L'avvocato Mattia Grassani a Radio 24 sul caso Mens Sana
Le parole del principe del foro di Diritto Sportivo in Italia sul caso Mens Sana
Mattia Grassani, principe del Foro di Diritto Sportivo in Italia, ha parlato a Radio 24 alla trasmissione ‘Tutti Convocati’. In studio anche il giornalista de Il Corriere della Sera Werther Pedrazzi.
Quale è la discriminante per cui un fatto di giustizia ordinaria passa e diventa anche oggetto di un provvedimento da parte della Procura Federale?
L’indagine in corso attiene a reati fiscali e reati fallimentari per cui quello che è sotto la lente d’ingrandimento della Procura della Repubblica riguarda violazioni di norme tributarie di creazione di fondi neri e di violazione di norme che attengono alla fiscalità. Questo è un ambito abbastanza ben chiaro e delineato. Che per quanto riguarda gli effetti rispetto all’ordinamento sportivo ed alla giustizia sportiva potrà portare, credo, allo stato, a sanzioni disciplinari nei confronti dei soggetti e delle persone fisiche che si sono macchiati di queste violazione. A me sembra prematuro delineare scenari di possibile revoca di scudetti. Perché le ipotesi canoniche e classiche sono quelle che riguardano gli illeciti sportivi che, per fortuna, nella pallacanestro non sono stati molto frequenti a differenza del calcio che dal 2006 in avanti non si è fatto mai mancare niente.
Da studio: Nel caso Juventus si era truffato, anche nel caso Mens Sana si è in qualche modo truffato perché è un bilancio chiaramente dopato e quindi c’è trucco.
Lei ha perfettamente ragione. Le indagini della Magistratura Ordinaria che portano in emersione un illecito sportivo quindi implicano il reato di frode sportiva previsto dalla legge 401 del 1989 immediatamente hanno interessenze e vengono anche avvocati anche dalla magistratura sportiva per istruire il procedimento che ove venga poi accertato, fermo il principio di indipendenza degli ordinamenti, l’indagine ordinaria fornisca alla magistratura sportiva elementi tali da giustificare, accertare comportamenti finalizzati all’alterazione dei risultati delle gare sul campo, questo il classico caso canonica di scuole in cui titoli, promozioni, scudetti, palmares vengono cancellati. L’aspetto amministrativo di cui parlavo prima. Lei sosteneva che l’avere “taroccato” i bilanci ed avere creato una floridità ed una situazione contabile così florida, così perfetta e rispondente anche ai requisiti anche stabiliti dalla federazione ha alterato la par condicio dei campionati e quindi perché non intervenire. Ecco, questo tipo di scenario mi trova d’accordo. Però bisogna fare un passaggio in più. In questo caso c’è una indagine che ha ipotizzato reati finanziari. Poi questi reati trasportati sull’ambito del diritto sportivo e del codice di giustizia sportiva della FIP se hanno generato una alterazione dei requisiti per l’iscrizione ai campionati o per la partecipazione ai campionati che Siena ha vinto in condizioni, diciamo, alterate, drogate rispetto alle altre contendenti. Come effetto indiretto e come previa accertamento di questo risultato ottenuto da Siena potrebbero portare anche alla revoca degli scudetti.
A suo personale parere, se in quelle cose emerse adesso, ravvisa la possibilità da parte della magistratura sportiva di una aprire una inchiesta per frode sportiva?
Bisogna distinguere la fattispecie dell’illecito sportivo da quello amministrativo. Non conosco le condizioni attraverso le quali sarebbero state fatte queste alterazioni, sempre col beneficio del dubbio perché siamo ancora nelle fase indagini preliminari, non c’è nemmeno una sentenza di primo grado. L’indagine quanto meno a livello conoscitivo che una Procura Sportiva potrebbe aprire in questo caso sarebbe certamente un segnale di attenzione e di serietà rispetto ad un fenomeno che per la magistratura ordinaria ha portato a provvedimenti clamorosi ed eclatanti e sicuramente senza precedenti nel mondo della pallacanestro. Per quanto il basket negli ultimi anni abbia vissuto inchieste ed indagini anche di natura penale da arbitropoli, baskettopoli alla vicenda del tesseramento Lorbek che hanno comunque segnato una pagina molto nera della vita della vita della FIP. Oggi con quel materiale che proviene dalla Procura della Repubblica certamente l’apertura di un fascicolo di natura conoscitiva o esplorativa quantomeno per cominciare a verificare se questo rapporto causa effetto cioè ‘Alterazione di bilanci, creazione di fondi neri’ ha inciso sui requisiti per l’iscrizione ai campionati. Cioè, senza quelle alterazioni Siena avrebbe comunque maturato il diritto di iscriversi ai campionati? Ed ha comunque partecipato alle competizioni in condizioni di parità con le altre consorelle che si contendevano per tanti anni con tanti punti di distanza da Siena il titolo di campione d’Italia? Questo tipo di focus, di faro acceso sulla vicenda ripeto, senza che tutto ciò sia un pronunciamento anticipato della giustizia sportiva rispetto a quella ordinaria, visto che la materia è complessa, una procura federale come quella della pallacanestro potrebbe certamente prendere in considerazione.
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