Jabari Parker tra i più critici per l'elezione di Trump: Sono preoccupato per la mia sicurezza
L'ala dei Bucks è stato tra i più critici giocatori NBA dopo l'elezione di Trump a presidente degli USA
Tra i giocatori più critici per l’elezione del magnate come presidente degli USA c’è sicuramente Jabari Parker che non ha nascosto, dal giorno della votazione, il suo disprezzo per il tycoon.
“Sono preoccupato per la mia sicurezza e quella di tante altre persone. Ci sono minacce sia per gli atleti che per i normali cittadini. Ed abbiamo visto già un amento dei crimini legati all’odio razziale e non è passata nemmeno una settimana. L’elezione di Trump ha fatto pensare a qualcuno che è figo essere apertamente violenti e razzisti. Sono stato già minacciato e così è successo a persone che conosco. Devo stare più attento alle persone che mi circonando. E mi dispiace per chi non ha i mezzi per proteggersi” ha detto Parker che ha parlato anche della decisione dei Bucks di non alloggiare più agli hotel di Trump a NY e Chicago. “Non mi importante di cosa pensino gli haters. Sono orgoglioso di non alloggiare agli hotel di Trump. Io non supporto una persona che incita all’odio. La sua campagna elettorale è stata incentrata tutta sull’odio. Ha attaccato tutto quello in cui credo. Il nome mi è stato dato da una persona musulmana. E mia madre ha preso dopo tanto tempo la cittadinanza americana. Lei è un’immigrata perché viene da Tonga. E veniva pagata di meno perché era una donna” ha aggiunto l’ala dei Bucks. “Ha già scelto persone discutibili per il suo staff e non ha mai chiesto scusa per ciò che ha detto in campagna elettorale. Per dargli una sola chance dovrà davvero impegnarmi a fondo. E per me è impossibile credergli. Se chiederà scusa sarà allora un bugiardo. Se non lo farà sapremo che persona è. Comunque vada, sta a me ed altre persone continuare a lottare contro l’oppressione”.
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