Breccia nel Pianella, Roma passa ancora e va sul 2-0
62-64 il finale. La squadra di Dalmonte vince una durissima battaglia di nervi trascinata da Quinton Hosley e Trevor Mbakwe
Con un’altra incredibile prova di coraggio e di energia, l’Acea di Dalmonte sbanca il Pianella anche in gara2 e si porta sul 2-0. La partita ha ancora un solo protagonista: l’equilibrio. Ma è qua che Roma si dimostra ancora una volta cinica e spietata, soprattutto nei possessi finali, dove Cantù dal canto suo non è invece in grado di concretizzare, in particolar modo con Leunen, tiri piedi per terra che non trovano il fondo della retina, per arrivare poi, punto a punto, a giocarsi gli ultimi possessi troppo in preda alla confusione ed al terrore, grazie anche alla buona vena difensiva della Virtus giallorossa.
Pronti via e che sarà una battaglia lo si capisce fin dalle prime battute: pazzesca intensità ed aggressività sui due lati del campo, in un clima del tutto infuocato.
Cantù segna con Ragland, Jenkins e Uter; Roma risponde con la solita solidità di Mbakwe, il talento di Hosley ed un micidiale Baron dai 6,75: 17-19 a 1’55’’ dalla prima sirena. Pareggia Uter dalla lunetta, allunga Roma con Moraschini dalla lunga ed il primo periodo termina con l’Acea in vantaggio 19-22.
Sorpassa subito l’AcquaVitasnella con Uter e Ragland nei primi possessi del secondo quarto, ma Mayo riporta avanti l’Acea colpendo dall’arco (23-25). Uter, più presente rispetto a Gara1, pareggia ancora grazie alla sua precisione dalla lunetta (25-25). Serie di botta e risposta a dimostrazione che c’è tanto equilibrio fin’ora in questa serie: Ragland ed Aradori per Cantù, Mayo e Mbakwe per la Virtus. Ragland regala con una tripla il 34-31 di metà frazione (suo dodicesimo punto personale), Hosley dall’altra parte accorcia con un bel tiro dal post-up contro Aradori (34-33). E l’ala statunitense della Virtus realizza anche subito dopo al volo su assist di Mbakwe il nuovo sorpasso giallorosso e successivamente in back-door su Aradori (34-37). La tensione ed il nervosismo salgono: tanti sono i colpi e spesso non sanzionati.
Sacripanti si gioca la carta Marconato: Aradori spara da lontano, la Virtus risponde in transizione con la penetrazione di Mayo (38-39). Ragland realizza un solo personale dalla lunetta e Dalmonte chiama time-out per organizzare al meglio gli ultimi 11 secondi del primo tempo: la palla è affidata a Mayo, ma la difesa di Leunen è attenta ed il folletto della Virtus perde palla. La prima parte di gara si conclude così sul 39-39.
Subito aggressiva Roma sotto i tabelloni con Mbakwe che stravince il duello con Cusin e lo costringe al terzo fallo (41-46); per l’AcquaVitasnella ci pensa Aradori dall’arco ad accorciare (44-46). Terzo fallo di Mbakwe, Roma realizza con Jones (44-48). Cantù però rimane impacciata ed imprecisa in attacco e l’Acea ne approfitta mostrando ancora di più i denti. E’ Gentile che prova a scuotere i suoi con due belle giocate in difesa e da solo fa il 5-0 che riporta Cantù a comandare (49-48). Dall’altra parte Kanacevic appoggia al vetro mostrando i muscoli, segno che l’Acea non demorde (49-50). L’AcquaVitasnella pareggia dalla lunetta con Buva che fa 1/2 (50-50). Sbaglia Mayo da 3, segna Ragland in contropiede ma l’ultimo possesso è favorevole ai capitolini che con Jones segnano in lay-up allo scadere del tempo: 52-52 recita il tabellone.
Si iscrive a referto Abass con un bel palleggio arresto e tiro su Baron; dall’altra parte schiaccia di prepotenza nel traffico Hosley (54-54). Ragland è inarrestabile con la sua mano sinistra in entrata e sul possesso successivo Roma fa antisportivo su Gentile, ancora ottimo agonista in difesa: l’esterno casertano è preciso coi due personali e l’AcquaVitasnella tenta la fuga (58-54 con 7’14’’ da giocare). Sale notevolmente l’intensità difensiva della squadra di Sacripanti, scossa dalle giocate di Gentile, tuttavia la Virtus è là che non molla un centimetro con un Travor Mbakwe dominatore dell’area (58-58). 5’11’’ da giocare, le due squadre sono già entrambe in bonus: Aradori fa 2/2 dopo il fallo di Goss, replica lo stesso Goss dall’altra parte (60-60). 2 minuti alla fine: squadre ancora in perfetta parità (62-62). L’Acea torna in vantaggio con Hosley, Cantù perde banalmente palla con Gentile su rimessa e, nonostante dall’altra parte Roma non concretizzi, l’Acqua Vitasnella non ha la giusta lucidità e freddezza per replicare così che l’ultimo tiro di Uter scheggia il ferro. Vince l’Acea di Dalmonte 62-64. Sabato Gara3 nella Capitale.
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