Trattato sul Salary Cap NBA (Modificato e Corretto)
La versione aggiornata del precedente articolo sul salary cap NBA
Il salario NBA è una delle dottrine economico-sportive più interessanti che ci siano in circolazione non solo a livello di basket. Uno dei più complessi e complicati sistemi di gestione delle risorse monetarie che esistano nel mondo dello sport.
La quota massima di salary cap si calcola in base ai profitti della stagione precedente (per questa stagione è stato fissato a 58.044.000$), ma andiamo con ordine:
1) QUANDO NASCE E COSA LO REGOLAMENTA
Il salary cap viene istruito per la prima volta nella stagione 1946/47 e viene fissato a 55.000 $, ma dura una sola stagione. Per 40 anni non viene più utilizzato e si lascia a tutti i team libertà di spesa. Nel 1984/85 viene reinserito ad una soglia di 3.600.000 $ per equilibrare le forze tra le franchigie e garantire maggior mercato e merchandising anche nei luoghi meno centrali dello stato. Ed è proprio in questo momento che si decide di ingrandire la lega ed aumentare il numero delle squadre.
Le regole su scambi, contratti e tasse viene stabilita dal contratto collettivo che si stipula tra l’NBA e il sindacato dei giocatori (cosa che ha già provocato due lockout). Le più recenti trattative per le rinegoziazioni del contratto collettivo ha portato forti scontri tra i proprietari dei team e il sindacato dei giocatori, provocando il lockout nel 1999 e nel 2011; si è salvata la stagione nel 2005.
2) SOFT CAP, HARD CAP E LUXURY TAX
La questione del salario NBA si basa su uno specifico schema economico che da restrizioni ed agevolazioni a seconda della quota di dollari che si corrisponde al roster durante la stagione. Il salary cap si divide in: soft cap e hard cap, che dopo una certa soglia economica obbliga al pagamento della luxury tax.
Minimum Cap → esiste una regola che obbliga le franchigie NBA a corrispondere almeno un tot di dollari per poter prender parte al campionato. Una squadra in particolare si trova appena sopra la soglia minima, ossia i Sacramento Kings, che da qualche anno combattono coi problemi economici dei fratelli Maloof. In quest’anno la quota minima per iscriversi è dell’85% del salary cap ossia 49.337.400 $; lo scorso anno era solamente l’80%, mentre dal prossimo anno fino alla scadenza del contratto collettivo (stagione 2020/2021) sarà del 90%, ma prima di quantificarla bisogna stabilire quale sarà il salary cap delle prossime stagioni.
Soft Cap → il soft cap è quel frangente economico che si attesta tra il minimo salariale per iscriversi (49.337.400 $) e la quota massima per la libertà ad agire sul mercato (58.044.000 $). Le squadre che si trovano nel soft cap non hanno limitazioni nella firma dei free agent, non necessitano di exceptions e non pagano tasse. Ricevono un piccolo contributo economico dalle squadre che pagano la luxury tax.
Hard Cap → l’hard cap è la zona di restrizione salariale nella quale sei limitato sul mercato ma non paghi la luxury tax. Si assesta tra i 58.044.000 $ e i 70.307.000$. le squadre che stanziano nella zona hard cap semplice non possono firmare free agent se non attraverso alcune eccezioni salariali (che vedremo dopo); una volta esauriti questi cavilli l’unico contratto che possono offrire è il minimo salariale per veterani (1.350.000 $). L’unico modo che altresì hanno per rinforzare il roster è usare le trade exception che ottengono dagli scambi per aumentare ancora la quota di salario sfruttando eventuali situazioni favorevoli che il mercato fornisce (es. trade Pau Gasol ai Lakers). Possono invece rinnovare i propri giocatori alle cifre che desiderano e una volta all’anno possono permettersi di maxare un contratto attraverso gli eventuali diritti bird che maturano.
Luxury Cap → quando nella soglia hard cap si supera quota 70.307.000 $ si entra in zona luxury tax e si cominciano a corrispondere tasse per ogni dollaro speso oltre la soglia, che diventano sempre maggiori in base alla pesantezza del cap e al susseguirsi degli anni in cui ci si trova dentro (come vedremo dopo). Chi sta in luxury tax segue la free agency con ancora maggiori restrizioni economiche, pur conservando qualche eccezione salariale che ancora oggi fa la differenza. Conserva comunque i diritti bird che possono permettere di offrire ogni anno ad un giocatore il massimo salariale.
3) LUXURY TAX E LIVELLI PER IL CAMPIONATO 2013/2014
Come appena scritto il salario massimo che permette libertà sul mercato in NBA si attesa intorno ai 58 milioni di dollari per la costruzione del roster. Chi supera questa soglia entra nella zona delle restrizioni contrattuali, ovverosia ottiene delle limitazioni nella possibilità di agire sul mercato e firmare giocatori. Quando il salario di una squadra supera la quota di 70.307.000 $ la squadra entra in luxury tax, ovvero inizia a pagare una penale per ogni dollaro in più che utilizza per pagare giocatori. La tassa, che secondo le nuove regole stabilite col contratto collettivo del 2011 viene calcolata in base al peso economico e al numero di anni in cui la si paga, si divide in non-ripetitiva e ripetitiva. Negli anni 2011/2012 e 2012/2013 la tassa si calcola molto semplicemente in 1$ per ogni dollaro in più speso, ossia chi sfora in luxury tax per l’anno corrente paga esattamente il doppio di quello che da ai giocatori:
Se uno paga 80.000.000 $ di salario quest’anno pagherà una luxury tax pari a 9.693.000 $, ossia ogni dollaro dopo i 70.307.000 $ per ogni dollaro speso in più.
Qualora una squadra, dopo aver pagato la luxury tax per le stagioni 2011/2012 e 2012/2013 si riconfermasse sopra la soglia penale anche la stagione 2013/2014 avrebbe un inasprimento della tassa pari al così detto rate non-ripetitivo:
SCHEMA DEL RATE NON RIPETITIVO
Da 0 a 4.999.999 $ → tasso di 1,50 $ per ogni dollaro sopra il limite
Da 5.000.000 a 9.999.999 $ → tasso di 1,75 $ per ogni dollaro sopra il limite
Da 10.000.000 a 14.999.999 $ → tasso di 2,50 $ per ogni dollaro sopra il limite
Da 15.000.000 a 19.999.999 $ → tasso di 3,25 $ per ogni dollaro sopra il limite
Oltre 20.000.000 $ → tasso di 3,75 $ per ogni dollaro sopra il limite + aumento del tasso di 0,50$ ogni 5.000.000 $
Secondo questa tabella la prossima stagione una squadra che pagasse per il terzo anno consecutivo 80 milioni di stipendi darebbe complessivamente di tasse:
Tasse: 4.999.999 x 1,5 + 4.693.001 x 1,75 = 15.712.750,75 $
Se la stessa squadra continuasse a pagare la luxury tax anche per la stagione 2014/2015 entrerebbe in rate ripetitivo e avrebbe un ulteriore accrescimento della tassa:
SCHEMA DEL RATE RIPETITIVO:
Da 0 a 4.999.999 $ → tasso di 2,50 $ per ogni dollaro sopra il limite
Da 5.000.000 a 9.999.999 $ → tasso di 2,75 $ per ogni dollaro sopra il limite
Da 10.000.000 a 14.999.999 $ → tasso di 3,50 $ per ogni dollaro sopra il limite
Da 15.000.000 a 19.999.999 $ → tasso di 4,25 $ per ogni dollaro sopra il limite
Oltre 20.000.000 $ → tasso di 4,75 $ per ogni dollaro sopra il limite + aumento del tasso di 0,50$ ogni 5.000.000 $
Quindi la stessa squadra che pagasse per il quarto anno consecutivo sempre gli stessi 80 milioni darebbe di luxury tax:
Tasse: 4.999.999 x 2,5 + 4.693.001 x 2,75 = 25.405.750,25 $
Dalle stagioni successive la tassa verrebbe ricalcolata in base al salary e avrebbe ulteriori inasprimenti su cui non è il caso di addentrarsi. Questa nuova regola è stata disegnata per obbligare le squadre più facoltose a tagliare una grossa quota di salario in una certa stagione per non arrivare a corrispondere tasse salariali spropositate. Il riferimento a Lakers, Nets e Heat è evidente.
4) QUOTE SALARIALI DEI SINGOLI GIOCATORI
Il massimo stipendio che un giocatore può firmare è dettato dal numero di anni che ha passato nel campionato e dalla quota salariale della squadra che lo firma. Ogni squadra secondo il nuovo contratto collettivo siglato al termine del lockout ha un solo giocatore designato all’anno a cui può offrire un contratto di massima durata (5 anni) e massima remunerazione economica, mentre per tutti gli altri (comprese sign and trade e acquisizioni) il massimo è di 4 anni e la quota economica pur partendo dalla stessa cifra risulterà un po’ ridotta. La durata dei contratti è stata accorciata di un anno rispetto al precedente contratto collettivo stilato nel 2005 che poneva la massima durata attraverso di Diritti della Bird Exception a 6 anni (vedi contratto di Joe Johnson). Secondo il salary cap stilato quest’anno si hanno le seguenti regole sull’eventuale accesso al rinnovo al massimo salariale:
Giocatore con meno di 6 anni di NBA → ha accesso massimo al 25% del salary cap totale nel primo anno di contratto. Esempio: John Wall la prossima estate può firmare per un salario massimo calcolabile in un quadriennale da 62.544.195 $ con una squadra che non sia Washington o un quinquennale da 85.130.244 $ con gli Wizards che ne detengono i diritti Bird (è molto difficile comunque vedere giocatori con meno di 6 anni NBA prendere il massimo salariale e sarà sempre più difficile perché generalmente un giocatore da max salariale nei primi 3 anni potrà avvalersi della Derrick Rose exception che vedremo dopo)
Giocatore tra 7 e 9 anni di NBA → ha accesso massimo al 30% del salary cap totale. Esempio: Josh Smith ed Andrew Bynum la prossima estate possono accedere rispettivamente con Hawks e 76ers ad un rinnovo quinquennale da 102.156.293 $. Qualsiasi altra squadra può offrir loro massimo un quadriennale da 75.053.108 $.
Giocatore oltre i 10 anni di NBA → ha accesso massimo al 35% del salary cap totale. Esempio: LeBron James nel 2014 può rinnovare con gli Heat per un massimo di 119.119.791 $ oppure può ritornare a Cleveland con un quadriennale da 87.562.708 $
5) COS’E’ LA LARRY BIRD EXCEPTION E COME SI CALCOLA
La Larry Bird exception venne inserita proprio per permettere ai Boston Celtics di rinnovare Larry Bird nonostante fossero sopra il salary. È una regola abbastanza complessa che negli anni è stata rivista e modificata più volte. Si matura dopo 3 anni consecutivi di operatività contrattuale in NBA ed in caso di trade i diritti passano alla squadra che riceve il giocatore nello scambio. Con il contratto collettivo del 2005 prevedeva un massimo di 6 anni di rinnovo con la possibilità per il possessore dell’exception di aumentare il salario di anno in anno ad un massimo di 10,5% rispetto al salario dell’anno precedente. Nel 2011 col nuovo contratto collettivo si è deciso di ridurre la durata massima dei contratti a 5 anni e di decurtare l’incremento annuale all’8% massimo (dal prossimo anno sarà 7,5%). Ricordiamo che qualora un giocatore rinunciasse ai diritti Bird inserendo la clausola No-Trade o firmando per una qualsiasi altra squadra la regola prevede che l’incremento massimo annuale sia il 5% (prima del lockout era 8% e dal prossimo sarà 4,5%) rispetto al salario dell’anno precedente fermo restando che il massimo salariale sopra citato è valido in ogni caso. I giocatori che hanno subito l’amnesty clause non hanno perso i diritti Bird e li hanno portati nella nuova squadra.
Esempio: Josh Smith, draftato nel 2005 e quindi nell’ottavo anno di NBA ha diritto ad accedere nel primo anno del nuovo contratto fino al 30% del salary cap ossia 17.413.200 $ (in base al salary quest’anno perché il prossimo dovrebbe crescere leggermente).. Ipotizziamo un’offerta di rinnovo maxato da parte di Atlanta e un’offerta di massimo salariale ad esempio da Charlotte.
ANNO |
Se rinnova con gli Hawks |
Incremento dell’8% max per anno |
Se firma ai Bobcats |
Incremento del 5% max per anno |
|
2013/2014 |
17.413.200 |
1.393.056 |
17.413.200 |
870.660 |
|
2014/2015 |
18.806.256 |
1.504.500 |
18.283.860 |
914.193 |
|
2015/2016 |
20.310.756 |
1.624.860 |
19.198.053 |
952.903 |
|
2016/2017 |
21.935.616 |
1.754.849 |
20.156.956 |
|
|
2017/2018 |
23.690.465 |
|
Non prevista |
|
|
TOTALE |
102.156.293 |
|
75.052.069 |
|
N.B: sono stati omessi i decimali per semplificare i conti (approssimazione per eccesso se sopra o pari a 0,5 e per difetto se sotto 0,5)
Chiaramente l’8% di incremento è il massimo a cui si può accedere, ma non è fisso, perché può variare di anno in anno e decrescere o crescere in base al livello del salary calcolato per la squadra in quella specifica stagione.
6) ECCEZIONI SALARIALI
Qualsiasi squadra si trovi al momento della firma in zona soft cap può offrire a qualsiasi giocatore la durata di contratto che vuole senza alcuna restrizione salariale. Se però una squadra si trova in zona hard cap ha comunque la possibilità di firmare dei giocatori mediante diverse eccezioni salariali. Queste manovre non comprendono solo i rinnovi ma anche altre situazioni come gli infortuni e le rescissioni.
Mid-Level Exception → una volta all’anno ogni team può accedere a una mid-level exception, ossia può firmare un solo giocatore secondo dei parametri economici stabiliti dal suo salary cap nel momento della firma:
MLE exc.1) 5 milioni per 4 anni per le squadre che nel momento in cui firmano (calcolando anche il contratto che stanno firmando) non superano il tetto dei 74.307.000 $ (luxury tax + apron).
Stagione |
Primo anno di MLE non-taxpayer |
2011-2012 |
5.000.000 $ |
2012-2013 |
5.000.000 $ |
2013-2014 |
5.150.000 $ |
2014-2015 |
5.305.000 $ |
2015-2016 |
5.464.000 $ |
2016-2017 |
5.628.000 $ |
2017-2018 |
5.797.000 $ |
2018-2019 |
5.971.000 $ |
2019-2020 |
6.150.000 $ |
2020-2021 |
6.335.000 $ |
MLE exc.2) 3 milioni per 3 anni per le squadre che nel momento in cui firmano (calcolando sempre anche il contratto che stanno firmando) superano il tetto dei 74.307.000 $ (luxury tax + apron)
Stagione |
Primo anno di MLE taxpayer |
2011-2012 |
3.000.000 $ |
2012-2013 |
3.090.000 $ |
2013-2014 |
3.183.000 $ |
2014-2015 |
3.278.000 $ |
2015-2016 |
3.376.000 $ |
2016-2017 |
3.477.000 $ |
2017-2018 |
3.581.000 $ |
2018-2019 |
3.688.000 $ |
2019-2020 |
3.799.000 $ |
2020-2021 |
3.913.000 $ |
N.B: l’Apron è il limite massimo della zona salariale di 4.000.000 $ oltre la zona luxury che permette ancora di utilizzare la massima exception nonostante si corrisponda la tassa. È stata messa per facilitare le trade che avrebbero mandato in luxury tax alcune squadre facendo perdere loro le eccezioni salariali.
La quota di salario per l’utilizzo della Mid-Level Exception piena va calcolato entro il 10 gennaio, perché se si usa la mid-level dopo quella data bisogna decurtare i giorni dopo il 10 gennaio dai 170 totali del campionato. Infatti l’NBA prevede che fino al 10 gennaio una squadra debba corrispondere ad un giocatore il salario di un intero anno.
Esempio: se io firmo un giocatore con la non taxpayer mid-level exception l’1 febbraio calcolerò così: 5.000.000 : 170 x 23 = 676.471 $ …questo significa che se io firmo un giocatore il primo febbraio gli corrisponderò per quest’anno 4.323.529 $, 5.000.000 quello dopo e max 5.225.000 $ l’anno seguente (ossia il 4,5% di incremento)
Bi-Annual Exception→ anche questa regola come la Bird ha subito modifiche dopo il lockout. Si può usare come per la mid-level su un solo giocatore all’anno e consente di firmare giocatori con un biennale che parta da 1.957.000 $ e cresca massimo del 4,5% l’anno successivo. È stata istituita nel 1999 ma nel 2011 è stata permessa solo ai team sotto la quota apron (- di 74.307.000 $) cap proprio per impedire che le squadre con più potere economico facessero man bassa di veterani allettandoli con contratti dalla durata superiore al minimo salariale annuale.
Stagione |
Bi-annual exception |
2011-2012 |
1.900.000 $ |
2012-2013 |
1.957.000 $ |
2013-2014 |
2.016.000 $ |
2014-2015 |
2.077.000 $ |
2015-2016 |
2.139.000 $ |
2016-2017 |
2.203.000 $ |
2017-2018 |
2.269.000 $ |
2018-2019 |
2.337.000 $ |
2019-2020 |
2.407.000 $ |
2020-2021 |
2.479.000 $ |
Early Bird Exception→ La Early Bird è una forma ridotta di Bird, ma che ha lo stesso principio: rinnovare un giocatore secondo certi parametri. A differenza dell’altra ha una durata minima di 2 anni e una massima di 4 anni, e consente a giocatori che hanno militato due anni consecutivi nell’NBA di essere rinnovati fino al 175% del salario dell’ultimo anno, con incremento finno all’8% annuale come per la Bird. Generalmente si usa su salari di medio-basso esborso economico. Esempio: Charlotte ha un buon capitale in Gerald Henderson e quest’estate lo può rinnovare con la Early Bird e assegnargli il 175% dello stipendio attuale pari a 3.101.327 $...quindi secondo i calcoli massimi possibili la guardia dei Cats può rifirmare a 5.426.972 $ il primo anno e arrivare a ricevere fino ad un quadriennale da 24.454.543 $
N.B: gli Charlotte Bobcats sono in hard cap questa stagione e quindi la Early-Bird è valida solo fino al 30 giugno 2013…dal primo luglio Gerald Henderson sarà free agent e i Bobcats grazie alle scadenze di Henderson stesso, Reggie Williams e DeSagana Diop si collocheranno in zona soft cap e pertanto potranno offrirgli il contratto che vorranno senza restrizioni. Chiaramente proveranno a rinnovarlo prima poiché sarebbe rischioso lasciarlo libero di firmare con qualsiasi squadra.
Derrick Rose Exception→ viene istituita col lockout e permette ad un giocatore nel suo ultimo anno di contratto da rookie di accedere direttamente al 30% del salary cap se egli è stato almeno una volta nei primi 3 anni o nominato MVP della regular season, o sia partito titolare in due gare dell’all star game o sia stato due volte consecutive nel primo, secondo o terzo quintetto NBA. Il nome rimanda al contratto firmato nel 2012 da Derrick Rose: quinquennale da 95 milioni di dollari.
Qualifying Offer→ La qualifying offer è un’estensione contrattuale che si può offrire ad un giocatore per renderlo restricted free agent e poter pertanto pareggiare ogni offerta egli riceva. Generalmente molti contratti rookie prevedono la possibilità di offrire la qualifying offer al termine del terzo anno almeno di contratto. Qualora non si ricevessero offerte per un giocatore restricted la squadra proprietaria può proporgli un’estensione annuale del contratto per una cifra pari al massimo al 125% dell’ultimo contratto (fu il caso di Belinelli dopo la prima stagione con gli Hornets). Il giocatore che riceve la qualifying offer diventa automaticamente unrestricted free agent l’estate seguente a meno che non abbia un ulteriore rinnovo durante la stagione. Qualora si trattasse di minimo salariale per veterani la qualifying offer deve essere almeno 200.000 $ maggiore del contratto minimo previsto (1.350.000 $).
Disabled Player Exception→ è una sorta di assicurazione sui giocatori infortunati e lungodegenti. Nel 2005 si stabilì che questa eccezione potesse durare 5 anni, dopo il lockout si è ridotta ad un solo anno. Copre fino al 50% del salario di un giocatore se si infortuna e salta gran parte della stagione in corso o parte di quella successiva se l’infortunio si verifica durante l’estate. Una commissione di medici viene chiamata a valutare l’entità dell’infortunio e ha quantificare poi l’eventuale risarcimento. I Bulls hanno pensato di usarla quest’anno su Derrick Rose.
7) MECCANISMI DI TRADE E TRADE EXCEPTION
I meccanismi di scambi nell’NBA sono molto complessi e quasi sempre l’ago della bilancia è spostato dalle così dette Trade Exceptions, ossia particolari forme di eccezione salariale che permette ai team in hard cap di aumentare il proprio salary cap oltre il limite consentito mediante degli scambi. Generalmente la trade-exception si matura nella maggior parte dei casi quando vengono scambiate scelte al draft in cambio di contratti garantiti. Ci sono due fondamentali differenze nei meccanismi di scambio tra le squadre: la trade simultanea e quella non simultanea. Ricordiamo che le trade exceptions servono SOLO se gli scambi sono tra squadre in hard cap o in luxury tax.
Trade simultanea → si calcola in base alla quota di salario che si movimenta e allo stato del salary cap delle due squadre.
Se una squadra NON paga la luxury tax può incamerare un massimo salario di
Salario scambiato |
Massimo incremento |
0 – 9.800.000 $ |
150% del salario scambiato + 100.000 $ |
9.800.001 – 19.600.000 $ |
Non oltre 5.000.000 $ rispetto al salario scambiato |
Oltre 19.600.001 $ |
125% del salario scambiato + 100.000 $ |
Se invece una squadra paga la luxury tax:
Qualsiasi somma |
125% del salario scambiato + 100.000 $ |
Se un team che paga la luxury scambia un giocatore da 10.000.000 $ può al massimo incamerare un giocatore da 12.600.000 $, ma allo stesso tempo un team che non paga la luxury tax, ma inizia a pagarla tramite un’ipotetica trade, esso si deve adeguare alle regole del salary cap per i team che pagano la tassa.
Esempio:
Carlos Boozer per Andrea Bargnani ossia 15.000.000 $ per 10.000.000 $ NON è possibile anche se i Raptors non pagano la luxury, perché incamerando il contratto di Boozer la squadra di Toronto finirebbe per pagare oltre i 70.307.000 $ di limite e quindi non è possibile. Sarebbe invece possibile per i Bulls in quanto decurterebbero il salario.
Pertanto uno scambio che coinvolga Bargnani e Boozer può permettere ai Raptors di incamerare massimo il 125% + 100.000 $ di salario, obbligandoli ad inserire un’altra pedina nello scacchiere per equilibrare i conti.
Trade non simultanea → è la trade che può generare la Trade Exception, che si forma mediante lo scambio di scelte o direttamente cash. È definita non simultanea perché si riferisce all’anno seguente o agli anni seguenti. La trade exception non simultanea consente di incamerare massimo 100.000 $ in uno scambio calcolandolo anche in base al valore delle scelte che si offrono.
Esempio: una squadra acquisisce un giocatore del valore di 2.000.000 $ in cambio di uno da 1.000.000 $. Questa trade se fosse simultanea non sarebbe mai possibile, perché il massimo scambiabile sarebbe di 1.600.000 $ (150% + 100.000 $). Ebbene questa trade può essere completata con una scelta al draft del valore massimo di 1.100.000 $ e nel momento in cui viene attuata si trasforma in trade non simultanea. Ciò significa che la scelta al prossimo draft permetterà alla squadra ricevente di firmare un rookie al massimo per uno stipendio pari a 1.100.000 $. La squadra che mette la scelta riceve in cambio la Trade Exception, ossia una somma di denaro che permetta in una trade simultanea di sforare oltre il massimo consentito dal salario movimentato. (esempio: i Raptors non hanno potuto completare quello scambio Bargnani-Boozer perché non avevano Trade Exceptions. Se ne avessero avuta una di 2.600.000 $ avrebbero potuto completare lo scambio indipendentemente dal trovarsi o no in luxury tax, oppure avrebbero dovuto cedere ai Bulls scelte pari ad un valore di 5.100.000 $ per l’anno successivo, ma non avendone nessuna non hanno potuto farlo).
Questo vuol dire che molte squadre possono scambiare giocatori mettendo dentro quante scelte desiderano secondo l’elenco dei contratti rookies.
Esempio: i Lakers per Nash hanno offerto ai Suns ben 4 scelte al draft negli anni a seguire pari al valore dello stipendio di Nash dopo la sign and trade ossia 8.900.000 $. In questa maniera hanno potuto accrescere il loro salario nonostante si trovassero già in luxury tax.
Bisogna ricordare anche che una squadra può anche completare una trade non simultanea con l’inserimento di una piccola quota di denaro contante. Lo fecero i Nets quando acquisirono Deron Williams, cedendo ai Jazz Devin Harris, Derrick Favors, due scelte e 3.000.000 $ contanti.
8) AMNESTY CLAUSE
Viene istituita col lockout ed è stata una delle regole più contestate in assoluto dal sindacato giocatori. Permette di cancellare dalla propria quota di salary-cap un solo contratto, che deve essere comunque remunerato al giocatore fino alla sua naturale scadenza e che può venire mitigato dal nuovo contratto (ovviamente più basso) che firma nella nuova squadra. Rischiano la scure dell’amnesty tutti i contratti firmati prima della stagione 2011/2012 e che NON hanno cambiato squadra via trade negli anni a venire. In caso di trade il diritto di amnistiare un contratto decade.
Se un giocatore viene amnistiato può venire firmato da ogni squadra con un paio di limitazioni:
a) Se una squadra è sotto il salary cap può firmare il giocatore con uno stipendio pari al massimo a quanto basta per raggiungere la soglia hard cap. (Luis Scola a 3,33 mln)
b) La squadra che firma un giocatore amnistiato deve dargli una durata di contratto pari agli anni che gli spettavano col precedente accordo (Brand 1 anno, Outlaw 4 anni, Scola 3 anni, Haywood 2 anni)
c) Il minimo dell’offerta è stabilito dalla NBA e il salario offerto decurta parte della somma che il giocatore deve ricevere dalla squadra che lo ha amnistiato (Outlaw ha firmato 4 anni coi Kings a 3 milioni l’anno, il contratto amnistiato era da 7 milioni e quindi lui percepisce ora 4 milioni dai Nets e 3 dai Kings)
d) Una squadra in hard cap può offrire solo il minimo salariale per veterani ad un giocatore amnistiato. Non sono valide le eccezioni
L’amnesty clause rimarrà applicabile fino alla stagione 2015/2016, anno della scadenza dell’ultimo contratto firmato prima del 2011.
Queste sono le squadre che hanno ancora l’amnesty con gli annessi giocatori che potranno amnistiare dal prossimo 1 Luglio:
SQUADRA |
GIOCATORE ANCORA AMNISTIABILE DOPO IL PRIMO LUGLIO 2013 |
Atlanta Hawks |
Al Horford |
Boston Celtics |
Paul Pierce, Rajon Rondo, Kevin Garnett, Avery Bradley |
Charlotte Bobcats |
Tyrus Thomas |
Chicago Bulls |
Carlos Boozer, Luol Deng, Joakim Noah |
Los Angeles Lakers |
Kobe Bryant, Pau Gasol, Steve Blake |
Memphis Grizzlies |
Zach Randolph, Mike Conley |
Miami Heat |
LeBron James, Dwyane Wade, Chris Bosh, Udonis Haslem, Mario Chalmers, Joel Anthony |
Milwaukee Bucks |
Drew Gooden |
New Orleans Hornets |
Non possono più usarla perché non hanno più in roster contratti firmati prima dell’estate 2011 |
Oklahoma City Thunder |
Kendrick Perkins, Kevin Durant, Nick Collison |
Sacramento Kings |
Marcus Thornton, DeMarcus Cousins, John Salmons |
San Antonio Spurs |
Tony Parker |
Utah Jazz |
Derrick Favors |
Si ringrazia l’utente Paolo per la collaborazione tecnica che ci ha permesso di migliorare il prodotto rispetto alla versione precedente.