J.R. Smith aka il clown della NBA
La guardia dei Knicks ha raggiunto il culmine della stupidità
Che J.R. Smith non fosse uno stinco di santo lo si era capito da parecchio tempo ma negli ultimi giorni la guardia dei New York Knicks ha raggiunto, probabilmente, il culmine della sua stupidità. La multa da 50.000 dollari subita dalla NBA per aver tentato di slacciare le scarpe ad un avversario, tentativo, tra l'altro, reiterato nel tempo, dimostra perfettamente la situazione. Woodson non gli ha fatto giocare neanche un minuto nell'ultima partita contro gli Heat ma J.R., come sappiamo bene, non è uno che impara la lezione facilmente.
Partiamo dall'esperienza cinese. J.R. firmò un contratto da 3 mln di dollari per una stagione con lo Zhejiang ma la squadra cinese si pentì ben presto dell'affare. Le richieste di J.R. durante il suo soggiorno cinese sfioravano il ridicolo: una macchina con autista a disposizione 24 ore su 24, gli allenamenti saltati per fare shopping nei negoazi più lussuosi di tutta la città, per non parlare della suite presidenziale dell'albergo in cui viveva, più volte messa totalmente a soqquadro.
J.R. riuscì nell'impresa di spendere più di 3.000 dollari di servizio in camera nel corso di un weekend per il solo piacere di farlo. Il giocatore si divertiva a guardare i camerieri che continuavano a portare il cibo in stanza e ovviamente il conto venne mandato allo Zhejiang. Complessivamente, durante l'esperienza cinese, Smith venne multato per poco più di 1 mln di dollari, una cifra totalmente insensata, soprattutto considerando che il giocatore era andato in Cina proprio perchè alla disperata ricerca di soldi in grado di risolvere la sua precaria situazione economica.
Dopo J.R. è tornato negli States ha firmato due contratti da free-agent con i Knicks e non ci metterà molto ad arrivare al milione di dollari di multa. E' stato arrestato diverse volte per possesso di droghe e per aver organizzato combattimenti di cani clandestini, e soprattutto sembra non aver nessuna voglia di imparare dai suoi errori.
I Knicks, adesso, lo hanno panchinato e stanno cercando di cederlo ma la realtà è che sono ostaggio di Smith. Dopo la scorsa stagione, in cui il giocatore è stato eletto Sesto Uomo dell'Anno, i Knicks lo hanno rifirmato con un triennale da 18 mln di dollari, nonostante due operazioni al ginocchio e una sospensione che gli ha fatto saltare l'inizio della stagione. Smith è riuscito nell'impresa di strappare un contratto garantito per suo fratello minore, un giocatore al quale 29 GM su 30 non avrebbero offerto neanche un posto in D-League.
Al momento New York non ha neanche mezza chances di riuscire a cedere Smith, il clima in NBA è cambiato, non ci sono più molte squadre disposte ad assorbire i cosiddetti "bad contracts" e il nuovo sistema di luxury tax spaventa tutte le squadre, a parte i Knicks ovviamente.
La fine di questa storia è già scritta: i Knicks si terranno J.R. Smith fino alla fine, pagandolo fino all'ultimo centesimo e dovendo gestire tutte le sue magagne dentro e fuori dal campo. Un giorno, però, il telefono di Smith non squillerà più e non ci sarà più nessuno disposto a dargli un'altra chance, non ci sarà più il tempo per delle scuse. In bocca al lupo J.R, ne avrai bisogno.
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