fantastico. Una cosa che mi ha segnato particolarmente è stato l’aver potuto giocare l’ultima finale di Coppa Italia a poche ore dall’infortunio e dall’operazione. Queste sono cose che vanno al di là dello sport. Sono emozioni che restano per tutta la vita. La delusione più grande? Non lo so, perché non posso dire che una partita persa o una finale persa siano cose brutte che capitano nella vita. Secondo me sono eventi che ci formano e ci fanno crescere. Come anche in questo momento la tristezza di non far più parte di Milano, cosa a cui io tenevo. Prendo anche i momenti negativi delle diverse stagioni. Io sono una persona ottimista e vedo anche all’interno delle difficoltà delle possibilità. E’ stato sempre un mio modo di essere.
(Ciamillo & Castoria)
Sei stato sin da subito un idolo per i tifosi dell’Olimpia Milano? In tanti sono rimasti delusi della tua partenza. Hai un messaggio per loro?
Io devo ringraziare loro per aver apprezzato il mio contributo alla squadra ed il mio lavoro. Sono super felice di aver vissuto in una realtà come Milano. Tante persone, prima che arrivassi, mi avevano detto che era una realtà difficile, con tanta pressione. Io ho legato tanto con le persone di Milano, anche fuori dal campo. Devo ringraziare tutte le persone che ho incontrato qui, appassionati di basket, che mi hanno fatto sentire veramente bene. E mi hanno fatto sentire il loro modo di ringraziare la mia persona. Sono stati i tre anni più vincenti, belli ed intensi della mia carriera fino ad ora.
Ora cosa ti riserverà il futuro? Accetteresti di giocare in una squadra che non disputa le Coppe Europee?
La notizia che non farò parte dell’Olimpia Milano è molto fresca. Io ora ascolterò le offerte e le valuterò. Mi piacerebbe molto giocare anche in Coppa. E’ sempre bello giocare due volte a settimana così come confrontarsi con altre realtà. Però tutto dipenderà dalle offerte che arriveranno per me. Anche se arriverà l’estero sarà valutato.
Cosa ne pensi della decisione di Alessandro Gentile di rimanere all’Olimpia Milano?
Non ho parlato con lui in questi giorni dato che era impegnato in nazionale. Mi auguro per lui che sia la scelta giusta. Mi sarebbe piaciuto vederlo in NBA perché so che lui sogna di andare lì. Spero che questa possa essere una stagione ricca di soddisfazioni per lui per fare il salto di qualità.
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