Viaggio alla scoperta dei talenti europei: Bojan Dubljevic

Trascurando i discorsi che riguardano l’Ex - Jugoslavia, rimane sempre sorprendente pensare come un piccolo stato come il Montenegro riesca sempre a sfornare giocatori importanti come i titolari NBA Pekovic e Vucevic, o gli ottimi elementi a livello europeo come Dasic, Bjelica, Dragicevic ed il ’91, quest’anno in forza al Power Eletronics Valencia, Bojan Dubljevic.

Cresciuto cestisticamente in patria, nelle ultime due stagioni ha maturato molta esperienza grazie all’importante società dal Buducnost Podgorica, con la quale ha potuto assaporare l’Eurocup in entrambe le annate, venendo anche nominato, lo scorso anno, nel secondo miglior quintetto della competizione, a dispetto della giovane età. Passato quest’anno al Valencia piano piano ha cominciato ad emergere come uno dei giocatori fondamentali della squadra, facendosi notare soprattutto come grande realizzatore.

Da sempre un ottimo prospetto, soprattutto per il ruolo – ala grande di 205 cm - negli ultimi anni ha sviluppato un gioco offensivo molto moderno ed intrigante. Da semplice giocatore interno come era in passato, ora Dubljevic mette in mostra un tiro da tre punti temile e molto efficace, che può spiazzare i lunghi avversari ad ogni livello. Offensivamente ha anche un buon gioco in post basso, dal quale riesce a svitarsi per trovare comodi appoggi a canestro. Non è un giocatore molto veloce ma ha movimenti del corpo ben allenati e rapidi, per cui riesce comunque a trovare in poco tempo lo spazio necessario per segnare, inoltre è anche un discreto rimbalzista, soprattutto in attacco, il che gli permette di realizzare due punti anche sui secondi tentativi.

Come detto prima, non essendo particolarmente veloce, anche difensivamente è abbastanza limitato, ma questo non significa che non sia un buon difensore. È infatti capace di reggere bene sui lunghi avversari, contenendoli bene quando questi attaccano sia dal post basso che da quello alto. Le difficoltà, sempre nella fase difensiva, si notano soprattutto quando deve marcare avversari più veloci di lui e che quindi riescono a superarlo mettendo palla a terra, o comunque battendolo dal palleggio.

Tra i suoi coetanei europei non ancora scelti dalla NBA – quindi escludendo i vari Aldemir, Satoranski e Mirotic - è probabilmente quello più interessante, o almeno quello più pronto per provare il salto. Certamente qualche anno in Eurolega gli farebbero bene, almeno per imparare a sfruttare ancora meglio il proprio corpo contro lunghi tecnicamente e fisicamente già di alto livello, anche se pure in Eurocup sta affrontando avversari importanti, per cui si spera di vederlo in Europa ancora per un po’. È un giocatore difficile da inquadrare nel contesto americano, per cui non è detto che possa sfondare anche oltreoceano, anche se quasi sicuramente, prima o poi, tenterà anche quella strada. Ciò che invece sembra ormai certo, visto quello che sta facendo in spagna ed in Eurocup, è che diventerà un eccellente giocatore anche per il massimo campionato europeo.