NCAA, i tornei di conference: la WCC
Preview del torneo della West Coast Conference
Oggi cominciamo il nostro viaggio alla scoperta dei singoli tornei di conference. Il primo di cui parleremo è proprio quello della West Coast Conference, che comincerà il 5 marzo. Sicuramente non è la conference più competitiva di tutto il college basketball, ma può offrire spunti interessanti (ed è inoltre uno dei primi tornei ad iniziare).
I favoriti
Senza alcun dubbio i favori del pronostico sono tutti a favore di Gonzaga, squadra al numero 7 del ranking e dominatrice della regular season, con un record di 17-1 nelle partite di conference (29-2 considerando anche quelle extra-conference), con l’unica sconfitta che è arrivata proprio nell’ultima gara di RS. Gli Zags sono una squadra con una delle fasi offensive migliori di tutta la Division I (basta pensare che sono la squadra con la percentuale dal campo più alta in assoluto), fondata sul duo Pangos-Wiltjer (entrambi presenti nella midseason list dei candidati al player of the year), ma in grado di mandare in doppia cifra quattro giocatori (oltre ai due sopracitati anche Byron Wesley e il centro Karnowski) e con tutto il quintetto (completato da Gary Bell jr.) e il sesto uomo (Domantas Sabonis, figlio del principe del Baltico) sopra gli 8 punti. Se giocano al meglio, potrebbe non essercene per nessuno.
Gli outsider
I principali outsider sono i mormoni di BYU, unici a sconfiggere Gonzaga in regular season. Il record di conference recita 13-5 e arrivano al torneo di conference con una striscia di sei vittorie consecutive. La squadra è al secondo posto in NCAA per punti segnati ed è guidata da Kyle Collinsworth e Tyler Haws. Collisworth è un giocatore particolarissimo, uno junior classe ’91 senza un tiro minimamente affidabile, che però ha già fatto registrare ben cinque triple doppie in questa stagione. Haws invece è un grandissimo scorer (quarto per punti a partita con 21.9) in grado di segnare in moltissimi modi nonostante l’assenza di atletismo.
Anche Saint Mary’s, arrivata seconda a pari merito con BYU con un record di 13-5, potrebbe essere una spina nel fianco per gli Zags. La squadra è totalmente incentrata sul centro senior Brad Waldow (tenetelo d’occhio in ottica Europa), prima, seconda e terza opzione dell’attacco dei Gaels. E’ fondamentale la sua presenza in post basso, in grado di portare punti con continuità ma anche di attirare aiuti della difesa, da cui spesso derivano tiri aperti e vantaggi per gli 1vs1 degli esterni, grazie alla sua abilità nel passare il pallone, molto superiore alla media per il ruolo.
Difficile pensare che squadre come Pepperdine o San Diego possano regalare sorprese, ma chi segue la pallacanestro collegiale sa che in questo mondo non bisogna dare mai nulla per scontato, perché ci si gioca sempre tutto in una partita secca.