NCAA, i tornei di conference: la ACC
Preview del torneo della Atlantic Coast conference
L’ACC è una delle conference più competitive di tutta la NCAA (per non dire la più competitiva), infatti ben cinque squadre su quindici sono tra le prime 25 della nazione. Il torneo di conference inizierà il 10 marzo. Andiamo a conoscere le squadre che andranno a contendersi la vittoria.
I favoriti
La scelta non è semplicissima ma alla fine scegliamo di dare l’etichetta di favoriti ai Virginia Cavaliers. I campioni uscenti sono al numero 2 del ranking ed hanno un record di 28 vittorie ed appena una sconfitta (16-1 considerando solo le partite di conference). Sono una squadra che predilige ritmi bassi e che fa di una difesa solidissima il suo principale punto di forza. Virginia infatti subisce appena 50 punti a partita, nessuna squadra in Division I fa di meglio. A guidare la squadra offensivamente il terzetto di junior formato da Malcolm Brogdon (solida guardia in grado di fare un po’ di tutto), Justin Anderson (ala piccola al rientro da un infortunio dotato di un gran tiro dalla lunga distanza) e Anthony Gill (ala forte interna). A gestire il tutto il playmaker passatore London Perrantes.
Gli outsider
Non è semplicissimo far passare Duke come outsider. La squadra di coach K è infatti l’unica squadra che in questa stagione ha battuto i Cavaliers ed è al numero 3 del ranking (27-3 il record globale, 14-3 quello ACC). Inoltre i Blue Devils dall’allontanamento di Rasheed Sulaimon non hanno più sbagliato un colpo, vincendo le ultime 10 partite giocate. La squadra è di assoluto talento, con il centro Jahlil Okafor che sembra il favorito per il premio di freshman dell’anno e la coppia di guardie formata da Tyus Jones e Quinn Cook a menare le danze. A completare il quintetto il tuttofare Justise Winslow e l’energy-guy Amile Jefferson. Certo, la fase difensiva non è al livello di quella offensiva, ma se lo fosse sarebbero indubbiamente i favoriti…
Anche Notre Dame potrebbe essere un’outsider molto fastidiosa. I Fighting Irish sono al dodicesimo posto del ranking NCAA, con un record di 25-5 (13-4 nelle partite di ACC). E’ una squadra a trazione offensiva che ama giocare a ritmi alti (non potrebbe essere altrimenti del resto giocando così tanta small ball). Il leader assoluto ed indiscusso è la combo-guard senior Jerian Grant, grandissima bocca da fuoco con un grande atletismo in grado di creare in attacco per sé e per i propri compagni di squadra. Ma è sbagliato pensare che l’attacco di Notre Dame sia solo Grant, la squadra infatti ha altri tre giocatori sopra i 12 punti di media: il tiratore Pat Connaughton, la veloce point guard Demetrius Jackson e il centro Zach Auguste.
Un’altra squadra che sarebbe meglio non sottovalutare è la Louisville di Rick Pitino. I Cardinals sono al numero 16 del ranking NCAA grazie ad un record di 23-7 (11-6 nelle partite di conference) e come sempre, sono una squadra dura e difensiva. Sono fondati sul duo Terry Rozier-Montrezl Harrell. Il primo è una piccolo con ottimi istinti realizzativi, il secondo un vero animale d’area con una grandissima energia. Altra pedina molto importante è Wayne Blackshear. La squadra però, già non esageratamente talentuosa, potrebbe soffrire moltissimo l’assenza di Chris Jones (2-2 il record senza di lui), una delle pedine fondamentali nello scacchiere di Pitino.
I Tar Heels di coach Roy Williams potrebbero essere un avversario non semplice da affrontare. Numero 19 del ranking NCAA (record di 21-9, 11-6 ACC), sembrano la più classica delle mine vaganti, in grado di uscire prima del previsto ma anche di fare lo sgambetto a squadre più quotate. Per capire quanto discontinua sia North Carolina, basta guardare la partita contro Duke di metà febbraio. Subito sotto anche in doppia cifra, poi rimonta, sorpasso e allungo nel secondo tempo, per poi farsi riprendere e perdere la partita all’overtime. La squadra ha diversi giocatori in grado di lasciare il segno nella partita, a partire dalla point guard Marcus Paige fino ad arrivare agli interni Brice Johnson e Kennedy Meeks, passando per il freshman Justin Jackson (tutti in doppia cifra di media). Per completare il quintetto il super-atletico esterno J.P. Tokoto.