NBA Europe Live, il Fenerbahce sorprende i Celtics
Alla prima di preseason i Celtics cadono ad Istanbul
Il secondo quarto però, è ancora turco, Boston è in difficoltà con le proprie seconde linee e Romain Sato aggressivo in difesa e in attacco riporta davanti i padroni di casa. Bogdanovic mostra di nuovo il perché della sua chiamata NBA, con due triple in meno di 6 secondi e un’ottima presenza sul parquet. Il primo tempo termina 55 a 45 a favore del Fenerbache.
Il terzo quarto si fa più fisico con Garnett e Rondo che provano a scuotere i loro compagni, soprattutto i nuovi arrivati. Ma McCalebb tratta i lunghi NBA esattamente come quelli italiani o europei: malissimo. Spezza il raddoppio del Pick n’ Roll con disarmante faclità e conclude in equilibrio contro i 7 piedi di Boston come se non avesse fatto altro per tutta la vita. Un suo canestro e fallo occorso a metà del terzo quarto è la fotografia dell’incontro. La terza frazione vede ancora l’Ulker avanti 79-72.
L’ultimo quarto è tutto tranne che il garbage time che ci si aspettava. I Celtics non ci tengono a fare brutta figura al di là dell’oceano e com’è come non è rimangono a contatto fino al meno tre (94-91) con poco più di un minuto sul cronometro, prima che dall’angolo Sato chiuda i conti con una tripla.
Di fatto si è trattata di una classica esibizione NBA, con il livello tecnico e l’intensità che vanno e vengono durante tutta la gara. Nonostante la squadra di Simone Pianigiani fosse impegnata anche la sera precedente è stata capace di assumere il controllo fin dall’inizio e di mantenerlo ed è già lontana dalla formazione in netta difficoltà vista a Siena solo poche settimana fa. Sato e McCalebb hanno dimostrato (per quanto una gara del genere avesse comunque un valore relativo) che nella NBA ci potrebbero stare e come con rispettivamente 21 e 24 punti. I Celtics sono apparsi al contrario stanchi e chiaramente poco affiatati, tecnicamente parlando, e c’era da aspettarselo. Ma mentre anni fa le squadre NBA passeggiavano nel vecchio continente anche giocando al 30-40% oggi se non si è al top o quasi si perde automaticamente. Bello vedere di nuovo sul campo Jeff Green mentre Darko Milicic, con il suo 99, è ormai una vera e propria icona.
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