Andrea Bargnani: 'Questa è la mia migliore stagione in NBA'
Il Mago parla a Tuttosport della stagione, del futuro, di Belinelli e del giovane Della Valle
"L'infortunio è capitato nel momento peggiore. D'altro canto sono convinto che questa sia la mia stagione migliore. Sono migliorato molto in difesa. Mi sento un giocatore nuovo, diverso. Grazie a Casey. Il coach incide moltissimo. Faccio due esempi: ora siamo fuori dai playoff. Eppure lui sembra più motivato. Secondo: al mio rientro, dopo due buone partite offensive mi ha preso da parte per una sessione video e mi ha detto non gliene fregava nulla dei punti, voleva tornassi a difendere. Questa pressione ha effetti positivi. Con lui si può costruire. Mi assale la tristezza se penso a questi anni che passano. Ambizioso lo sono sempre stato. Ma vincere nella Nba è difficile, servono tanti ingredienti. Io cerco di diventare il miglior giocatore possibile. Qui in NBA si lavora poco? Chi sostiene queste teorie è invidioso perché non è qui. Certo, ci sono partite poco intense, giocate davvero male. Ma in quei casi guardate il calendario. Succede per mancanza di energìe, esaurimento fisico e mentale, quasi nausea. La NCAA? No, la Ncaa è basket giovanile e non mi entusiasma. Ma i miei compagni americani impazziscono. A Ed Davis, che ha giocato a North Carolina, non puoi parlare in quei giorni. Comunque, ho seguito Anthony Davis: ha potenzialità pazzesche. In difesa può già dominare, in attacco deve costruire quasi tutto. Del resto se questo sarà un draft di grande qualità, considerate che ogni anno entrano ottimi giocatori e ne escono altrettanti per raggiunti limiti fisici o di età. Insomma, c'è sempre qualcuno pronto a portarti via il posto. Si riparte daccapo. Amedeo della Valle? L'aspetto più importante è la motivazione, lo stimolo , a migliorare. Se Amedeo, che non conosco - ha scelto così, ossia lasciare l'Italia per giocare in America ed in un college di prima fascia (decisione a fine mese, ndr) allora ok. Per una guardia, peraltro, è una buona scelta. Ti confronti atleti pazzeschi. Finita la stagione? Riposerò, poi prenderò contatto con lo staff per il lavoro. E deciderò sulla Nazionale. Viaggi? Ora vorrei dormire dieci giorni. Favoriti per il titolo? Durant, senza discussione. E Oklahoma. Ma attenti ai San Antonio Spurs: giocano benone e nessuno bada loro. A Est c'è Chicago, guardate che ha fatto senza Rose. Miami ha più talento di tutti, ma alti e bassi inspiegabili. Lin? La sua storia è il miglior spot per la Nba. Love? Progressi enormi, quanto la solidità. Ma era già un buonissimo tiratore al college. La sua tecnica era ottimale. Belinelli? A New Orleans ha avuto spazio e dimostrato di meritare un buonissimo contratto. Si è sbattuto, deve ottenerlo. Futuro lontano da Toronto? No, non dipende da me. E sono giocatore-franchigia".