Ai Knicks serve una svolta, ecco perchè Melo deve essere ceduto
A New York bisogna cambiare o in caso contrario sarà la mediocrità a regnare nei prossimi anni
Nella NBA dei giorni nostri, ormai, ci sono solo due possibili strade da intraprendere per arrivare al successo: o essere tra le contender oppure essere tra le ultime squadre della Lega. Non c'è via di mezzo, o si vince e si riesce ad avere una squadra in grado di competere per il titolo per almeno 2-3 anni, oppure si butta tutto giù e si ricostruisce, mettendo in conto almeno un paio di stagioni sul fondo della classifica.
"La posizione peggiore che ci possa essere nella NBA contemporanea è lottare per l'ultimo posto dei playoffs," dichiara un executive NBA. "Quella posizione vuol dire che non sei abbastanza competitivo per vincere un titolo e che non sei neanche così in basso da poter raggiungere una buona scelta al draft."
Proprio perchè ormai questo clichè rappresenta la realtà della NBA, i Knicks hanno, anzi devono avere, tutto l'interesse del mondo a cedere i loro due pezzi pregiati prima della trade deadline. Ci riferiamo ovviamente a Carmelo Anthony e a Tyson Chandler (cosa pensavate? Che J.R. Smith e Amar'e Stoudemire fossero due pezzi pregiati?). I Knicks, al momento, hanno un record di 15 vittorie e 26 sconfitte, nonostante giochino in quella che è, probabilmente, la peggiore division di tutta la Lega. Nella peggiore versione della Eastern Conference da diversi anni a questa parte, i Knicks sono 11 gare sotto il 50% di vittorie, qualcosa di neanche lontanamente accettabile per competere ad alti livelli. Proprio perchè le avversarie della East sono tutt'altro che competitive, i Knicks hanno ancora buone chances di raggiungere i playoffs ma è piuttosto evidente che la squadra non avrebbe la benchè minima di chance di battere in una serie di playoffs gli Heat o i Pacers, le vere forze della natura della Eastern Conference.
C'è da precisare che i risultati negativi dei Knicks non sono imputabili a Carmelo Anthony. La stella dei Knicks sta giocando bene e si sta impegnando al massimo per far si che la squadra possa risalire in classifica, non c'è il benchè minimo dubbio sull'apporto di Anthony a questa squadra. Se l'obiettivo dei Knicks è quello di fare i playoffs, allora devono tenere Carmelo e sperare che i compagni lo seguano e riescano a risollevare le sorti della squadra, in modo tale da giocare delle partite con un minimo di significato anche dopo Aprile.
Tuttavia, se i Knicks vogliono cercare di vincere almeno un titolo nei prossimi 10 anni, hanno bisogno di sacrificare gli obiettivi a breve termine e "smantellare" la squadra, in modo tale da poter avere più flessibilità possibile. Il 20 Febbraio è la data di scadenza della trade deadline e quello sarà un giorno fondamentale per il futuro dei Knicks. Se il 21 Febbraio Anthony sarà ancora un giocatore dei Knicks, la franchigia perderà qualunque tipo di potere su di lui e il giocatore avrà in mano il suo destino. A quel punto tutto dipenderà da Carmelo. Anthony, infatti, potrebbe guadagnare 23.3 mln di dollari l'anno prossima ma ha una early termination option sul contratto, che gli permetterebbe di uscire con un anno di anticipo dall'accordo e di diventare free-agent. Il giocatore ha già fatto capire diverse volte che ha intenzione di testare la free-agency per ottenere un contratto pluriennale in grado di dargli più garanzie future. Ovviamente, se rifirmasse con i Knicks in Estate, chiederebbe un contratto al massimo salariale.
Quindi, se Anthony sarà ancora un giocatore dei Knicks dopo la trade deadline, ci sono solo due scenari realistici.
Scenario A): Anthony esce dal contratto e ri-firma con i Knicks al massimo salariale.
Scenario B): Anthony esce dal contratto e lascia New York, firma con un'altra contender un contratto meno vantaggioso dal punto di vista economico.
Se Anthony lasciasse i Knicks nella free-agency e firmasse con un'altra squadra, New York si ritroverebbe con un pugno di mosche in mano, perdendo un giocatore che avevano acquistato sacrificando gran parte del loro roster. Ma, sorprendentemente, questo non sarebbe il peggior scenario possibile. Se i Knicks, infatti, firmassero in Estate il giocatore con un rinnovo al massimo salariale, rischierebbero di compromettere seriamente il loro futuro a lungo termine. Cerchiamo di spiegare il perchè di questa affermazione.
Nel primo anno del suo nuovo contratto, Anthony potrebbe guadagnare il 105% del salario guadagnato in questa stagione, quindi 22.4 mln di dollari (ovvero il 105% di 21.3 mln di dollari, il salario della stagione 2013-2014). I Knicks detengono anche i Bird Rights sul contratto di Anthony, questo vuol dire che possono aumentare del 7.5% il salario del primo anno del nuovo contratto di Melo, e il 7.5% di 22.4 mln è 1.68 mln di dollari. Questo vuol dire che se i Knicks dessero il massimo possibile ad Anthony, questo sarebbe il suo salario negli anni successivi:
2015-16: $24.141 million
2016-17: $25.825 million
2017-18: $27.509 million
2018-19: $29.193 million
Come potete ben vedere, nel suo ultimo anno di contratto Carmelo arriverebbe a guadagnare più di 29 mln di dollari, quando avrebbe già compiuto 34 anni. Quanto potrà essere efficente Carmelo Anthony all'età di 34 anni? Bè gli converrà essere ancora straordinario, visto che occuperà da solo quasi il 50% del salary cap dei Knicks. Adesso, a 29 anni, Carmelo Anthony è nella fase migliore della sua carriera ma nonostante ciò i Knicks hanno uno dei peggiori record della NBA. Ripetiamo, non è certo solo colpa di Anthony ma il record parla chiaro. Se i Knicks daranno ad Anthony un contratto al massimo salariale, il suo salario non farà altro che aumentare, mentre la sua produzione sul campo, logicamente, tenderà a scendere. Vale davvero la pena investire 129 mln di dollari in questo modo? Sarebbe una mossa produttiva? L'Estate del 2015 è una data segnata su tutti i taccuini dei GM NBA ma i Knicks non potrebbero fare praticamente nulla con un salario come quello di Melo sul groppone.
Nel 2014-2015 scadono i contratti di Tyson Chandler,Andrea Bargnani e Amar'e Stoudemire e i Knicks si liberebbero in un sol colpo di 49 mln di dollari sul cap, diventando così una meta molto appetibile per i free-agent di impatto nell'Estate del 2015. Ovviamente cedere Anthony avrebbe le sue conseguenze negative, i Knicks andrebbero in contro ad una stagione molto diffiicle nel 2014-2015, stando ancora nelle parti basse della classifica NBA. Ma i Knicks possiedono ancora la loro scelta del 2015, quindi andare male in quella stagione significherebbe presentarsi con una scelta alta e decine di milioni di dollari di spazio nel salary cap, una combinazione letale che permetterebbe di ricostruire nel modo giusto una squadra in grado di competere per obiettivi importanti.
Cedere Anthony prima della trade deadline avrebbe molto senso, soprattutto se dalla sua cessione si ricavassero scelte future e qualche giovane interessante, ma visto che i Knicks saranno al di sopra del cap anche per la prossima stagione, con o senza Anthony, potrebbero anche accettare di prendersi un brutto contratto, a patto che sia in scadenza nel 2015. Se Anthony venisse ceduto, potrebbe essere molto sensato esplorare qualche trade anche per Tyson Chandler, che gode di grande stima in giro per la NBA. Il top sarebbe riuscire a scaricare anche uno tra Felton e J.R. Smith nell'eventuale trade per Anthony.
Il 2015 deve essere l'anno dei Knicks e per far si che accada, cedere Anthony potrebbe essere l'unica soluzione logica. Certo, New York e la logica non sono mai andati particolarmente d'accordo ma c'è sempre una prima volta, no?