L'Orlandina combatte e si mangia anche le mani, ma da Saratov torna con un ottimo -1
Una splendida azione corale difensiva permette agli uomini di Di Carlo di rientrare dal -16 e giocarsi anche il pallone del successo. Martedì il ritorno decisivo in casa
AVTODOR SARATOV - ORLANDINA BASKET 70-69
PARZIALI 25-16, 17-13, 14-22, 14-18
AVTODOR SARATOV Downs 7 (8r), Kliuchnikov ne, Clarke 17, Frazier 10 (6a), Robinson 4, Klimenko 13 (9r), Zibirov 0, Morris 0, Hummer 0, Zabelin 3, Shekeleto 7, Kurkin 0
SIKELIARCHIVI CAPO D’ORLANDO Gallipò ne, Alibegovic 0, Ihring 2, Atsur 11, Inglis 16 (7a), Kulboka 9, Strautins 0, Delas 5, Edwards 12 (7r), Wojciechowski 11, Ikovlev 3, Donda ne
NOTE 35-30 a rimbalzo, 10-14 nelle palle perse, 45%-48.94% dal campo, 25%-42-86% da 3
1° QUARTO
Sei minuti a dir poco traumatici per l’Orlandina, che entra in partita con il primo canestro della stagione firmato da Kulboka dall’arco, ma poi incassa sino al 21-9 a 3.15. L’ex Unics Coty Calrke segna 10 punti, appunto, in 6 minuti, con Capo rompere il primo parziale di 11-0 con una giocata di Edwards, e il secondo da 8-2 con i quattro punti in fila di Wojciechowski. Kulboka piazza un 2+1 con 90’’ da giocare, ed è 25-16 alla prima sirena.
2° QUARTO
Difficoltà costanti per Capo d’Orlando, che quando riesce a prendere le misure in difesa non trova soluzioni in attacco. Coty Clarke colpisce da 3 per il nuovo +12 con 6’ da giocare, Hummer e Klimenko valgono il 35-21 di massimo vantaggio a 4.40. Dopo Clarke è il tempo di Downs (5 punti in fila), ed è 42-29 all’intervallo lungo. La squadra di Di Carlo è 11/25 dal campo, incassa un 18-11 a rimbalzo e perde 7 palloni. 6 punti per Atsur, 6 per Kulboka e 6 per Edwards. Per l’Avtodor sono 13 di Clarke e 11 di Klimenko.
3° QUARTO
La squadra di Di Carlo riesce anche a prendere le misure difensive dell’Avtodor, ma segnando un solo punto (dalla lunetta con Delas) nei primi 3’, tocca anche il -16 (46-30) per due giocate del folletto Robinson prima dei 6 in serie (una tripla e un 2+1) di Justin Edwards (48-39 a 5.14). Ma il piano partita non può cambiare, reggere l’urto dopo il disordine dei primi due quarti è missione che riesce, Kulboka apre ad un parziale di 5-0 sino al 50-44 a 2.30, dove Delas non riesce ad essere utile appoggio per accorciare ancor di più il disavanzo. Attacco non fluido, 10 palle perse, una tripla di Inglis riaccende la speranza: 56-51 alla fine del terzo quarto.
4° QUARTO
La pressione è tutta sull’Avtodor, costretto dal turno casalingo ad allargare la forbice più possibile, Inglis e Ihring cercano subito di cavalcare l’onda nonostante la tripla di Frazier, sono attimi di zona 1-3-1 che premia e nasconde i pasticci di un attacco da 13 palle perse. Zebelin piazza una cruciale stoppata su Ihring in contropiede a 4.40 (63-59), ma è argine ad una corrente imperiosa, con Wojciechowski che trova l’appoggio del tanto agognato -2 (63-61) quando si entra negli ultimi 4’. Capo sa di avere il match in mano (Shekeleto fa anche 0/2 dalla lunetta), Inglis trova il pari a 63 a 2.36, Wojciechowski addirittura la tripla del sorpasso (65-66) con 2’ da giocare. Eppure il filo del discorso pare sfuggire di mano a Di Carlo sul più bello: 4 punti in serie per un Clarke che non segnava da inizio secondo quarto, pari di Ikovlev dall’arco, e dopo il propiziatorio 1/2 dalla lunetta di Frazier con 35’’ da giocare, Inglis non legge il ricciolo di Edwards e butta via un pallone per Atsur 14’’ da giocare sul -1 (70-69). Shekeleto perde palla sull’ultimo possesso, e ogni verdetto è rinviato alla gara di ritorno.
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