Kobe Bryant rifiutò una trade ai Pistons nel 2007
Il giocatore era vicino alla cessione
Molti tifosi dei Lakers ricorderanno che nel 2007 Kobe Bryant era furioso con la dirigenza e aveva chiesto di andar via. Per lui arrivarono, ovviamente, diverse offerte ma la più importante fu quella dei Detroit Pistons. La dirigenza dei Lakers aveva già trovato un accordo con Detroit ma Bryant utilizzà la sua "no-trade clause" per porre il veto sull'affare. Bryant voleva si andare via dai Lakers ma l'ipotesi Detroit non lo allettava e avrebbe preferito di gran lunga andare a giocare con i Chicago Bulls.
Secondo Yahoo! Sports, l'affare era stato raggiunto sulle seguenti basi: Kobe Bryant sarebbe finito a Detroit in cambio di Richard Hamilton,Tayshaun Prince,Amir Johnson e due future prime scelte. Inoltre i Pistons avrebbero messo sotto contratto il free-agent Grant Hill per riempire il buco lasciato da Prince.
Jerry Buss, il proprietario dei Lakers appena scomparso, disse a Bryant che era stato trovato un accordo per la sua cessione ma non per andare a Chicago ma in destinazione Detroit. Buss in quell'occasione disse a Bryant che non voleva che andasse via e che il suo sogno era quello di vedergli chiudere la carriera con la maglia dei Lakers. Bryant convinto dalle parole di Buss e non gradendo particolarmente la destinazione di Detroit, decise di porre il veto sulla trade e di rimanere ad L.A.
Qualche mese dopo Kupchak trovò l'accordo per portare Pau Gasol ai Lakers, cambiando il destino della franchigia negli anni a venire.