Varese - Venezia: analisi e pagelle
Vittoria importante per la Reyer che riaggancia Reggio a quota 28 punti
Varese (5): la squadra sta vivendo un momento molto complesso, in cui i cambiamenti sono all'ordine del giorno ed i giocatori faticano a trovare la giusta amalgama. Contro Venezia - squadra che invece fa dello spirito di gruppo la propria forza - i giocatori lombardi non si rivelano all'altezza in fase di costruzione del gioco. Anche dal punto di vista dell'intensità, la partita di Varese non è parsa esemplare. È bastato un pizzico di pressione sul portatore di palla avversario negli ultimi due minuti di partita, per palesare come un approccio più aggressivo avrebbe potuto cambiare il match.
È presto per tirare le somme, gli uomini di Pozzecco sono dotati di molto talento ed il recupero di Kangur e Diawara è solo all'inizio. Sarà necessaria la pausa per la Coppa Italia al fine di lavorare sul gruppo e ricompattare una squadra che è ancora in tempo per dire la sua.
Andy Rautins (5): si sa che dall'arco è una sentenza e con Venezia non fa eccezioni. Decisamente meno buono il controllo di palla che gli causa addirittura 6 perse. In una serata in cui Varese ne perde 27, non si può nascondere come il suo dato sia sanguinoso.
Eric Maynor (4,5): ha probabilmente bisogno di adattarsi agli standard europei, perché il talento non gli manca. Sta di fatto che contro Venezia canna completamente la partita, segnando 0 punti (0/6 dal campo) e chiudendo con una valutazione di -4.
Johndre Jefferson (7): strano a dirsi, ma il nuovo innesto è probabilmente il migliore in maglia Varese. Chiude con una buona prova sotto le plance, segnando 12 punti e catturando 8 rimbalzi. La sua valutazione dice 18, frutto anche di un positivo 4/5 dalla lunetta.
Yakhouba Diawara (6): qui non si tratta di giocare bene o male, ma dell'attaccamento alla propria maglia. Pur non essendo nelle condizioni per giocare, entra in capo 6 minuti, cercando invano di dare una scossa alla propria squadra.
Willie Deane (5): 22 minuti abbastanza anonimi per il play ex Milano che, se da una parte non fa male con i 6 punti ed i 5 assist, dall'altra si unisce al disastroso dato di squadra, perdendo 5 palloni.
Craig Callahan (6,5): è l'unico, insieme a Balanzoni, a perdere 0 palloni e questo è già qualcosa. Aiuta i compagni con 10 punti (di cui 4 nell'ultimo quarto) e 5 rimbalzi, rivelandosi abbastanza concreto.
Kristjan Kangur (5,5): non vedeva il campo da mesi e sarebbe stato quasi impossibile rientrare incidendo fin da subito. È comunque bravo a non farsi prendere dalla voglia di tirare, limitando le conclusioni e cercando di applicarsi in difesa.
Jacopo Balanzoni (6,5): ripaga benissimo la fiducia del coach, trovando 6 punti in appena 4 minuti e, forse, meritando anche qualche minuto in più. La voglia di fare era molta e, per come i compagni sono scesi campo, si trattava di un caso isolato.
Christian Eyenga (4): un giocatore con il suo talento e la sua tecnica deve fare di più. Riesce quasi a superare i suoi 8 punti con le 7 palle perse, il peggiore di Varese in questa statistica. Buoni i 9 rimbalzi, ma il 3/13 al tiro condanna una partita che fa acqua da tutte le parti.
Venezia (7): i commentatori di Varese dicono le parole giuste: "vittoria tutt'altro che scontata". Per quanto Varese non fosse nel suo massimo splendore, Masnago rimane un campo difficile e, vincere in trasferta, non è mai una passeggiata. Bravi pertanto gli uomini di Recalcati a riuscirci senza troppe fatiche, mostrando di essere uniti e fiduciosi dei propri mezzi.
Detto ciò, la squadra non è esente da problemi: la regia rimane deficitaria ed il nuovo innesto, Jackson, non si sta rivelando come si sperava. In evidente difficoltà anche il settore lunghi con un Nelson fuori forma ed Ortner troppo solo per fermare l'emorragia. Fa bene la Reyer a non avere fretta nell'intervenire sul mercato, ma qualche piccolo aggiustamento sarebbe necessario.
Julyan Stone (8): ormai è appurato, non è un playmaker; però, quando gioca partite come questa, non gli si può rimproverare davvero nulla. Mette a referto il record stagionale di rimbalzi offensivi, prendendone 11, e ad essi ne aggiunge anche 3 difensivi. Segna inoltre 13 punti, subisce 5 falli e trova 3 assist, per una valutazione di 27: MVP del match.
Hrvoje Peric (7): non è propriamente in giornata al tiro (6/17 dal campo), ma riesce comunque a trovare 16 punti, qualificandosi miglior realizzatore del match. Ai propri canestri aggiunge anche 8 rimbalzi e 2 assist, per una solida prova.
Phil Goss (6,5): quando incontra Varese sembra particolarmente in vena di magie ed anche domenica trova un paio di canestri per niente facili. Nonostante la forma non ancora al top, segna 13 punti a cui aggiunge 2 assist.
Jarrius Jackson (5): tutti hanno apprezzato l'entrata in punta di piedi, senza voler sconvolgere gli equilibri di squadra. Ora però una propria impronta sarebbe gradita, per un giocatore che al momento non sta degnamente sostituendo Goss.
Michele Ruzzier (6): 9 minuti a testa alta per l'unico playmaker puro dell'Umana. Non è parso impaurito dinnanzi a Maynor, affrontandolo con energia e sfrontatezza. Bene così, anche se a livello realizzativo non riesce a contribuire.
Tomas Ress (6,5): gioca 20 minuti in cui trova 6 punti, 5 rimbalzi, 4 falli subiti ed 1 clamorosa stoppata su Eyenga. Quando servono esperienza e gioco di squadra è sempre una certezza affidarsi a giocatori come lui.
Benjamin Ortner (5,5): non è riuscito a replicare la grandissima prova messa a referto contro Milano. Jefferson si è rivelato vincente, lasciando l'austriaco a quota 4 punti e 2 rimbalzi in 17 minuti di impiego.
Spencer Nelson (5,5): 2 rimbalzi offensivi ed 1 assist per un giocatore che commette raramente errori, anche se viene "condannato" da una forma fisica che lo vede ancora decisamente indietro.
Jeff Viggiano (6-): partita da 3/11 al tiro per l'italo-americano che riesce comunque a trovare 9 punti e 6 rimbalzi. Non incide come ad inizio campionato anche se rimane un giocatore che sa giocare per i compagni ed i suoi 3 assist in parte lo confermano.
Deividas Dulkys (5): continua la costante parabola discendente del lituano che, anche contro Varese, non entra affatto in partita. 0 i punti segnati e -1 la sua valutazione negli 8 minuti di gioco. Alla Reyer serve la sua pericolosità dall'arco.