La corsa playoff dell’Olimpia (se mai aveva preso il via) finisce qui: 17ª sconfitta a Tel Aviv
La squadra di Jasmin Repesa, assente per influenza, matematicamente eliminata (con cinque giornate d’anticipo) dopo una gara mai in discussione anche per le tante assenze
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MACCABI FOX TEL AVIV - EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 92-82
Maccabi Rudd 17, Seeley 15 (7a), Simpson 11 (8r), Smith 5, Levi 0, Mekel 7 (8a), Pnini 5, Segev 2, Ohayon 7, Landesberg 7, Alexander 0, Iverson 16 (9r)
Olimpia McLean 8 (8a), Fontecchio 0, Hickman, Raduljica 8 (7a, 7r), Macvan 12 (7r), Pascolo 2, Cinciarini 10 (7a), Sanders 19, Abass 13, Cerella 3
1° QUARTO
Olimpia che parte sulle ali di Abass e Raduljica, trovando il primo vantaggio sul 14-16 dopo 3.45 grazie a 6 punti del serbo e a 7 dell’italiano. Bagatskis decide di cavalcare prima il rientrante Smith e Ohayon, poi Iverson e Rudd (15 punti in coppa per questi ultimi), e va sul 26-20 a fine primo quarto. 2 falli per Fontecchio, 4/11 al tiro per la squadra ospite.
2° QUARTO
Milano assente in difesa, con il Maccabi a toccare in fretta il +10 e girare dopo 20’ oltre i 50 punti. 58.3% da 2, 45.5% da 3 per i padroni di casa, che dominano nel pitturato con Rudd, Iverson e anche Simpson, 5 punti, 4 rimbalzi e 3 stoppate nei primi 8’ nella competizione. Milano che torna sul -9 a 1.07 con 5 punti in fila di Sanders, ma i dati sono condanna: 25% da 2, 33.3% da 3, 15-6 negli assist e 5 palle perse. Bene i 10 punti di Abass, così come gli 11 di Sanders. 51-35 all'intervallo.
3° QUARTO
Olimpia che dopo le difficoltà del primo tempo inizia peggio il secondo, concedendo un immediato parziale di 7-0 che vale il 58-35 per gli israeliani. Cancellieri deve chiamare il timeout, la risposta è un parziale di 23-3 con 9 punti di Milan Macvan e 64-58 come minimo dislivello a 2.30. In campo si vede anche Bruno Cerella, assente dalla tredicesima giornata, e l’argentino spende subito due falli quando il Maccabi prova a ristabilire le distanze. 19 punti per Sanders, 14 per Rudd: 70-61 alla penultima sirena.
4° QUARTO
Tutto l’atletismo del Maccabi, e in breve Seeley, Rudd e Simpson valgono l’83-67 toccato a 4’ dalla sirena. Hickman non è un fattore difensivo ma si fa sentire in attacco (nella gara di andata, alla prima giornata, fu mvp totale). Abass è una sentenza dall’arco (3/4), ma alla squadra di Cancellieri non riesce mai il colpo di reni, perchè se Pascolo non incide in 11’, e Raduljica va poco oltre i 10’ (quasi tutti nel primo quarto), McLean e Macvan non possono portare la croce da soli.
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