Milano cade nella tana del Real Madrid
Milano spreca 13 punti di vantaggio nel 3° quarto, e si fa sommergere dalle 11 triple del Real che tira dalla distanza con il oltre il 40%
Non bastano all'EA7 Milano un Hairston da 18 punti (con 3/3 da tre) e un Nicholas formato Mvp a quota 24 punti (con 3/7 da tre) per fermare la pioggia di triple del Real Madrid; che caduta nel terzo quarto fino al -13 ha saputo riprendere la partita per i capelli, vincendola d'autorità nella lotta ai rimbalzi (37-32), e nel furore agonistico del duo Fernandez (17 punti, 4 assist) - Carroll (21 punti con 4/4 da tre). Sconfitta dunque che lascia l'amaro in bocca ai ragazzi di Scariolo, perchè per larghi tratti del match Milano ha dato la sensazione di poter vincere tranquillamente la difficile trasferta spagnola. Ora il record recita 1 vittoria ed 1 sconfitta, mentre il Real vola ad un record di 2-0. Non che a questo punto della stagione una sconfitta qui voglia dire più di tanto. Ma alla truppa Armani un successo madrileno avrebbe fatto davvero bene soprattutto in termini di morale; per una squadra che quest'anno deve provare a tornare a vincere.
Recap: Pronti via, e la partita dopo i primi vibranti possessi si trova in pieno equilibrio sul 12-11 Madrid. Il Gallo allora (che chiuderà a quota 12 punti con 2/4 dal campo) con una delle sue magie serve il 13-12 Milano. Gallinari appunto, devastante in transizione, che con una tripla frontale a seguire piazza il +4 ospiti. Il Real pare non avere contro-misure, e gli ottimi aiuti difensivi orchestrati dalla difesa di Milano azzerano la pericolosità offensiva di Madrid. Il 18-14 di fine primo quarto è un risultato oltremodo veritiero.
Llull nel secondo periodo prova a salire in cattedra, e ci riesce guidando il Real ad un mini break di 4-0. Milano però è in ritmo e con un controparziale di 5-0, frutto di un 2+1 di Mancinelli e di 2 punti di Nicholas, si riprende il minimo vantaggio. Llull risponde per le rime e con una delle sue triple nonsense timbra il nuovo +2 Real. Le difese sono meno attente rispetto alla prima frazione, e la cosa potrebbe favorire i padroni di casa. Milano abbassa ulteriormente l'intensità difensiva ed Ibaka nei 3 minuti in cui viene impiegato mette paura a chiunque si presenti nel pitturato. La doppia tripla di Nicholas/Cook per il 37-33 ospite vorrebbe far intendere agli spettatori che l'EA7 come nel primo quarto è sul punto di mettere mentalmente le mani sul match, ma il Real regge l'impatto dell'8-0 di parziale milanese e con la prima tripla di Carroll riduce lo scarto e si avvicina fino al 36-39 che chiude il primo tempo.
Nel terzo quarto Madrid prende un treno di andata e ritorno per l'inferno; prima cade fino al -13, atterrita dal 54% dal campo di Milano, e dalle triple infuocate di un Nicholas "nella zona"; poi incamerando le polemiche su di un arbitraggio discutibile (da entrambe le parti verrebbe da aggiungere, con alcuni fischi contro Milano assurdi) risorge dalle proprie ceneri sospinta da una valanga di triple. Milano in tutto il contesto, va detto, da un pò la sensazione di buttare all'aria una partita mezza dominata.
La tripla di Nicholas del 53-40 infatti non fa pensare al crollo che avverrà di lì a pochi minuti. Invece, un pò per qualche fischio dubbio, un pò per le triple in serie di Fernandez, Llull (13 punti, 3/6 da tre) e Carroll, il Real Madrid rientra e poi supera la squadra di Scariolo, mettendo la testa avanti (58-57). In definitiva peccato perchè un Hairston 'on fire' aveva provato in ogni modo a ricacciare indietro le bocche da fuoco dei padroni di casa. Un Hairston assoluto dominatore della terza frazione, in grado di giocare da prima punta offensiva, e di nascondere le lacune del sistema Scariolo.
Il quarto conclusivo riparte da dove era terminato il precedente e cioè con un caldissimo Llull che da tre timbra il +2. Scariolo fatica a leggere la partita, e la zona contro tiratori così abili non ha molto senso, in una trasferta ad alto dosaggio d'adrenalina. Hairston riprende il suo discorso con il canestro e con un 2+1 regala ossigeno per i suoi compagni. Mancinelli in finger-roll scrive 64-63 per Milano. Begic un minuto dopo controbatte con il 65-64.
A sette minuti dalla fine è +3 Real, ma ancora una volta Hairston con un 2+1 ricuce lo strappo ed impatta la partita sul 67-67. Carroll emula Hairston, 69-67; ma non fino in fondo visto che con una tripla folle Hairston, sempre lui, regala ai compagni il 70-69. Scariolo nonostante ciò è cupo in panchina, come se sapesse che i suoi ragazzi hanno perso la partita diversi minuti fa.
Mirotic su un bell'assist segna il canestro del 73-72. Ogni possesso ora cambia l'inerzia di un confronto tiratissimo. L'unico che non sente il peso di tale tensione è chiaramente Carroll che dovunque tira sente solamente il rumore della retina, tripla numero 4 per lui e Real che allunga la forbice fino al 76-72. Ci si aspetta una nuova reazione di Nicholas o di Gallinari o di Hairston, ma tra antisportivi e l'11° tripla madrilena griffata Rudy Fernandez non c'è molta speranza a cui aggrapparsi. Un peccato per la squadra italiana che come detto ha dato più volte la sensazione di avere una marcia in più. Non basta comunque, il Real merita i 2 punti, merita il successo per non aver mai mollato fisicamente e mentalmente, e così dicendo si prende la vetta del girone C.
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