5ive for 5ive: 5 posizioni, 5 Top player
I cinque migliori giocatori ruolo per ruolo della NBA
Inutile negarlo, la NBA è una lega fatta di individualità. Grosse individualità. Come è dannatamente vero che nel college conta quello che hai scritto davanti la maglia, nella lega professionistica di basket più conosciuta al mondo, la parte che conta è il nome che hai dietro la schiena. Seguendo queste poche e semplici linee guida, pressochè indispensabili per capire il mondo NBA, è possibile stilare una classifica sui migliori 5 giocatori per posizione: Playmaker, Guardia, Ala Piccola, Ala Forte, Centro.
So che ci sarebbe da discutere parecchio su queste classificazioni, dato che molti giocatori, maggiormente tra i più forti, sono capaci di allargare il loro modo di giocare in più ruoli ma per questa classifica, considereremo il ruolo NATURALE di ogni singolo giocatore, anche se nel sistema in cui gioca, prevede un altra posizione, per motivi tattici di mis-match o altro ancora. Vediamo allora chi per questa stagione si merita di venire selezionato tra i Role's top 5:
PLAYMAKER
1. Chris Paul (Rs stats 2012-13: 16.9p, 9.7a, 2.4s)
La posizione numero uno tra i playmaker è sicuramente per Chris Paul, uno dei 3 giocatori più forti a creare dal palleggio, sia per se che per i compagni. Giocatore altruista ma con un arresto e tiro divino e molto sottovalutato, fa della caparbietà e dell'agonismo il suo marchio di fabbrica, oltre ad essere un ottimo ladro di palloni. Quest'anno a L.A. sponda Clippers avrà coach Doc Rivers e dopo le insinuazioni che lo volevano essere il principale indiziato per la cacciata di Coach Vinnie Del Negro, Chris sarà obbligato a far tutto per dimostrare il suo valore portando i Clippers fino alla vittoria.
2. Derrick Rose (Rs stats 2012-13: NP)
Finalmente Speedy Rose è tornato! Già in questa Preseason ha fatto vedere cose inaspettate, sia in termini tecnici, che, soprattuto, in termini fisici. Infatti l'esplosiva guardia di South chicago ha attaccato costantemente il ferro, sfidando i lunghi avversari, senza remore o timore di infortunarsi di nuovo. Per i Bulls è una cascata di acqua fresca in una giornata afosa e si faranno avanti come principale pretender, insieme agli Heat, per il titolo finale.
3. Steph Curry (Rs stats 2012-13: 22.9p, 6.9a, 1.6s)
Alzi la mano chi, tra di voi lettori, sul finale e playoff della scorsa stagione, si è innamorato di questo pischellino che tira da 3 punti come fosse un lay-up: Beh ne vedo parecchie di mani! In effetti dopo aver distrutto il record per triple segnate in una sola stagione, il figlio d'arte di Seth Curry, si fa vivo con una franchigia che ha ritrovato quell'entusiamo che da tempo mancava nello stato dorato (Do you remember Barone over Kirilenko??). Oltre all'acquisizione di Iguodala e alla rifirma di Bogut, sembra che Thompson abbia lavorato parecchio in estate, formando così una coppia che farà piovere molte triple nel canestro avversario.
4. Tony Parker (Rs stats 2012-13: 20.3p, 3r, 7.6a)
Inutile dirlo: Tony Parker era sicuramente il più arrabbiato dopo la sconfitta nelle scorse finali. Se avete visto le interviste post-finals lo potrete confermare. Parker vorrà sicuramente dimostrare a tutti che i suoi Spurs non sono morti, non sono vecchi ma sono ancora combattivi e combattenti. Il francesino è pronto a fare una delle migliori stagioni della sua carriera. Riuscirà nell'impresa? ai posteri l'ardua sentenza.
5. Kyrie Irving (Rs stats 2012-13: 22.5p, 5.9a, 1.5s)
Va bene, non vi agitate, so che volevate vedere qualche altro nome, tipo Deron Williams, tipo Rondo, tipo Westbrook. E si, forse si meritavano di esserci più del prodotto di Duke; ma dovete considera che tutti e tre sono alle prese con infortuni, più o meno lunghi, e non si sa per alcuni quando rientreranno e per altri come sarà il loro rientro. Irving è un giocatore unico nel suo genere. Ha delle variazioni sul palleggio, in movimento, degli stop and go che non si vedevano da decenni nella NBA. Oltre ad essere un grandissimo penetratore e un play di squadra, è un eccellente tiratore da 3 punti (vedi 3 point contest).
Quest'anno cercherà di fare una ottima stagione con dei Cavs rimaneggiati ma che possono fare piuttosto bene.
GUARDIA
1. James Harden (Rs stats 2012-13: 25.9p, 4.9r, 5.8a)
Lo scambio Martin-Harden ha portato grandi benefici alla barbuta guardia dei Rockets, che dopo una stagione da assoluto protagonista, si affaccia alla stagione nuova più agguerrito di prima, forte anche di una squadra competente che può ambire a molto di più rispetto a quanto fatto lo scorso anno. Harden è un giocatore pulito, mancino, grande arresto e tiro sia da 3 che dal mid-range, ottimo penetratore e buonissimo primo passo sul palleggio. Ha tutte le carte per essere la migliore guardia dell'anno.
2. Dwyane Wade (Rs stats 2012-13: 21.2p, 5.1r, 5a)
Lebron l'ha detto: Wade è in condizioni eccellenti! Che poi sia la verità assoluta ci passa un bel mare in mezzo. Ma se così fosse, prepariamoci ad una grande annata costellata dagli Highlights dei due fuoriclasse targati Heat. Wade in salute è un giocatore dominante, capace di correre il campo e attaccare uno contro uno utilizzando un arsenale da far invidia alla Cina. La corsa per il Three-peat è iniziata.
3. Kobe Bryant (Rs stats 2012-13: 27.3p, 5.6r, 6a)
Aprile 2013: “E’ terribile. Ora mi aspetta l’operazione e la convalescenza. Sarà un processo lungo, ma lavorerò duro. E’ la sfida più difficile della mia carriera". Stop dagli 8 ai 12 mesi.
Ottobre 2013: "Sono quasi pronto".
In questa semplice frase c'è tutto il Bryant del mondo. Lo so ho detto che non avrei menzionato gli infortunati, ma c'è una piccola differenza: Rondo, Williams, Westbrook sono ottimi giocatore ma non sono
Kobe Bryant. Kobe ha una forza mentale che non ha eguali nel basket moderno. Un uomo che alle 4 del mattino si sveglia per allenarsi, per tornare più forte di prima, per dimostrare a tutti che lui è più forte di ogni cosa. E va ammesso, se davvero riesce a tornare come prima, è da primi 10 di sempre.
4. Klay Thompson (Rs stats 2012-13: 16.6p, 3.7r, 2.2a)
Una purezza nel tiro sconvolgente. Un movimento immacolato. Thompson affronterà questa stagione pronto a bucare continuativamente la retina avversaria, pur di portare alla vittoria la franchigia della bay area.
Dicono sia migliorato molto in estate, dove ha lavorato oltre che sul tiro, anche sulle pecche del suo gioco. Pronto per una coppia esplosiva con Curry.
5. Monta Ellis (Rs stats 2012-13:
A malincuore. Purtroppo se si parla di guardie, il caro Ellis va inserito in questa piccola classifica.
Capace di metterne 20 ad allacciata di scarpa (ma anche di prenderne 20, se non di più, dal suo uomo), quest'anno vestirà maglia Bucks, squadra molto intrigante con uno stilo di gioco simil-europeo, dove sarà il principale Go-to-guy. Possibile un altra stagione da 20 a gara, se non di più.
ALA PICCOLA
1. Kevin Durant (Rs stats 2012-13: 28.1p, 7.9r, 4.6a)
Pensavate James, vero? invece no, io credo che Durant quest'anno giochi da vero MVP e che lo vincerà pure quel dannato trofeo. Complice anche la momentanea assenza di Westbrook, il prodotto di Texas, sarà costretto a caricarsi tutto l'attacco Thunder sulle proprie spalle. E poco importa se per Jalen Rose, lui finirà ad Houston tra qualche tempo. Indiscrezioni che lasciano il tempo che trovano. Il presente, quello di tutti i giorni, dice che Durant è giocatora da 30 a partita, dice che è capace di segnare in qualsiasi modo o con qualsiasi movimento, e dice anche che è il primo ad aver assimilato il meraviglioso fade-away di Nowitzki, facendolo suo ed usandolo con vera maestria. Un movimento pressochè immarcabile se eseguito dalle altitudini delle interminabili braccia di Durant.
2. LeBron James (Rs stats 2012-13: 26.8p, 8r, 7.6a)
Il Re ha fame di Three-Peat. Sente l'odore e ne va a caccia, ma la concorrenza è tanta ed agguerrita. Non sarà un impresa facile, ma James è un giocatore maturato tanto in questi ultimi due anni. E' riuscito a gestire la pressione sia fuori che dentro il campo, ha lavorato duro ed ora ha raccolto i frutti dei suoi sforzi. Per la prima volta se che prima deve vincere e poi può far festa. Lebron è un gran lavoratore che cerca sempre di migliorare il suo gioco ormai totalitario sotto ogni punto di vista. Sicuramente il milgior giocatore al mondo, ma dire questa frase è come affermare che l'acqua è bagnata.
3. Carmelo Anthony (Rs stats 2012-13: 28.7p, 6.9r, 2.6a)
Carmelo è un super realizzatore, forse titolare del più letale Jumper della lega. Ma gioca in una squadra dove è quasi normale che sia lui il primo indiziato per inzuppare il boccino. Per questo motivo si mette dietro a Durant e James, oltre che per un aspetto difensivo che va e viene. Da numero 4 è devastante, se New York gioca col quintetto piccolo insieme a Chandler da 5. Mio personalissimo MVP romantico, insieme a Chris Paul, della scorsa stagione, si affaccia all'annata 2013-2014 con un Bargnani e un World Peace in più tra i suoi alleati, che per il secondo vuol dire un difensore ostico e arcigno in meno.
4. Paul George (Rs stats 2012-13: 17.4p, 7.6r, 4.1a)
Stesso discorso per Steph Curry: Alzi la mano chi, negli ultimi playoffs, si è innamorato anche di questo ragazzo: Ancora parecchie mani. Un atleta pazzesco (Have you ever seen over the Birdman??), con un ottimo tiro in uscita dai blocchi. Gioca ad Indiana, squadra con cui ha appena allungato i suoi rapporti per un altro bel po’ di tempo, divenendone la stella assoluta e primo go-to-guy. porta avanti lo "smash mouth basketball" predicato da Coach Vogel (mio personale coach dell'anno), eseguendo sia offensivamente che difensivamente in modo ordinato ma efficacissimo. Stella in forte ascesa.
5. Jeff Green & Kawhi Leonard (Rs stats 2012-13: 12.8p, 3.9r, 1.6a per Green, 11.6p, 6r, 1.6a per Leonard)
Qui mi vedo costretto ad inserire un ex equo. Una quinta posizione, infatti, divisa tra Jeff Green e Kawhi Leonard. Il primo in concomitanza con l'"abbandonare la nave" in quel di Boston, si ritroverà, in coppia con Rondo, a reggere i fardelli di un attacco orchestrato dal neo coach Stevens. Il secondo invece ha giocato una ottima stagione, degli ottimi playoff, ma delle finali da urlo, sfidando sia in attacco che in difesa niente meno che Lebron James. Insomma è uno con due attributi grossi così! Entrambi sono alle porte di qualcosa di molto importante, dato che già da questa stagione possono consolidare il loro status di prossimi uomini franchigia di due squadre molto importanti per la storia NBA: Celtics e Spurs.
ALA FORTE
1. Kevin Love (Rs stats 2012-13: 18.3p, 14r, 2.3a)
Se sta bene è uomo da 20 e 15 fissi. Se sta bene. Love ha dovuto saltare quasi tutta la scorsa stagione per infortuni vari. E' tornato però più in forma di prima, e pronto a dimostrare tutto il valore dei suoi Timberwolves, che lo scorso anno si sono dovuti accontentare di molto poco per via dei moltelici infortuni che hanno messo in ginocchio il comunque buon roster messo su. Love è un rimbalzista eccellente, dotato di un gran senso del canestro e piedi velocissimi. Non è molto atletico ma ha messo su un tiro da 3 punti da far paura a molte difese. Ad oggi è l'unico capace di fare 20+20 per molte partite consecutive.
2. Josh Smith (Rs stats 2012-13: 17.5p, 8.4r, 4.2a)
Lo so, è una grossa scommessa metterlo al numero 2, ma come si suol dire, se devo scommettere un dollaro io lo butto su J-Smoove, essendo sicuro che a Detroit possa trovare quella dimensione capace di farlo esplodere come tutti si aspettano. Atleta fuori dal comune, mancino e capace di fare tutto quello che vuole in campo. Dove sta il problema? Essenzialmente nella testa, visti i suoi assurdi e continui black-out. Ai Pistons troverà un roster costruito intorno a lui, un assistant coach come Rasheed Walllace che lo aiuterà a migliorare le pecche del suo gioco e tanto entusiasmo. Ora tocca solo a lui.
3. Blake Griffin (Rs stats 2012-13: 18p, 8.3r, 3.7a)
Sembra che durante la offseason abbia lavorato molto sul suo jumper e, di per certo, coach Doc Rivers si aspetti grossi miglioramenti soprattutto dal punto di vista mentale. Griffin ad oggi è una lamborghini murcielago, pilotata da un bambino delle medie. Cioè, nessuno nella lega ha quel fisico, quella verticalità (uno si, Jordan, ma gioca con lui) e quella esplosività che lo rendono il più spettacolare di tutti, ma tecnicamente, tranne qualche movimento da post basso o il giro in corsa, è molto indietro. Doc Rivers ci lavorerà duro anche su questo aspetto, cercando di farlo diventare un giocatore pericoloso ogni volta che ha la palla in mano e non un classico 4, i cui difensori si staccano di un metro buono se riceve dai 6 metri in su. Buona fortuna Doc!
4. David Lee (Rs stats 2012-13: 18.5p, 11.2r, 3.5a)
Anche lui, un giocatore da doppia doppia di media. Ottimo attaccante e buon atleta, dovrà, insieme a Bogut,sfidare i lunghi della Western conference, vestendo la, ad ora, ambitissima maglia dei Golden State Warriors. Giocatore solido e molto sfacciato. Farà una ottima stagione.
5. Tim Duncan (Rs stats 2012-13: 17.8p, 9.9r, 2.7a)
Penso che l'immagine più struggente delle ultime finals, sia Tim Duncan che si rammarica per il tiro sbagliato contro Battier. Questo vale sia per chi tifava Spurs, sia per chi tifava Heat e sia per chi invece seguiva la pallacanestro in senso generale. Vederlo arrabbiarsi con se stesso, dopo che per 16 anni ha sempre mantenuto tutte le sue emozioni dentro di se, ha dato molto rammarico a chiunque ami questo sport che ci piace tanto. Duncan arriverà molto agguerrito al tip-off stagionale, motivato dal voler dimostrare che i suoi Spurs non sono morti, ma vivi e vegeti. E penso che insieme a lui, tutta San Antonio lo vuole dimostrare.
CENTRO
1. Dwight Howard (Rs stats 2012-13: 17.1p, 12.4r, 2.4b)
Benchè sia un giocatore che negli ultimi anni ha dimostrato di essere piuttosto viziato, è comunque da considerare il big-man per eccellenza nella NBA. Ad Houston avrà chi lo segue, vedi Hakeem Olajiwuon, che gli insegnerà la dura arte del post basso. Farà coppia con Harden, formando forse il miglior duo guardia-lungo della lega. Ha giocato un ottima preseason, dando ottime indicazioni a coach McHale. Riuscirà a portare ottimi risultati nel Texas?
2. Marc Gasol (Rs stats 2012-13: 14.1p, 7.8r, 4a)
Giocatore ammorbante. Un clinic dal post alto. Il miglior lungo passatore di oggi, e forse quello che più assomiglia ad un certo Arvydas Sabonis. Per me, ad oggi, il migliore dei fratelli Gasol; capace di segnare dalla media, dal post e in aiuto. Dopo aver vinto il premio di miglior difensore dello scorso anno, cercherà di ripetersi ancora. Le carte in regola le ha, ma giocando a Memphis non sta molto sotto i riflettori, facendone uno dei giocatori più sottovalutati della NBA.
3. DeMarcus Cousins (Rs stats 2012-13: 17.1p, 9.9r, 2.7a)
Un 7 piedi come lui, capace di trattare la palla come lui, ad oggi non ce n'è. A sacramento si respira un aria diversa: dopo essere scampati, quasi per miracolo, al trasferimento della franchigia a Seattle, la proprietà ha inanellato tra i suoi azionisti un personaggino come Shaquille O'Neal, il quale, come prima cosa ha portato il lungo ex Kentucky fuori a cena per un tetè a tetè sul futuro di Sacramento. Evento testimoniato da molte foto postate su Instagram, tra l'altro. Il risultato è stata la preseason di Cousins, in cui ha semplicemente dominato. Il cambiamento maggiore però deve avvenire nella sua testa: basta scenate in campo con conseguente espulsione, basta botte in aereo dei kings per una partita a carte, ecc. Da ora deve essere solo basket essenziale e leadership.
4. Brook Lopez (Rs stats 2012-13: 19.4p, 6.9r, 2.1b)
Giocatore intrigante, sicuramente il migliore dei suoi la scorsa stagione. Fondamentali che profumano di nuovo ogni volta che li esegue. Giocatore intelligente, fisico, lungo e tecnico. Deve andare più a rimbalzo. Quest'anno sarà affiancato da un certo Kevin Garnett, che lo aiuterà nella maturazione fisica e cognitiva del gioco.
5. Al Jefferson (Rs stats 2012-13: 17.8p, 9.2r, 2.1a)
Ero indeciso tra Big Al Jefferson, neo centro titolare degli sfasciatissimi Charlotte Bobcats, e Roy Hibbert. Sono andato con Big Al, dato che a Charlotte avrà molte possibilità di fare una super stagione.
Giocatore molto molto solido, difficile da spostare, che incentra il suo attacco dal post basso, ma con un discreto tiro dalla media. Ottimo rimbalzista sia difensivo che offensivo. Cercherà di sorreggere la baracca Bobcats, con molte difficoltà, ma piena di giovani piuttosto interessanti.
Conclusa la nostra classifica, ci tengo ad augurare a tutti i lettori di Sportando, una buona stagione NBA!
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