Doc Rivers si assume la colpa della partenza di Allen
Il coach dei Celtics ha ammesso che alcune sue decisioni hanno indispettito Allen
Il coach dei Celtics, Doc Rivers, ha dichiarato che sono state le sue decisioni a spingere Ray Allen ad andare via da Boston e non il cattivo rapporto tra il veterano e Rajon Rondo.
"La gente può dire tutto quello che vuole su Rajon e il suo rapporto con Ray, la cosa era abbastanza chiara, ma più che Rondo incolperei me stesso. Sono io che ho voluto che Rondo avesse un ruolo maggiormente da protagonista, che tenesse di più la palla" ha dichiarato Rivers in un'intervista rilasciata a Yahoo! Sports. "Io ho preso delle decisioni importanti, io ho dato tutte quelle responsabilità a Rondo, questo non vuol dire che tutti i ragazzi apprezzassero quelle decisioni, ad esempio Ray non è mai stato d'accordo, ma è stata una mia volontà, quindi dovreste accusare me e non Rondo."
"Ho pensato a tutto quello che Ray ha detto quando ha deciso di andare via: ha detto di voler essere più coinvolto in attacco, di avere maggiori opzioni offensive. Era ovvio che il riferimento fosse a Rondo, ma mentre guardavo Ray e ascoltavo le sue parole pensavo: "non è colpa di Rajon, è colpa mia. Io ho chiesto a Rondo di agire in quel modo".
Rivers ha ammesso, inoltre, che Ray Allen non aveva gradito neanche la decisione di mettere Avery Bradley in quintetto titolare, spostando "He got game" nel ruolo di sesto uomo. Ma il coach non ha rimpianti perchè ha preso questa decisione per il bene della squadra.
Ray Allen ha rifiutato l'offerta biennale da 12 mln di dollari dei Celtics per accettare il triennale da 9 mln offerto da Miami. Rivers, però, ha ammesso i suoi dubbi sul tipo di ruolo che Allen avrà a Miami: "Ray ha fatto il meglio per se stesso, rispetto la sua decisione, ma non credo che a Miami partirà in quintetto e dubito che avrà più palloni a disposizione".