Gerasimenko: Le squadre non si migliorano con i limiti ma con la forte competizione
Gerasimenko, in una lunga intervista a La Provincia di Como, ha parlato della questione del momento, ossia le limitazioni nei tesseramenti e l'obbligo di fare giocare gli italiani
(Ciamillo & Castoria)
Il patron della Pallacanestro Cantù, Dmitry Gerasimenko, ha rilasciato una lunghissima intervista a La Provincia di Como.
Questo un breve estratto per quanto riguarda l’argomento caldo del momento, ossia le regole sull’utilizzo degli italiani.
“Non capisco le limitazioni sul numero dei tesseramenti. E in più con quelle distinzioni tra nazionalità e status. Per me sarebbe meglio liberalizzare il tutto, mettere un tetto, ma senza differenze. Solo di giocatori si deve parlare. Perché io non posso più, almeno per regolamento, ingaggiare un forte americano nello stesso ruolo di Abass e metterglielo al fianco tutti i giorni? Anche solo continuando a lavorare nell’uno contro uno, Abi crescerebbe e sarebbe il primo a trarne vantaggio oltre al nostro club ed alla nazionale che è in corsa per le Olimpiadi. A parità di livello poi qualsiasi proprietario sceglierebbe un giocatore locale perché non avrebbe senso spendere di più per uno straniero. Le squadre non si migliorano con i limiti ma con la forte competizione” ha detto Gerasimenko.
Il magnate, nel corso della stessa intervista, ha detto che spera entro marzo di rendere pubblico il progetto per il nuovo palazzo dello sport che dovrà essere realizzato nel più breve tempo possibile e sostenibile finanziariamente.
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