Marco Belinelli: A Philadelphia sono rinato. Sto giocando il più bel basket della mia carriera
Le parole della guardia dei 76ers che hanno chiuso la regular season al terzo posto ad Est
Queste le parole dell’azzuro che ha disputato un finale di stagione strepitoso da sixth man of the year.
“Avevo bisogno di un cambiamento. Ad Atlanta si era riusciti a fare poco, sono diventato free agent e la franchigia che più mi voleva è stata Philadelphia. Così ho parlato con coach Brown e con alcuni giocatori: quello che mi hanno detto è che mancava uno con le mie caratteristiche. Ho firmato e sono rinato: la squadra, tutti i compagni, hanno molta fiducia in me: riesco a esprimere la mia pallacanestro, come poche volte mi era successo. E non parliamo di Sacramento, Charlotte e Atlanta, perché non c'è confronto con Philadelphia a livello cestistico, di organizzazione e di voglia di vincere. Mi sento me stesso, vado in campo e sono io: prendo i miei tiri, le penetrazioni, magari faccio un errore in difesa, mare-sto in campo. Sono tranquillo, sereno; non mi succedeva da diversi anni. Qui mi sento Marco Belinelli in tutto e per tutto” ha detto Belinelli. “Credo di stare giocando il più bel basket della mia carriera. In questo periodo mi è capitato di ripensare al passato: a Philadelphia credo di essere arrivato al top. Simmons? Penso di non aver mai giocato con un compagno di squadra così giovane (21 anni ndr), promettente e forte. Ho avuto la fortuna di avere vicino grandi campioni nel ruolo di play, da Chris Paul a Tony Parker. Per me Sim-mons è spaziale, ce ne sono pochi come lui: talento offensivo, gran passatore".