Cosa farà L.A. in caso di partenza di Howard?
Tante opzioni da considerare per i gialloviola.
Diversi rumors degli ultimi giorni sembrano tutti convergere verso la partenza di Howard da Los Angeles, con Warriors, Rockets e Mavericks come possibili destinazioni.
I Lakers quindi si troverebbero davanti diverse possibilità, vediamone alcuni possibili scenari:
- cercare di imbastire una sign and trade con la squadra scelta da Howard, specie nel caso in cui fossero i Warriors, che hanno giocatori appetibili ed economici - Klay Thompson (2.3 milioni nella prossima, controllabile almeno fino al 2015/2016) con una qualyfing offer di 4.2 milioni) e Harrison Barnes (2.9 milioni nella prossima, controllabile fino al 2016/2017 con una qualyfing offer di 5.1 milioni), difficilissimo che Golden State accetti di includere Stephen Curry (dai 9.8 milioni della prossima ai 12.1 del 2016/17) - e contratti in scadenza in abbondanza - Biedrins ( 9 milioni), Bogut (14), Jefferson (poco più di 11) e Rush (4)-. Così facendo L.A. limiterebbe i danni ed avrebbe comunque un ritorno tecnico, che però costerebbe molto (la cifra esatta ovviamente dipende dai giocatori inseriti nella ipotetica sign and trade) in termini economici, vista l'entrata in vigore delle nuove e più punitive regole sulla luxury Tax.
Questa opzione sembra meno appetibile in termini tecnici se Howard dovesse optare per Houston; in quel caso i Rockets potrebbero mettere sul piatto i vari Lin e Asik (entrambi a 8.3 milioni per due stagioni,che però comprometterebbero almeno in parte l'enorme spazio salariale che L.A. dovrebbe avere nel 2014/15, senza comunque rappresentare un gran valore aggiunto, anche se è giusto ricordare che Lin è esploso con Mike D'Antoni), ma per trovare un accordo potrebbero essere obbligati a privarsi anche di almeno uno dei tanti atleti sotto contratto a cifre 'basse' come Parsons ( sotto il milione per due stagioni, forse il miglior contratto NBA nel rapporto rendimento/prezzo), Beverley (circa 788 mila dollari, controllabile fino al 2015/2016 con una qualyfing offer di 1.1 milioni circa) o anche Motiejunas (1.4 milioni, controllabile fino al 2016/17 con una qualyfing offer di 3.2 milioni circa).
- lasciare Howard partire senza accettare sign and trade, che significherebbe - come ben spiegato in questo articolo - un risparmio di circa 80 milioni di dollari tra stipendi e Luxury tax.
Considerando anche i problemi fisici e l'età di Kobe e Nash, i Lakers potrebbero decidere semplicemente di considerare la prossima come una stagione di transizione in vista della free agency 2014, di cui farà parte quello che in molti considerano il vero obiettivo di L.A., ovvero LeBron James. Attualmente i Lakers hanno solo i 9.7 milioni di Steve Nash a libro paga dopo la prossima stagione, quindi potenzialmente possono firmare James e perlomeno un altro max player.
La parte difficile in questo caso sarebbe convincere i tifosi a sopportare una stagione senza particolari pretese, magari senza raggiungere i playoff.
In questo senso potrebbe aiutare la prospettiva di una scelta in lotteria nel pubblicizzatissimo Draft 2014.
- infine c'è da dire che L.A ha ancora la possibilità di 'amnistiare' uno dei suoi giocatori, da Gasol ( eventualità che potrebbe portarli ad un monte salari sotto la soglia della luxury cap, aspetto importante perchè sono previste sanzioni più dure per chi la supera per più stagioni consecutive. Ovviamente tutto questo sarebbe possibile accettando di perdere Howard senza ricevere nulla o quasi in cambio) a World Peace (7.7 milioni), fino a Bryant (30.4 milioni).
Parlando di Gasol, il suo profilo di giocatore con relativo contratto in scadenza potrebbe attirare l'attenzione di diverse squadre...
Un fatto è certo, delle decisioni che prenderanno nei prossimi giorni - prima Howard e poi i Lakers- se ne parlerà per molto tempo...