Syracuse - Michigan: Burke contro MCW
I due migliori playmaker della stagione si giocano l'accesso alla finale NCAA.
Nella seconda semifinale apparentemente dovrebbe esserci più equilibrio tra le due squadre, con tanti giocatori potenzialmente decisivi:
Syracuse: la zona degli Orange è salita di livello nel torneo , concedendo il 28% dal campo (15% da tre), subendo in due gare su quattro meno di 40 punti, e limitando la miglior squadra in attacco della regular season - Indiana- al minimo stagionale di 50 punti. Come vedremo in seguito, gli avversari di oggi però hanno le armi a disposizione per far saltare gli schemi, quindi sarà necessaria anche una buona prestazione offensiva per arrivare alla finalissima. Oltre all'atteso confronto tra i due playmaker - Burke ( letteralmente strepitoso nel finale contro Kansas) e Carter-Williams (13 rubate e 9 perse nelle ultime quattro, quotazioni NBA in ascesa vertigionsa )-, si giocheranno buona parte del loro futuro NBA le due ali C.J. Fair ( al terzo anno, forse l'uomo chiave nella difesa degli Orange con la sua capacità di chiudere rapidamente sul perimetro ed aiutare anche in area, migliorato anche nel tiro piazzato) e James Southerland (senior, 7 su 19 da tre nel torneo), entrambi bisognosi di una Final Four da protagonisti per fare breccia nei tantissimi Scout NBA presenti ad Atlanta.
Michigan: è vero che i Wolverines per talento non sono secondi a nessuno, ma in pochi si aspettavano di vederli alle Final Four a causa della presenza di ben 4 freshman nella rotazione, tre dei quali nello starting five - Mitch McGary (17.5 punti e 11.5 rimbalzi nel torneo) parte titolare a causa dei problemi fisici di Jordan Morgan-. Tutto ruota intorno alla grande capacità di Trey Burke di scegliere la migliore opzione - con 9.4 perse a gara Michigan è la squadra che perde meno palloni in assoluto...-, spesso tramite il penetra e scarica per il micidiale tiratore Nik Stauskas - 6 su 6 contro Florida, quasi automatico dall'angolo sinistro....- o per i figli d'arte Tim Hardaway jr (junior, anche lui si gioca un posto al primo giro nel prossimo draft) e Glenn Robinson III (atletico e veloce, crea problemi alle difese giocando da finta ala forte). Più che un solo giocatore, le chiavi offensive della gara saranno la capacità di alzare il ritmo e la percentuale di tiro dei Wolverines - in stagione 48% totale e 38% da tre, nessuno ha segnato più canestri dal campo...-, mentre difensivamente sarà importante limitare almeno i rimbalzi d'attacco dei tanti lunghi atletici degli Orange.